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Tutta colpa del server!

Paolo “aceandajoker” Iannazzo
Paolo “aceandajoker” Iannazzo
3 min read
server poker

Quante volte abbiamo letto frasi del tipo: “E’ tutta una truffa? Fanno vincere sempre i soliti o è tutto truccato?”

Le fatidiche “Bad beat” fanno parte della quotidianità del poker tanto quanto le mani fortunate; quello di cui invece molti giocatori non si rendono conto è che spesso e volentieri siamo noi a determinare la nostra fortuna.
Chiamare per esempio un all-in con 22 sperando che l’avversario abbia 2 over card e perdere, non è affatto sfortuna, ma solo una pessima giocata. Fare una serie di scelte marginali ci porta a perdere dei soldi, possibilmente andare in tilt e magari addossare la colpa al server.

Vi garantisco che gli scoppi avvengono con la stessa frequenza live, solo che dal vivo giochiamo una media di 25/30 mani l’ora mentre on line ne giochiamo almeno il doppio, se poi abbiamo piu di un tavolo aperto la cifra diventa esponenziale.

Cerchiamo adesso di entrare più nel dettaglio di quanto appena citato analizzando una mano post flop.
Prendiamo per esempio in considerazione una multi pot con tre giocatori che per convenienza metteremo ai posti 1, 2 e 3.

Analizziamo la mano dal flop: a terra 7c 3c 3f.

Posto 1 reisa ¾ pot, posto 2 chiama e noi siamo al posto 3 con8c9c. Grandioso! Abbiamo 4/5 di colore: una bella mano dalla quale possiamo estrarre valore nel caso in cui scenda un'altra carta a cuori!
Mettiamo invece tutto in pausa per un secondo e cerchiamo di capire cosa possono avere gli altri due giocatori e rianalizziamo la nostra mano.

Posto 1 betta in faccia a 2 giocatori su un flop 733, avrà probabilmente un over pair quindi doppia con possibilità di chiudere full e battere il nostro eventuale colore.

Posto 2 flatta un semi dry board con un giocatore dietro, potrebbe avere 7, un over pair o un progetto di colore con, possibilmente, almeno una delle due carte superiori al nostro 9 di cuori.

Rianalizziamo adesso la nostra mano: nel caso in cui chiudiamo il nostro progetto ci sono delle ottime chance che perderemo tutto il nostro stack contro un punto ancora più forte del nostro, nel caso in cui non lo chiudiamo avremo comunque perso chips.

Per rendere ancora più chiara la situazione rianalizziamo ancora una volta la stessa mano in termini di percentuali, ipotizzando che posto 1 abbia un over pair superiore al nostro 9 carta alta e posto 2 abbia un progetto di colore piu forte del nostro. In questo caso le nostre possibilità di vittoria sono ridotte al 4% (ci salva solo una scala runner runner o trips) mentre abbiamo circa il 24% di possibilità di chiudere il nostro fatidico colore e andare rotti.
Supponiamo che non abbiamo preso ciò in considerazione e chiudiamo il nostro colore al river e perdendo tutto il nostro stack, qual è la prima cosa che ci viene in mente? Ma che sfiga, maledetto server!
Cari lettori potete capire bene adesso che questa sarebbe stata una mano in cui la bad beat ce la siamo proprio andati a cercare, il fold al flop può sembrare una pazzia con 4/5 di colore ma in questa situazione è la mossa più giusta.

Queste sono quelle che in gergo pokeristico si chiamano “reverse implied odds”, ovvero chiamare per chiudere un progetto dove c’è la possibilità di scontrarci con un punto ancora più forte del nostro.

Per concludere vi ricordo che il server non ha nessun vantaggio a far vincere Mr x piuttosto che Mr y, per il semplice motivo che la rake generata è uguale per tutti e di conseguenza non ne trarrebbe alcun vantaggio, rischiando solo di perdere quello che per loro, gestori di piattaforme, è un business molto profittevole.

Buon divertimento ai tavoli!

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Paolo “aceandajoker” Iannazzo
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