L’ultima parola a…Scommettendo.it?
Dopo che il Tar del Lazio aveva dato ragione a Scommettendo nella vertenza legale contro il suo ‘service provider’ (People’s) , sembrava che la vicenda della separazione chiesta e in un primo momento ottenuta da Scommettendo, fosse all’epilogo.
Poi e’ arrivata la pronuncia del Consiglio di Stato, che ha congelato la sentenza del TAR Laziale, bloccando di fatto, l’ingresso delle Poker Rooms di Scommettendo nel circuito GioconlineItalia.
Ma ora cambia di nuovo tutto, come ci conferma una fonte interna di Scommettendo:
‘Il Tribunale di Benevento ci ha dato nuovamente ragione: in linea con i provvedimenti a noi favorevoli già adottati il 31 gennaio, il 15 febbraio e il 28 marzo scorso, i giudici hanno ora concluso il procedimento cautelare con ordinanza del 3 aprile che, riconoscendo i danni gravi ed irreparabili, sotto il profilo dell'immagine e dell'avviamento aziendale, patiti dalla Scommettendo, ha ordinato al service provider di ottemperare, senza dilazione, alla consegna di tutti i dati ed informazioni relativi ai conti di gioco ancora non riconsegnati alla Scommettendo’.
La ratio della decisione del Tribunale di Benevento? L’impossibilita’ del service provider, di entrare nel merito del servizio fornito alle sue poker room, essendo quell’aspetto riservato in via esclusiva ai controlli dell’AAMS:
‘Il fornitore del servizio di connettività è mero portatore di telecomunicazioni dei concessionari verso il Totalizzatore nazionale e, come tale, non può, né deve interferire sulla trasmissione dei dati dei concessionari e sul relativo contenuto. E' molto importante, e non solo per la nostra società, che il Tribunale abbia ritenuto che neppure le presunte irregolarità (da noi sempre contestate) con le quali il service provider aveva inteso giustificare il distacco e il rifiuto di riconsegna di tutti i dati del concessionario, possano giustificare il comportamento del service provider. Il service provider, pertanto, non può continuare a rifiutarsi di consegnare i dati e le informazioni che abbiamo richiesto a tutela dei giocatori e degli utenti e che abbiamo dimostrato al Tribunale essere ancora in suo possesso’
In buona sostanza, la pronuncia del Tribunale Campano riafferma il concetto ‘chiave’ gia’ contenuto nella sentenza del TAR originaria, quella che sembrava aver gia’ sbloccato la situazione:
‘Diversamente dai concessionari, la figura del Service Provider sfugge ad ogni regolamentazione e controllo pubblico, essendosoggetto meramente abilitato da AAMS e non legato da alcun obbligo nei suoi confronti: il service provider, in sostanza, non può arrogarsi poteri riservati in via esclusiva al Monopolio statale (AAMS) ed intralciare gli obblighi del concessionario. Avvieremo ora una importante azione inibitoria, oltre che risarcitoria, per la quale stiamo ricevendo adesioni anche da parte di altri soggetti interessati’.
Sembra insomma che per Microgame la guerra sia andata perduta, e che Scommettendo sia prossima a entrare finalmente nel circuito GioconlineItalia. E anche pressoche’ certo pero’, che Microgame stessa non abbia intenzione di farsi da parte senza ‘lottare’.
E allora l’appuntamento e’ alla prossima puntata, per quella che sembra ormai diventata una telenovela, ‘legale’si’, ma di chiaro stampo sudamericano anni ‘80…e speriamo anche che sia a lieto fine…