Annie Duke Discute della Nuova Poker League Professionale Parte 1
Giovedì, è stata comunicata la notizia che la Federated Sports and Gaming e il Palms Casino Resort di Las Vegas, avevano lanciato una joint venture per creare una nuova lega pokeristica professionale. Coinvolti nel progetto erano anche l’ex commissario delle World Series of Poker Jeffrey Pollack, presidente e co-fondatore di FS+G, e la giocatrice professionista di poker Annie Duke, che sarà il commissario della nuova lega. PokerNews ha avuto la possibilità di incontrare Duke per saperne di più su questa lega pokeristica professionale.
Com’è nata l’idea di una nuova lega pokeristica professionale e come sei stata coinvolta?
Allora, penso che di sicuro non sono la prima persona ad aver considerato questa idea. È stato qualcosa di cui si è discusso in varie forme per lungo tempo. Conosco Jeffery [Pollack] davvero da molto tempo; ovviamente ero nella commissione giocatori che lui aveva formato alle World Series of Poker. Abbiamo discusso, ipoteticamente, che sarebbe stato grande avere qualcosa come il PGA del poker. Poi, quando lui ha lasciato le WSOP, penso che ha davvero cercato di decidere se volesse rimanere nel mondo del poker o meno. Lui ha ovviamente un background sportivo molto più ampio, venendo dalla NASCAR e l’NBA, e penso che dopo aver riflettuto a lungo ha deciso di volere ancora fare qualcosa con il poker. Questa [lega] è qualcosa di cui abbiamo parlato per un po’ e a un certo punto è diventato chiaro che probabilmente avremmo potuta realizzarla per davvero.
Jeffrey Pollack è stato l’ex commissario delle World Series of Poker e si è fatto stimare per aver reso il gioco più di tendenza. Sembra che tu sia entusiasta nel lavorare con lui. È una constatazione corretta?
Assolutamente. Alle WSOP sono stata una grande fan di Jeffrey Pollack. Penso che abbia fatto così tante cose buone quando è arrivato come commissario. Per esempio, la prima cosa che ha fatto è stata chiamare i migliori giocatori e incontrarli per ricevere i loro input. Ha formato il Player’s Advisory Council , che ha davvero aiutato i giocatori e ha provato a rendere le World Series nel modo migliore, dalla struttura, al programma, al format e alle location. Penso che sono stati fatti grandi passi in avanti alle WSOP creando una fantastica esperienza per i giocatori e penso che questa sia la sua eredità. Oltre a ciò, lui è semplicemente un grande uomo d’affari. Conosce davvero bene gli sport e il marketing, quindi credo davvero che lui rappresenti il pacchetto totale. Non potrei pensare ad una persona migliore con cui realizzare questa idea. Forse mio fratello Howard Lederer], solo perché è mio fratello [ride].
Quale ruolo avrà Pollack nella nuova lega?
Lui è il presidente della società e credo stia cercando un nuovo ruolo. So che vuole essere un po’ di più nel background. Questa che abbiamo costituito è una società di media più ampia dove il poker è la prima iniziativa di quello che stiamo facendo. Quindi lui lavorerà nel background molto di più verso l’aspetto business, delle sponsorizzazioni e creando questa parte del business. Credo che voglia assumere questo tipo di ruolo.
Come ex commissario delle WSOP, hai avuto la possibilità di capire da Pollack cosa ci vuole per essere commissario?
Oh, stai scherzando, sto ancora cercando di capirlo. Cerco sempre di carpire i segreti degli altri. Di sicuro non pretendo di avere tutte le risposte. Questo è assolutamente un nuovo ruolo per me e ovviamente è una impresa che realizzeremo nel tempo. Non solo voglio i consigli dalle persone del settore, ma anche da parte dei giocatori su cosa si aspettano e vogliono da questa lega. Tutto questo dovrà essere incentrato intorno a loro e spero che avranno una grossa voce a riguardo.
Com’è diventato il Palms la casa della nuova lega?
Nessuno sa come trattare una celebrità meglio del Palms. George Maloof è incredibilmente accorto in termini di televisione, celebrità e costruzione di un marchio e la ragione per cui il Palms rappresenta il partner ideale per noi è che è un posto che vuol far crescere il suo marchio di poker. Credo che ciò sia per noi una grande collaborazione in termini di dare e avere. Penso che il Palms sarà un ottima casa per noi perché sa davvero come trattare i nostri giocatori. Allo stesso tempo, penso che noi rappresentiamo una grande aggiunta al loro business perché il Palms ha davvero intenzione di far crescere il poker al suo interno. Non potrei pensare ad un partner migliore per noi.
I cinque eventi in programma al momento nella lega si terranno tutti al Palms?
Si. Ci saranno quattro eventi regolari durante la stagione che culmineranno in un quinto, un evento lega championship. Tutti e cinque sono programmati al Palms. Abbiamo scelto un posto che è non competitivo con il resto del mercato. Quindi, la prima stagione si svolgerà al 100% al Palms di Las Vegas.
Questa nuova Poker League sarà registrata per la televisione? Se si, c’è già qualche accordo con un network per trasmetterla?
Si, annunceremo il nostro partner televisivo nei prossimi mesi. Così come annunceremo anche il produttore televisivo. Abbiamo dei partner fantastici e presto ne saprete di più.
Oltre a dare due-, tre-, o cinque-anni di partecipazione alla lega, assegnerete una memberships a vita a color che possono vantare “impareggiabili successi nel poker.” Puoi dirci il nome di qualche giocatore che riceverà questa membership?
Ci saranno alcune memberships a vita, per le persone che hanno raggiunto il più alto livello di eccellenza nel poker. Quello che posso dire a proposito è che coloro che vi aspettate otterranno questa partecipazione a vita sono probabilmente quelli che la riceveranno. I criteri saranno tipo i guadagni in carriera, il numero di titoli e una varietà di altri criteri come questi. Comunque saranno poche persone — dieci o meno.
Alcune leghe hanno offerto esenzioni per lo sponsor e le celebrità. È qualcosa che potremmo vedere nella nuova lega?
Questa lega è soprattutto per i pro e concentrata intorno a loro, quindi cerchiamo davvero di preservare il fatto che bisogna qualificarsi per partecipare. Detto ciò, avremmo eventi PRO-AM che saranno eventi di qualificazione per un singolo torneo che avrà nove card di esenzione. Questo è molto simile al PGA, o addirittura a Wimbledon, dove ci sono le wildcard. Bisogna giocare per arrivarci, quindi non è che se non hai la card non puoi mai giocare nella lega. Occorre farlo attraverso questo altro sistema e qualificarsi, ma nonostante ciò il numero di qualificati sarà basso perché questa è davvero una lega dove i pro sono assolutamente la regola e non l’eccezione.
Che tipo di tornei concorreranno per il punteggio? Per esempio, saranno considerate le prestazioni di un giocatore alle World Series of Poker, agli eventi NAPT, EPT e WPT?
Assolutamente, sono estremamente importanti nella nostra considerazione. Per esempio, quando si parla del criterio di qualificazione riguardante quanti titoli maggiori qualcuno ha vinto, chiaramente tu hai già nominato da dove devono arrivare in generale questi titoli. Ovviamente ci saranno altri eventi ma quello è il gruppo principale. Non solo questo, per mantenere una card in buona posizione nella lega, bisogna partecipare a questi grandi circuiti. Bisogna continuare a offrire buone prestazioni ed essere rilevanti nel gioco. Non lo si può fare giocando solo i quattro eventi che noi organizziamo, quindi coloro che vogliono qualificarsi dovranno continuare a partecipare agli eventi che hai menzionato.
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