Storie Di Bannati: Josch Field
C'è chi entra nella storia del poker per le vincite e i prestigiosi riconoscimenti e chi ci ne esce con altrettanto clamore, stiamo parlando dei bannati e ce ne sono veramente tanti.
Bannare deriva da to ban, bando-proibizione, un neologismo che significa letteralmente: proibire/ impedire che un utente possa accedere al "luogo", ad esempio partecipare ad un forum.
In genere è un provvedimento estremo che viene applicato dall'amministratore, qualora si violasse ripetutamente le regole della netiquette.
In campo pokeristico sembra che anonimato e virtualità della rete, conduca anche alla mala fede e ci sono casi eclatanti dove giocatori on line, usano più di un nick o si scambiano i nick per continuare ad esempio a giocare in un evento notturno di molte ore.
Nel 2007 alle WCOOP si mormora che la situazione fosse questa: Thevoid, con nuovo account intestato alla sorella di Theltscher, con residenza a Montecarlo, ma in realtà giocava da un IP di Londra. Dallo stesso IP risultano loggati durante il torneo almeno 5 account. Per Ladymaverick ( Vanessa Rousso, team Poker Stars ) in terza posizione, sembrava ci fosse un sospetto di chipdump tra il suo account e quello del suo fidanzato Chad Brown. Il sesto classificato Nitbuster pare fosse stato in verità Josh Arieh. Insomma una vera crisi di identità.
Una storia che va assolutamente raccontata è anche quella di Josch Field, nick JJProdigy, Ablackcar e chissà quante altri alias avrebbe creato se non fosse stato scoperto.
Il giovane giocatore è divenuto famoso perché bannato da due delle più importanti poker rooms online al mondo:Pokerstars e Party Poker. L'antefatto risale al 2006 quando Josh, sedicenne, vinse il torneo da 500.000$ su Party Poker, ma poi si scoprì che aveva giocato lo stesso evento con più accounts e venne escluso a vita. Dopo varie investigazioni, gli vennero confiscate anche le vincite: oltre ai 40.000$ che erano sui conti. Si rovinò con le sue stesse mani, vantandosi di aver vinto il torneo in chat, certamente un errore di giovinezza. Josh sostenne che "Ablackcar" fosse l'account di sua nonna e che dopo la sua eliminazione JJProdigy avesse sostituito la nonna, che stanca non riusciva più a giocare. Vinse il torneo e la cifra di 140.000$, gli amici fecero i complimenti a JJProdigy per la vittoria, ma gli altri pokeristi contestarono che lo sconosciuto nick "Ablackcar" era il vincitore e non il famoso JJProdigy, che aveva portato a casa una grossa vincita su PokerStars nella"Leaderboard".
Era il 2005 e JJProdigy si era battuto contro professionisti come Gigabet, Gank, Exclusive ed altri. Dopo questa brutta avventura Josh venne bannato a vita anche da PokerStars che gli impedì la partecipazione ad uno dei suoi imperdibili eventi live, il PCA.
Josch sembrava pentito fino al punto di volere rimediare ai suoi errori lavorando con i maggiori siti di poker per sventare le eventuali truffe. In un'intervista dichiarò: "Capisco che la strada per riottenere fiducia è lunga e ardua, ma vi assicuro che farò qualsiasi cosa sia in mio potere per porre ammenda al mio passato e crearmi un futuro più etico, consapevole."
Ora il diciannovenne Josh torna a far notizia, come dire: il lupo perde il pelo ma non il vizio. JJProdigy quest'anno partecipa al Bluff Online Poker Challenge, un'interessante sfida tra grandi campioni promossa dal periodico e portale online Bluff Magazine. L'intento consistente nel dare ad alcuni pro dell'online (tra cui Annette Obrestad) di 200$ di bankroll, per vedere chi riesce, nel giro di un mese, a costruire il bankroll più consistente giocando solo tornei e sit&go.
L'evento nasce anche per promuovere una partnership di Bluff Magazine, la LockPoker, room del circuito di Cake Poker. Nello stesso network si scopre che Josh Field ha ceduto il proprio account su un'altra room del circuito, disobbedendo alla regola imposta da Cake.
Anche in questo caso Josh ha cercato di salvaguardarsi appellandosi alla sua ingenuità, ma nessuno gli ha creduto, visto i precedenti sia Cake che Bluff Magazine non hanno accolto le sue suppliche e quindi JJProdigy non ha potuto partecipare alla sfida che sarebbe stata una buona occasione per farlo tornare sulla strada della legalità.
Purtroppo non sempre si riesce a cogliere il senso legale del poker e ad amare questo gioco per quello che può dare senza inganno e malafede.