AAMS e ARJEL Firmano Accordo per la Lotta al Gioco Illegale
Roma, 28 giugno 2011 - Il Direttore generale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, Raffaele Ferrara e il Presidente de l’Autorité de régulation des jeux en ligne, Jean-François Vilotte hanno firmato oggi a Roma un importante accordo di cooperazione.
Grazie a tale accordo, AAMS e ARJEL, nei rispettivi ruoli di regolatori del gioco a distanza, intendono operare in maniera sinergica al fine di contrastare sempre più efficacemente i siti di gioco illegale, favorire il concetto di etica nelle competizioni sportive, controllare e sostenere gli operatori di gioco legali, tutelare i giocatori.
L’accordo assume notevole rilevanza sia perché è il primo in assoluto siglato tra due autorità che sovrintendono all’offerta del gioco a distanza, sia perché, dopo i recenti fatti di cronaca in ambito sportivo, si è avvertita l’esigenza tra i regolatori di gioco europei di coordinare il loro impegno e condividere le proprie informazioni e proposte.
L’apertura del mercato del gioco a distanza in Italia è stata avviata nel 2006 e oggi, come noto, costituisce un modello per altri Stati membri. La legge francese del 12 maggio 2010 persegue lo stesso obiettivo: un’offerta di gioco controllata e sicura per i consumatori del mercato legale.
Ad oggi, l’ARJEL ha rilasciato licenze a 35 operatori del gioco online francesi dei quali circa 15 sono autorizzati alla raccolta sia in Francia che in Italia.
Questo il comunicato stampa integrale rilasciato questa mattina dai monopoli di stato per informare pubblico ed operatori della "stretta di mano" tra i direttori delle rispettive amministrazioni.
La notizia e la collaborazione stessa hanno più un valore simbolico che pratico. Se infatti sulla carta le ragioni della cooperazione avviata sono prima di tutto collegate alla lotta al gioco illegale, per utenti ed operatori non cambia nulla ne si prevedono cambiamenti uniformi delle legislazioni vigenti nei due paesi.
La stessa regolamentazione del gioco a distanza è ancora profondamente diversa nei due mercati anche se un buon numero di operatori ha ottenuto licenze in entrambi i paesi.
La speranza, soprattutto per chi gioca a poker online è che anche in Italia si possa adottare in tempi brevi il modello francese - anchesso rigidamente regolamentato ma più libero e flessibile.