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Shootout Poker Strategy: ecco cosa ne pensano Dario Minieri, Steve O'Dwyer e David "Doc" Sands

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David Sands

L'evento #9 delle World Series of Poker 2013, ovveroil $3,000 No Limit Hold’em Shootout, ha visto ai nastri di partenza477 giocatori con un italiano, Alex Longobardi, che ha sfiorato l'impresa chiudendo al 5° posto.

Per chi non fosse esperto del format dei tornei shootout, diciamo subito che un giocatore deve conquistare tutte le chips degli altri giocatori al tavolo per avanzare al round successivo.

Tanti top players, come ad esempio Daniel Negreanu, credono che i tornei shootout richiedano maggiori skill rispetto ai tornei tradizionali perchè, tecnicamente, si giocano più final table all'interno di uno stesso evento.

Nella pausa durante primo round di questo evento, abbiamo sentito le opinioni di alcuni top player (tra cui il nostro Dario Minieri) per sapere cosa pensano di questo tipo di torneo.

Dario Minieri

PokerNews: sembra che stai crashando il tuo tavolo ed hai una chipleading abbastanza solida. Usi una strategia precisa per far bene in questo evento?

Minieri: “Non credo di crashare il tavolo, ma sto giocando veramente bene. In un evento come questo, non credo ci sia una particolare strategia, bisogna far pesare la propria immagine al tavolo, e poi ci vuole un po' di fortuna. Sto interpretando al meglio questo torneo e spero di continuare così.

Giochi in maniera diversa il primo tavolo rispetto a come giocheresti i round successivi?

"Cerco sempre di adattarmi agli avversari. Questo tavolo lo sto giocando in un modo e probabilmente un altro lo giocherei in maniera diversa, dipende molto da chi trovo di fronte a me."

Steve O’Dwyer

PokerNews: C'è una strategia precisa per i tornei shootout, se li compariamo ad un normale torneo freezout?

Shootout Poker Strategy: ecco cosa ne pensano Dario Minieri, Steve O'Dwyer e David "Doc"... 101
O'Dwyer

O'Dwyer: "All'inizio è un winner take all, quindi giocherò sempre in maniera molto aggressiva nei primi round. Aspettare la mano buona non è la strategia giusta in un torneo come questo, perchè perderesti tanti potenziali spot in cui guadagnare chips preziose. Devi giocare al meglio tutti i pot in cui entri e cercare di portarli a casa ad ogni costo."

Giocherai contro Matt Salsberg l'heads up. Come imposterai il gioco?

"Lui è un grande giocatore ma credo di poter fare bene. Il mio gioco heads up è un po' arrugginito ma ho giocato regolarmente heads up fino a qualche anno fa, quindi mi sento comunque in fiducia da questo punto di vista. Non ci gioco più tanto come nel 2007 e nel 2008 ma sono ancora convinto di potermela cavare."

Hai detto che l'aggressione è un fattore fondamentale nei tornei shootout, ma diventi ancor più loose-aggressive man mano che avanzi?

"Solitamente si. Soprattutto perchè quando giochi short-handed devi ampliare i range. Con la struttura winner take all nei primi round, devi farlo ancor di più. Questo format è ancora più difficile per i giocatori amatoriali perchè solitamente non giocano questo tipo di tornei. Giocare tight/solidi in questi tornei è praticamente inutile."

David “Doc” Sands

PokerNews: Credi che i grinder dell'online abbiano un vantaggio nei tornei shootout?

Sands: "Assolutamente si, i giocatori provenienti dall'online sono i favoriti nei tornei shootout. Se facciamo un confronto con altri eventi WSOP, i grinder dell'online hanno sicuramente maggiore vantaggio in questo tipo di tornei. La maggior parte sono abituati a giocare short-handed nelle fasi finali dei tornei, quindi sono più abituati a questo tipo di situazioni."

"Normalmente chi gioca tornei live si trova raramente a giocare 5handed, 6handed o in situazione di ICM (independent chip model) quindi i giocatori provenienti dall'online sono sicuramente più preparati per giocare tornei con questo format."

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