La tavola rotonda del Poker per il 2009, Vol. 2
Prefazione dell'editore: PokerNews da il benvenuto al Nuovo Anno chiedendo ad alcuni esperti dell'industria del pokeristica di condividere i loro punti di vista su passato, presente e - cosa più importante – il futuro del poker. Per tutta la durata della rubrica, le opinioni di questi esperti serviranno a delineare le forme del mondo del poker moderno e forniranno una linea guida per il 2009 ed oltre. PokerNews chiarisce che le opinioni di questi esperti non rappresentano necessariamente il punto di vista di PokerNews.
risponderanno alla domanda di oggi il fondatore di PokerDB Nat Arem; Pauly "Dr. Pauly" McGuire, l'autore del blog Tao of Poker blog e giornalista per Bluff Magazine; Matthew Parvis, Editore capo di Bluff Magazine; Matthew Savage, drettore di gara e manager della sala di poker del Commerce Casino; ed il famoso giocatore cash ad high-stakes e di tornei Barry Greenstein, un membro del Team PokerStars.
Domanda di oggi: il 2009 porterà una regolamentazione formale del poker online a livello federale negli Stati Uniti?
Nat Arem: No, non succederà nel 2009. Resterei scioccato se accadesse. Penso sia davvero improbabile. Credo che succederà un giorno o l'altro ma dubito che possa accadere nel 2009.
Dr. Pauly: Non del tutto. C'è troppo da fare al momento e la cosa è l'ultimo dei pensieri per i nostri politici ed i nostri leaders. Da quando Obama è entrato in carica, la loro attenzione si sta spostando verso altro e stanno ponendo le basi per quello che sentono sia cambiato. Fino quando ci sarà la corsa di Obama ed i suoi sostenitori al cambiamento, non credo che il poker online sia incluso in quella iniziale ondata di riforme, sfortunatamente, no.
Matthew Parvis: Non credo che vedremo una regolamentazione formale nel 2009. Ma sono convinto che vedremo un movimento iniziale verso la regolamentazione formale. Spero tanto che la PPA riprenderà la sua energia e che il Senato Democratico auterà il poker a respirare, come stiamo tentando di fare dall'avvento della UIGEA. Penso che, una volta che cominceremo a fare dei passi avanti nel 2009, spunteranno nuove idee su come regolare il poker su internet negli stati Uniti, ma non penso che arriveremo a vedere una regolamentazione completa del poker online nel 2009. non credo che ci sia abbastanza tempo per metterla su interamente. Direi che potrebbero volerci i prossimi 4 anni.
Matthew Savage: Ne dubito dato che non sembra essere in cima alle cose su cui il governo sta lavorando. L'economia ed il terrorismo sembrano essere più importanti agli occhi del pubblico, ed a ragione.
Barry Greenstein: Beh, la sola risposta che posso dare è che lo spero, perchè quando sono andato a fare pressioni al Congresso con la PPA, dei politici con cui ho parlato solo uno su 40 non ha mostrato alcuna obiezione. Molti di loro o i membri del loro staff giocavano a poker; ma sembrava non avere importanza per loro. D'altro canto, come sarebbe apparso al pubblico americano il passaggio di una legislazione in favore delle scommesse era un problema ancora minore, dal momento che abbiamo una guerra in atto in Iraq ed una crisi a casa; al punto che ancora cerchiamo di uscire dal crollo finanziario che abbiamo avuto. E' così che sembrano andare questo tipo di cose, ma sembrano tutti d'accordo che non ci sia niente di sbagliato se la gente si siede nella propria casa e gioca a poker e, se questa cosa possiamo tassarla e con essa farci del denaro, tanto meglio. E' questo il loro pensiero.
A riprova della mia prima previsione, Washington si muove molto lentamente e queste persone non reagiscono a meno che l'affare non riguardi loro in qualche modo, ecco perchè stiamo facendo pressioni su di loro e proviamo a sperare su molti sostenitori ed a destituire alcuni dei politici che sembrano essere più interessati ad infilare il naso degli affari privati delle persone che a provare a servire i loro elettori.
Per cui la domanda è se il 2009 sarà il momento giusto. Spero lo sia e molti di noi lo sperano con me. Non sarà prima cosa che Obama firmando renderà legge, nulla del genere. Certamente lascerà l'impegno ad altra gente. Ma sono sicuro che quando arriverà alla sua scrivania, non sarà lui a mettere il veto. Se facciamo una eccezione [per la abrogazione] della UIGEA, cosa che tutti noi speriamo, succederà nel 2009.