Su PokerNews.IT puoi giocare solo se hai almeno 18 anni. Il gioco può causare dipendenza. Gioca responsabilmente.

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Agenzia delle Dogane e dei Monopoli 18+

Vanessa Rousso racconta il poker in rosa

Name Surname
Stefano Villa
4 min read
Vanessa Rousso racconta il poker in rosa 0001

La campionessa di scacchi americana Jennifer Shahade, nota anche come scrittrice, ha pubblicato due giorni fa sul blog di PokerStars un'intervista interessante a Vanessa Russo che vi riportiamo di seguito. Jennifer è stata eliminata da Vanessa al recente PokerStars Women Live Event at the PCA e durante il gioco ha notato il carisma e la serenità della bella Pro newyorkese. L’occasione giusta per conoscere meglio una delle giocatrici più popolari a livello internazionale e per scoprire il fascino del poker al femminile.

Vanessa Rousso ha compiuto 29 anni lo scorso 5 febbraio. E’ nata a NY, ha la doppia cittadinanza americana e francese e si è laureata a pieni voti alle Duke University prima di abbandonare la gli studi giuridici per dedicarsi al poker. Una donna affascinante pronta a divertirsi.

QuandoAna Marquez ha detto al tavolo di essere una fan di Eminen, Vanessa ha iniziato a “rappare” in tutte le fasi morte del gioco. Sei pronta per iniziare l'high roller dove ottieni sempre buoni risultati giusto?

“Sì sono arrivata a cinque tavoli finali su otto. Credo che la ragione sia perché posso vedere il traguardo e riesco a mantenere la concentrazione. Durante i tornei che durano cinque o sei giorni, le distrazioni sono maggiori, le occasioni per complicarmi la vita sono più frequenti. A volte mi capita di giocare mani solo perché stufa di starmene seduta, cosa che può essere un problema. Inoltre anche i buy-in sono più alti, stack più lunghi, c'è più da perdere, ma anche più da vincere. Questo mi spinge a giocare meglio.”

“Molti giocatori ai livelli dal buy-in elevato cercano di giocare scontrandosi l'uno con l'altro. Ho un ego molto piccolo quando si tratta di affrontare altri giocatori. Molto di questo l'ho imparato in quanto donna in un gioco dominato da uomini. Ho dovuto lasciare il mio ego alla porta quando a 23 anni ho deciso di diventare una giocatrice pro. Mi siedo lasciando che gli altri si rovinino con il loro ego, io raccolgo le chips che lasciano per strada”.

Le persone ti riconoscono, ma cosa suggerisci alle donne che non sono famose e che vengono sottovalutate?
“La prima cosa è non intestardirsi con il proprio orgoglio. E' necessario costruire la propria sicurezza internamente e non esternamente. La tua consapevolezza deve basarsi su fattori interni come "non sento la fatica, ho fatto quanto serve per diventare un giocatore più forte, ho ottenuto risultati rispettabili e le persone che mi sono vicine dicono cose buone su di me». Il resto delle persone avranno i loro commenti, e faranno le loro valutazioni errate, i loro concetti stereotipati e tu devi solo fare 'spallucce'. E' equity per voi, è l'occasione di approfittare dei preconcetti sbagliati che le persone hanno su di te.”

Un paio d'anni fa hai vinto il Ladies Event del PokerStars Caribbean Adventure che esperienza è stata?
“In generale non faccio buoni risultati nei Ladies Events, quello è stato un po'n una eccezione. Nei tornei dal buyin più contenuto solitamente provo delle nuove strategie e normalmente non funzionano. I Ladies events hanno un field molto differente rispetto ai tornei che sono solita giocare. Forse la strategia ottimale che ho affinato e che mi permette di essere vincente non è per forza quella giusta negli eventi femminili. Due anni fa quando ho vinto questo tipo di torneo evidentemente ho adottato la giusta tattica, ma sai i tuoi avversari continuano a migliorare.”

Cosa pensi delle donne che fanno parte delTeam PokerStars Pro?
“Liv è una delle mie migliori amiche. Siamo andate a sciare insieme a Whistler ed è stato fantastico. Più la conosco e più mi sembra fantastica. E' come incontrare qualcuno che ti assomiglia così tanto che non lo potevi immaginarlo, non pesavo ci fosse una donna cosi simili a me, è un maschiaccio, è bellissima. Vanessa Selbst è brillante. Tra lei e me è un lungo testa a testa sui guadagni, mi fa stare pronta. Chiamarci entrambe Vanessa genera spesso delle competizioni amichevoli, tipo chi è la Vanessa più forte?”

Che piani hai per il 2012?
“Per il 2012 mi sono prefissata di divertirmi almeno quanto lavoro. Basta con il solo lavoro. Quella è la Vanessa passata. Adesso il motto è "lavora duro e divertiti altrettanto". Ho davvero bisogno di divertirmi di più. Ho perso molte delle cose che le persone fanno a vent'anni o negli anni prima. Vorrei fare un passo indietro, ma forse è per questo che sono Lady Maverick. Faccio le cose a modo mio. Sto programmando un anno di grande divertimento. Vorrei andare al Carnevale in Brasile, al Mardi Gras di New Orleans, e proverò a fare un salto all'Oktoberfest in Germania.”

Annata di divertimento che la bella Vanessa inizia da single dopo la fine della relazione con Chad Brown.

Share this article
author
Stefano Villa

SCOPRI DI PIÙ

Altri Articoli