Politica e Poker: La Prossima Tassa sul Peccato?
Ndr: il nostro Denis Campbell ci offre uno sguardo indipendente ed esperto sulla scena politica legata al poker. Campbell ha ha lavorato negli anni passati a stretto contatto con l'ex-segretario di gabinetto nelle amministrazioni Carter e Clinton, con ambasciatori e membri del Congresso. Sono suoi alcuni reportage sulla politica in USA e GB per BBC e Huffington Post. Qui, Denis offre un approfondimento in merito alla politica che può influire sul poker. La posizione di Denis non necessariamente rispecchia quella di PokerNews.
La scorsa settimana, il governatore dell'Ohio Ted Strickland si è posto ala testa della coda di coloro che chiedono ad Obama denaro per infrastrutture e sanità affermando che il proprio stato necessita di una immediata infusione di $5 miliardi per mantenere in vita un progetto che si ritrova un budget carente per $7.3 miliardi nonostante il licenziamento di 3000 lavoratori statali licenziati.
Il suo stato, come molti altri, cerca di riempire i buchi nel budget in ogni maniera possibile. Giocare (sia online che nei casino) presenta l'opportunità di avere nuove tasse/entrate che le tasse "sui peccati" – alcol e sigarette – non riescono a fornire. Persino nell'economia di oggi, la legge sulle sigarette e le tasse locali rendono solo dai $.30 ai $1.00 per pacchetto aumentandone il prezzo a $3.00 cadauno e a $25-$30 ogni stecca.
Coloro che ne fanno uso smetterebbero se ci fossero questo tipo di incrementi Il bisogno urgente di entrate ha portato ad un fiorire di proposte di stati tassatori sul gioco che possono significare una celere abrogazione della UIGEA (Unlawful Internet Gambling Enforcement Act) grazie alla legislazione corrente della House Banking Committee di Barney Frank. L'abrogazione per opera della nuova amministrazione e del Congresso guidato da Democratici potrebbe velocemente salire in cima ad una lista di priorità davvero piena . Se non sale, stati come la California la sposterà in cima alla propria lista... ed è qui che cova il pericolo.
Gli Stati si attiveranno velocemente per creare tasse e ratei per il gioco online ma non sono ancora pronte per gestirne la complessità. Riuscite ad immaginare siti online che sottostanno ognuno alla legge dello Stato a cui appartenete, o che hanno per esempio tasse d'accesso più alte se giocate dalla California o dal Kentucky, solamente in base alla vostra posizione? Se pensate di non avere privacy ora, potete immaginare cosa avranno bisogno di fare per attribuirvi la giusta tassa in tutti i 50 Stati compreso il Distretto di Columbia?
Stare attenti a cosa desiderate perchè può diventare la regola che guiderà per il ritorno del gioco online negli Stati Uniti. Le barriere commerciali a scapito di società provenienti da Malta, Bermuda, Isole del Canale o le Isole Cayman potrebbero diventare ancora più aspre di quanto non siano attualmente. Inoltre, non sottovalutate il potere e la perversione del popolo americano. Anche se soffocata nell'ultima elezione, c'è ancora una forza che vuole essere considerata nelle sue brucianti idee morali, che includono l'aborto, l'immigrazione, il gioco, la religione di Stato (Cristianesimo), i matrimoni omosessuali e l'adozione. Sono stati per esempio incapaci di abrogare Roe v. Wade introducendo una regola potenzialmente disastrosa che autorizza i professionisti della cura della salute di fare appello alla propria coscienza e annullare le proprie responsabilità legate al codice medico in modo da fornire legalmente servizi alla salute come l'aborto e il controllo delle nascite.
Tutti costoro sono avversari pericolosi che hanno imparato, grazie alle sconfitte, a non attaccare mai direttamente l'argomento. Infatti, la UIGEA ha attaccato il sistema di pagamenti, rendendolo illegale, non il gioco in sè. Se non puoi farci soldi, non continui a giocare online. Cerca loro e troverai il tallone di Achille del futuro. Un altro problema con gli Stati è l'intricata massa di autorità di controllo. La Florida, storicamente contro le scommesse (eccezion fatta per le Riserve Indiane controllate del Seminole), è uno Stato dove il gioco commerciale è regolato da: la " Division of Pari-mutuel and Wagering" in collaborazione con il "Department of Business and Professional Regulation" (DBPR) - Dipartimento per la Regolamentazione degli Affari e delle Professioni, La Florida Lottery, e l' "Office of the Attorney General of Florida" - Ufficio del Procuratore Generale della Florida. Non sto scherzando. Ognuno di loro ha dell'interesse nel fermare il gioco a prescindere dal desiderio del Governatore di raccogliere fondi. I proprietari degli ippodromi e la lotteria non vogliono competizione e il Procuratore Generale deve darsi da fare per essere rieletto in uno Stato "anti-scommesse" come questo. Aggiungiamoci l'abrogazione/modifica della UIGEA (a livello federale) in cima a tutto ed ecco che diventa un mix micidiale. E ancora, guardate i produttori di slot machine che nella ricerca di un appiglio online, vedono la cosa come una manna caduta dal cielo. La Bally Technologies ha presentato una "slot machine costruita per due" lo scorso mese al Global Gaming Expo di Las Vegas. La società spera che l'idea possa essere considerata "un modo ingegnoso per le persone per condividere l'esperienza di gioco nei casino."
Hmm, le persone giocano l'una contro l'altra online alle slot, a draw poker, e a no-limit Texas hold'em? Ci si potrebbe chiedere se l'introduzione sia stata una mossa sospetta, o un capolavoro commerciale dove un veloce adattamento alle condizioni aiuta la sopravvivenza? Gli analisti della Goldman Sachs già prevedono che questo ed altri prodotti della Bally guadagneranno moltissimo grazie al fatto che gli Stati mirano a frenare la crisi con giochi meglio prodotti e più accessibili.
Per cui potrebbe essere un buon anno per il gioco online, anche se pesantemente regolato e tassato. Ed anche se i giocatori possono aspettarsi di pagare molto di più per avere questo privilegio.
Sarà un felice anno nuovo?