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Non Passa Negli Usa il Decreto per Regolamentare il Poker Online

Matthew Kredell
Matthew Kredell
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senato

Gli sforzi del leader della maggioranza al senato Harry Reid per legalizzare, licenziare e regolamentare il poker online durante la sessione "lame duck" (quella che si tiene quando un congresso si riunisce mentre quello nuovo è già stato eletto) ha patito un colpo fatale la scorsa settimana stando a quanto riporta il direttore esecutivo della Poker Players Alliance John Pappas.

"Credo che il Sen. Reid si sia impegnato in buona fede per proporre un decreto che fosse accettabile per essere inserito nella nuova proposta di legge finanziaria che il Congresso ha approvato la notte scorsa," ha detto Pappas. "Quei negoziati si sono protratti da giovedì sera a venerdì mattina. Allora abbiamo saputo che il decreto non sarebbe rientrato nella proprosta di legge finanzziaria e che le possibilità di avere un decreto quest'anno erano molto limitate."

Pappas ha detto che non è stata la decisione del Presidente Obama di negoziare direttamente con i Repubblicani del senato la legge finanziaria a mettere fine alle speranze di un decreto, ma piuttosto il forte segnale della House of Representatives che avrebbe certamente espresso opposizione al pacchetto. La PPA ha mantenuto viva qualche speranza per la ripresa dei negoziati ma alla fine ha dovuto constatare l'impossibilità dell'accordo quando la proposta è passata la scorsa notte.

"Abbiamo dovuto constatare che la realtà è che questo Congresso non metterà in atto nulla in merito," ha detto Pappas.

Pappas ha detto che le diverse versioni del decreto erano frutto dell'impegno di Reid per trovare possibilità di negoziato con i leaders del Repubblicani al Senato Jon Kyl e Mitch McConnell. Anche se i giocatori di poker non erano soddisfatti dei cambiamenti nella bozza, Pappas ha ritenuto incoraggiante il fatto che "Kyl e McConnell si siano seduti per discutere una soluzione invece che ostinarsi nell'opposizione."

Pappas ha detto che la PPA stava lavorando sulla possibilità di ridurre il periodo di blackout durante il quale gli operatori avrebbero dovuto lasciare il mercato per ottenere la licenza, e sulle preoccupazioni relative ai tre anni di blocco per il gioco internazionale. Pensava però ci si stesse muovendo in una direzione positiva quando tutto è crollato. Ritiene che se ci fosse stata una versione definitiva le cose sarebbero andate diversamente da come sono andate con l'ultima bozza.

La PPA volgerà ora la propria attenzione alle iniziative per il prossimo anno quando si spera che Reid possa nuovamente spingere per una legalizzazione del poker.

"Credo sia chiaro che il Sen. Reid continuerà ad essere uno tra le figure più influenti in questo settore," ha detto Pappas. "Ogni volta che il leader della maggioranza al senato prende nota di un problema, noi dobbiamo continuare a lavorare con il suo ufficio. Vogliamo essere certi che una nuova legge possa passare e che non contenga il linguaggio offensivo di queste bozze."

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