L'Italia e i Giochi di Abilità: Sesta Lettera di Messa in Mora dalla Commissione Europea
La Commissione europea ha inviato all’Italia una lettera di messa in mora (2009/4145) con conseguente inapplicabilità della norma, la sesta procedura di infrazione che la Commissione Europea ci recapita. Le autorità italiane hanno adottato, senza operare la notifica richiesta dall’art. 8 della direttiva 98/34/CE, una modifica al Decreto Ministero Economia e Finanze 17/09/2007 n. 186 (G.U. 06.11.07) sugli skill games.
Per legge, tutti gli stati membri della Comunità Europea devono sottostare alle direttive comunitarie, anche quando non sono specifiche dell’ordinamento del singolo paese membro, in questo caso l'Italia ed hanno un efficacia diretta nell’ordinamento interno limitatamente alle disposizioni che non lascino spazio alla discrezionalità in ordine alla loro attuazione.
In questo caso, i giudici italiani e la Pubblica Amministrazione erano obbligati a disapplicare le norme del diritto nazionale non conformi a disposizioni analitiche della direttiva comunitaria. Nonostante l’invio dello “Schema di decreto direttoriale recante la disciplina dei giochi di abilità nonché dei giochi di sorte a quota fissa e dei giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo con partecipazione a distanza”, l’Italia ha collezionato questa sesta mora, in quanto non hanno fatto pervenire la notifica come richiesto dalle procedure. Questa procedura d'infrazione scaturisce dalla presunta differenza tra il testo del decreto notificato in Commissione Europea e quello poi emanato nel 2008, ma nello specifico non siamo riusciti a scoprire di quale parte differisce.
Per intenderci meglio l'AAMS notificò un Decreto (notifica 2007/709/I) mai emanato, mentre tutt'oggi rimane in vigore il Decreto Direttoriale di AAMS del 17 aprile 2008 (2008/14132 misure per la sperimentazione dei giochi di abilità a distanza), che disciplina: sulle indicazioni relative alle procedure di autorizzazione dei giochi, sul prezzo del diritto di partecipazione, sulla piattaforma di gioco e le garanzie della continua comunicazione al sistema centralizzato AAMS e infine sulle verifiche necessarie per l'esercizio dei giochi di abilità.
Fonti autorevoli dell'AAMS sostengono attreverso Agicos che : "La lettera di messa in mora nei confronti dell'Italia scaturisce da procedure interne tra le diverse commissioni che si sono occupate della questione. Si tratta di un problema di facciata, di un atto di carattere puramente formale che si risolverà entro fine novembre, al massimo entro la fine dell'anno, con l'entrata in vigore del nuovo decreto che attualmente si trova in stand-still in Commissione Europea.”
Questo fatto, anche se sminuito, rientra nella confusione che regna ancora sovrana sopra questa complesso ampito legislativo. Ci auguriamo presto di aggiornarvi in merito alle conseguenze di questo atto.