L’83enne Amarillo Slim in fin di vita
Il mondo del poker è vicino ad una delle sue leggende. L'83enne Thomas Austin Preston, conosciuto come Amarillo Slim, è in fin di vita ed è ricoverato in una clinica del Texas in condizioni "molto critiche".
A darne notizia per primo è stato il giornalista Kevin 'Kevmath' Mathers pubblicando la notizia su Twitter dove ha dichiarato che il decesso potrebbe essere imminente.
Amarillo è nato a Johnson in Arkansas nel 1928. Dopo essere stato un giocatore professionista di biliardo è salito alla ribalta del mondo del poker insieme a Doyle Brunson e Sailor Roberts. Ha vinto il Main Event delle World Series of Poker nel 1972, un successo che gli fruttò $60.000 e che gli permise di essere ospitato in numerosi programmi televisivi contribuendo in modo molto rilevante a sdoganare il poker. Vanta quattro braccialetti, l'ultimo ottenuto nel 1990, alle WSOP ha vinto circa $500.000.
Nel maggio del 2003 ha pubblicato un'autobiografia dal titolo "Amarillo Slim in a World Full of Fat People" (Amarillo Slim in un mondo pieno di persone grasse). Il libro racconta le sue sfide a poker più speciali come quelle contro i presidenti USA Lyndon Johnson e Nixon, o quelle coi narcotrafficanti Pablo Escobar e Jimmy Chagra, o quelle bizzarre come con l'editore pornografico Larry Flint.
Sono molte le frasi celebri che gli sono state attribuite. Ricordiamo le tre probabilmente più note:
"Se nella prima mezzora non capisci chi è il pollo, allora il pollo sei tu"
"Il Poker è un gioco di persone... non è la mano che mi viene servita, sono le persone con cui gioco."
"Nessuno vince sempre e chiunque lo affermi o è un bugiardo o non gioca a poker."
Infine è doveroso menzionare la pagina più triste della sua vita, arrivata di recente. Quella in cui ha dovuto rispondere delle accuse di molestie fatte ad una sua nipotina. Una vicenda finita con un patteggiamento, ma mai chiarita fino in fondo.