Il Consiglio di Stato frena Scommettendo.it
Erano attese in questi giorni le autorizzazioni per poker e casinò online di Scommettendo.it, ma sembra proprio che i tempi si allunghino. La volontà di Scommettendo.it è quella di passare alla nuova piattaforma di Gioco Online Italia (leggi qui per approfondimenti).
Si tratta di un concessionario che controllava una fetta del mercato del poker online circa del 4%, quindi di peso. In merito a questo stallo Scommettendo.it non ha ancora rilasciato dichiarazioni.
A complicare l'iter è stato il Consiglio di Stato con l'annullamento della sentenza del Tar Lazio (leggi qui per approfondimenti), su richiesta di Aams e Mef. Viene così ripristinata la decadenza della società Scommettendo Srl. L'ordinanza emessa dal CdS fa riferimento alla sentenza del Tar del Lazio - Sede di Roma- Sezione II n. 06009/2011 concernente la decadenza della convenzione di concessione per la commercializzazione delle scommesse a quota fissa su eventi sportivi.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) accoglie l'istanza cautelare (Ricorso numero: 1918/2012) e, per l'effetto, sospende l'esecutività della sentenza impugnata. Nella sentenza si legge: "Rilevato che per pacifica giurisprudenza la legittimità di un provvedimento amministrativo deve essere apprezzata con riferimento allo stato di fatto e di diritto esistente al momento della sua emanazione, secondo il principio del "tempus regit actum", con conseguente irrilevanza di provvedimenti successivi (si veda Consiglio Stato , sez. IV, 15 settembre 2006, n. 5381, ma anche Consiglio Stato , sez. IV, 18 dicembre 2006, n. 7618); rilevato che l'appello cautelare appare fornito del prescritto fumus in relazione al combinato disposto dei commi 7, 7 bis e 7 ter dell'art. 9 del dM 21 marzo 2006 n. 21634 ed all'art. 12 comma 3 del decreto medesimo e che sussiste il requisito del periculum in mora"..