Uno Studio della Cigital Inc. dichiara: le scelte dei giocatori sono un fattore determinante nel Texas Hold'em
È stato pubblicato venerdì un nuovo studio condotto dalla Cigital Inc., società specializzata nella sicurezza e nello sviluppo dei software, che, secondo gli autori, "fornisce convincenti prove statistiche" di come nel Texas Hold'em "l'esito delle partite sia in gran parte determinato dalle decisioni dei giocatori, piuttosto che dalla fortuna".
In seguito all'esame di oltre cento milioni di mani di Texas Hold'em giocate su PokerStars nell'arco di un mese, infatti, si è potuto riscontrare come meno di un quarto sia effettivamente giunta allo showdown, vale a dire che nella maggior parte dei casi nessun giocatore ha mai mostrato agli altri le proprie carte. L'analisi ha inoltre rilevato che poco più della metà delle mani sono state vinte dal giocatore che aveva ricevuto quella che si sarebbe rivelata la miglior combinazione di cinque carte, se questi non avesse abbandonato prima dello showdown.
Gli autori dello studio, Paco Hope (della Cigital) e il dottor Sean McCulloch del Dipartimento di Matematica e Informatica della Ohio Wesleyan University, fanno notare che le loro scoperte, pur non potendo essere impiegate per "quantificare l'incidenza della fortuna sul Texas Hold'em", forniscono comunque un deciso sostegno alla teoria secondo la quale "l'esito della maggior parte delle partite (di Texas Hold'em) è determinato da qualcosa che esulala dal valore delle carte". In altre parole, è come le carte vengono giocate – e non le carte stesse – a determinare più spesso di altro chi vince e chi perde.
La Cigital ha acquisito attraverso la Rational Entertainment Enterprises Limited (o REEL, società madre di PokerStars) i dati relativi alle mani giocate su PokerStars dal 1 dicembre 2008 al 2 gennaio 2009. È stato analizzato un totale di 103.273.484 di storici di mani, tutte provenienti da cash games (non con soldi finti). Inoltre, poiché i ricercatori ritenevano che i "micro-limit" games (con bui inferiori a 1 dollaro) "sono considerati troppo simili ai giochi con soldi finti", soltanto un esiguo numero delle mani analizzate proveniva da partite di questo tipo; la maggior parte, invece, derivava da giochi con livelli più alti. Le mani sono state selezionate da tavoli no limit, pot limit e limit Hold'em, da tavoli da 6 giocatori in su (quindi, non sono state considerate le mani di head-ups).
Lo studio partiva dal presupposto, esplicitamente dichiarato dai ricercatori, che Dicembre 2008 "avesse costituito un tipico mese di gioco regolare su PokerStars", il che assicurava così che non ci fosse nulla di particolarmente inusuale nelle mani selezionate per l'analisi. Per garantire l'accuratezza dei dati raccolti, sono state condotte delle convalide indipendenti dalla Cigital., che hanno visto un campione selezionato di giocatori presentare, sotto richiesta, i resoconti delle mani giocate, perché fossero successivamente confrontati con quelli ottenuti dalla REEL.
Nei 103 milioni e più di mani analizzate la partita si è risolta senza arrivare allo showdown nel 75,7% dei casi, ciò significa che nessun giocatore al tavolo è stato in grado di vedere altro se non le proprie carte e le carte sul tavolo. Del rimanente 24,3% delle mani giunte alla fase di showdown, solo il 50,3% è stato infine vinto dal giocatore a cui era stata servita la miglior combinazione di cinque carte. In altre parole, soltanto nel 12% circa delle mani analizzate, il giocatore cui era stata servita la miglior combinazione di cinque carte ha poi effettivamente raggiunto lo showdown e la vittoria.
Nelle situazioni in cui due giocatori avrebbero potuto condividere il piatto, ma uno dei due ha foldato prima dello showdown, i ricercatori hanno considerato quelle mani come casi in cui la combinazione migliore non ha vinto. Per esempio, sia al giocatore A che al giocatore B sono stati serviti 9-8 e le carte del board sono 5-J-7-K-6., ma il giocatore A ha foldato pre-flop, mentre il giocatore B gioca la sua mano fino allo showdown e vince con la scala. Questo tipo di situazione è stato considerato un esempio di mano in cui il giocatore a cui sono state servite le migliori 5 carte, non ha poi vinto. Le mani in cui le cinque carte del Board costituivano la migliore combinazione possibile per tutti i giocatori (quelle con A-A-A-A-K sul tavolo ad esempio) sono state classificate come mani in cui il giocatore a cui erano state servite le carte migliori non ha vinto (come se insomma, qualcuno in gioco avesse foldato prima dello showdown). Secondo la Cigital aver considerato questi casi speciali in maniera differente "avrebbe avuto un lieve impatto sul risultato finale, in quanto mani del genere accadono relativamente raramente".
Nonostante lo studio della Cigital non tratti la natura del software per mischiare le carte di PokerStars, potrebbe risultare rilevante tener presente come su PokerStar il programma di randomizzazione sia utilizzato prima che la mano sia distribuita, ma non successivamente. Ciò significa che, una volta randomizzato, l'ordine delle carte nel "mazzo" (o "matrice virtuale") non cambia per tutto il resto della mano. Per cui le conclusioni dei ricercatori, riguardo a quello che sarebbe accaduto a un dato giocatore che non avesse foldato, risultano valide, poiché – proprio come in una sala da poker reale – le carte uscite successivamente sarebbero state le stesse sia che il giocatore avesse foldato, sia che fosse rimasto in gioco. Un'affermazione simile non potrebbe essere sostenuta con altrettanta sicurezza a proposito di quei siti in cui il programma di randomizzazione continua a funzionare durante l'intera mano e in cui certe variabili – tra cui i movimenti del mouse del giocatore e la misura dei tempi – contribuiscono alla formazione di un vasto insieme di dati impiegato per influenzare il processo di randomizzazione.
È possibile scaricare lo studio completo dal sito web della Cigital (cigital.com)