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Intervista PokerNews: Ann-Margaret Johnston, Poker Contabile

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las vegas

Ann-Margaret Johnston è una contabile iscritta all’albo nonché autrice del libro How to Turn Your Poker Playing into a Business e giocatrice di poker ella stessa. La Johnston si è innamorata di questo gioco durante un viaggio a Las Vegas nel 1997 ed oggi ha come clienti oltre 150 giocatori professionisti di poker. Proprio come nel poker, anche per la compilazione dei moduli per la dichiarazione dei redditi ci sono strategie da applicare e la Johnston è stata tanto cortese da dedicarci un po’ del suo tempo per fornirci alcune informazioni vitali.

PokerNews: Ann-Margaret, grazie per aver trovato un po’ di tempo per parlare con noi. Oltre al fare le cose in ritardo, qual è l’errore che più comunemente commettono i giocatori di poker quando compilano i moduli per la dichiarazione dei redditi?

Ann-Margaret Johnston: Fare le cose in ritardo? Tutti loro sono sempre in super-ritardo [ride]. Il problema principale è che le persone non raccolgono ordinatamente resoconti di tutte le loro attività e alla fine devono correre per ritrovare tutto. È difficile trovare giocatori in grado di prendere nota di tutte le loro spese - specialmente quando vanno alle World Series per sei o otto settimane. Sfortunatamente questo li porta a pagare più tasse di quello che dovrebbero perché non ricordano di tenere ricevute dei taxi o dei pasti.

Quali altre cose i giocatori possono ammortare?

La prima cosa per la quale si possono ottenere detrazioni è il mio compenso [ride], perché è completamente deducibile. Allo stesso modo possono essere rimborsate le spese per internet se si gioca online - cosa che fa la maggior parte dei giocatori – cellulari, iscrizioni a servizi come CardRunners o PokerVT. Se giochi in casa allora puoi ammorate il costo di monitors, computers, scrivania e sedie.

Per poter dedurre dalle tasse queste spese bisogna essere riconosciuti come giocatori di poker “professionisti”. Come si deve fare?

Questa deve essere la tua principale o unica fonte di reddito. Non è possibile avere un lavoro tradizionale e dichiararsi al tempo stesso giocatori di poker professionisti perché si contravverrebbe il regolamento dell’ufficio delle entrate. Si può lavorare da qualche parte per alcuni periodi dell’anno e poi nei restanti essere giocatori professionisti - mi sono capitati casi del genere – ma non si possono avere due lavori contemporaneamente.

Che consigli puoi dare a bravi giocatori amatoriali che magari hanno vinto una grossa somma ma non hanno i requisiti per essere riconosciuti come giocatori professionisti?

Se ci si dedica ad altre attività oltre al poker, ad esempio scommettendo sui cavalli, facendo scommesse sportive o addirittura giocando ai gratta e vinci si deve archiviare e preservare ogni più piccola cosa per il resto dell’anno. Tutte queste cose possono essere detratte dalle tasse quando si dichiara la vincita di quel grosso torneo. Se fai una grossa vincita ma hai un lavoro eccezionale e decidi di non lasciare per vivere di poker, allora devi avere a portata di mano tutto ciò che ha a che fare con la tua attività di gambling. Non altre spese, solo quelle per il gambling.

A quali limiti un giocatore dovrebbe iniziare a tenere seriamente sotto controllo la propria dichiarazione?

A qualsiasi limite. Ricordate che qualsiasi somma che finisce sul tuo conto bancario può essere tracciata. Se non si dichiarano quelle somme, finanza ed altri enti potrebbero iniziare a chiedersi da dove provengano quei guadagni.

Quali sono i giocatori più difficili da gestire - i giocatori online o quelli live?

[ride] I peggiori sono i giocatori online - assolutamente i peggiori. Un sacco di SuperNova sono venuti da me e anche un paio di SuperNova Elites e posso dire che quando si giocano così tante partite è difficile tenere traccia di tutto ciò che si fa. I giocatori di poker online sono difficili da gestire perché siedono a casa e qui non pensano alle tasse e arrivano da me l’undici aprile chiedendomi di mettere a posto la loro dichiarazione perché vogliono comprare casa. [ride].

E tu con quale frequenza giochi?

Io gioco magari uno o due sit-n-gos online ogni notte. Vado sempre alle World Series – ci andrò due volte quest’anno – e sovvenzionerò mio marito per farlo giocare nell’evento Seniors perché compirà 50 anni. Io gioco sempre il Ladies Event – lo odio ma vado sempre a premio – e se possibile cerco di fare una capatina anche alla PCA. Proprio qui ho fatto il mio migliore piazzamento concludendo al 3° posto dietro a Vanessa [Rousso]. Appena chiuso il periodo delle dichiarazioni dei redditi gioco sempre molto e quest’anno uno dei miei clienti mi passa dei video che dovrebbero permettermi di salire di livello questa estate.

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