Texas Hold'Em: Quali Mani Giocare (e Quali Evitare)
Quando si gioca a Texas Hold'em, è fondamentale sapere quali mani giocare e quali evitare, soprattutto se non si è ancora molto esperti di questa variante del poker. Solo i giocatori più bravi sono in grado di basare il proprio gioco non tanto sulla forza delle carte di partenza, quanto sull'abilità post-flop e nella lettura della mano dei propri avversari (o nel riconoscimento dei cosiddetti tell).
Se vi siete avvicinati da poco al Texas Hold'em, e vi state chiedendo quali mani giocare, siete capitati nel posto giusto. Parleremo infatti in maniera molto schematica di quali mani giocare e quali no, dividendo le starting hand a seconda della loro forza e della conseguente probabilità di vincere un piatto.
Texas Hold'em: le Migliori Mani di Partenza
Partiamo naturalmente con le due mani migliori, che possiamo inserire nel Gruppo 1, e cioè A-A e K-K. Siamo di fronte alle mani più forti in assoluto nel Texas Hold'em. Si tratta di mani che si ricevono una volta ogni 110 (considerandole entrambe) e che molto spesso non necessitano di migliorare grazie al board per vincere il piatto. Detto che in ogni caso non sono garanzia di successo, chiaramente la coppia d'assi è la più forte in assoluto, seguita dalla coppia di re, che però va giocata con cautela quando sul board scende proprio un asso.
Q-Q, J-J e A-K suited fanno parte del Gruppo 2. La coppia di donne e la coppia di jack sono spesso la mano di partenza migliore, dominata soltanto dalla coppia d'assi e di re, ma favorita contro tutte le altre mani. Asso-re, nota anche come big slick o Anna Kournikova, non è una "mano completata", ma ha un grandissimo potenziale. Di solito con questa mano si preferisce spingere pre-flop, anche andando all-in, perché lavora meglio quando può vedere tutto il board.
Nel Gruppo 3 ecco invece T-T, A-K offsuited, A-Q suited, A-J suited e K-Q suited. Con questo genere di mani è giusto rilanciare pre-flop: se si vince subito il piatto tanto meglio, altrimenti hanno comunque il potenziale di risultare le migliori anche quando è sceso pure il river. Attenzione però, in caso di controrilanci pre-flop potrebbero essere dominate dalle mani dei gruppi 1 e 2.
Texas Hold'em: Altre Mani Giocabili
Finora abbiamo parlato di mani con le quali si può entrare in gioco praticamente da qualsiasi posizione. Ce ne sono altre che, seppure giocabili, vanno approcciate con attenzione: meglio giocarle se non ci sono stati ulteriori rilanci prima di noi, o se siamo in posizione favorevole dopo il flop, o se possiamo aprire il gioco rilanciando da late position.
Le migliori tra queste mani sono A-Q e A-J offsuited, e le coppie medie da 9-9 a 7-7, mentre un gradino più in basso si posizionano K-Q offsuited e tutte le coppie basse (cioè da 6-6 a 2-2). In particolare, con le coppie basse è consigliabile entrare in gioco con l'idea di chiudere un set al flop oppure di mollare il colpo. Va da sé che quando si è in situazione di short-stack, e si ha la necessità di raddoppiare, andare all-in pre-flop con tutte le mani di cui abbiamo parlato finora è cosa buona, giusta e consigliata.
Texas Hold'em: le Mani da Evitare
Suited connector medi e bassi, con o senza gap, sono mani che tecnicamente, in alcune condizioni, sarebbero anche giocabili. Ma come accennato in apertura, sono mani "pericolose" che vanno sapute gestire; per farlo occorre essere giocatori di Texas Hold'em esperti, e dunque vi consigliamo di foldare mani come J-T, T-9, 8-7, ma anche Q-J e i vari J-9, Q-T e così via.
Mani da evitare assolutamente come la peste, invece, sono tutte le altre di cui non abbiamo parlato, le cosiddette "mani spazzatura" come J-5, Q-7, 9-3 e via dicendo. Se non siete giocatori di Texas Hold'em più che ferrati, vi consigliamo di sbarazzarvi anche di A-x (cioè l'asso con un kicker pari o inferiore al 9), perché spesso finirete per scontrarvi contro mani formate da un asso migliore del vostro. Questo discorso si applica a tutti i tipi di mani, che siano suited o meno.
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