Liv Boeree Parla della Vittoria al PokerStars Sunday Warmup
Liv Boeree ha dimostrato ancora una volta di avere quello che serve per giocare al meglio a poker sia live che online. Ad aprile 2010, ha superato un field di 1,240 giocatori all’European Poker Tour San Remo Main Event per un premio di quasi $1.7 milioni, e qualche giorno fa, ha vinto il PokerStars Sunday Warmup per quasi $148,000. Boeree racconta a PokerNews qualche strategia che l’ha aiutata durante il torneo.
Innanzitutto, parlaci del tuo torneo prima del tavolo finale. Com’è stato il gioco shorthanded per te?
Mi sono ritrovata con 20 big blinds per un periodo prima del tavolo finale, cercando di rimanere in gioco contro spingendo molto ma giocando piuttosto semplice. Avevo "jymaster" e "DNA2RNA" alla mia sinistra che sono entrambi molto bravi ed aggressivi, il che ha reso la vita difficile, quindi aprivo tight ma contro spingevo piuttosto ampiamente.
Quindi aprivi tight con il piano di chiamare chi spingeva in modo leggero?
In un certo senso, si. Stavo solo cercando di essere attenta alla size dello stack così come tanti altri. Comunque non ho fatto nessun grosso call particolare prima del tavolo finale.
Quindi una volta al tavolo finale, qual è stato il tuo piano di gioco generale visto il tuo relativo stack e la posizione contro certi giocatori?
Ho cercato di essere attenta all’ICM e aspettare che gli short staks uscissero. Ero a metà classifica e per questo, non aveva molto senso per me fare delle inutili mosse aggressive, dato che volevo risalire i premi un poco. "Mig.com" [James Mackey] era quello su cui avevo gli occhi puntati, perché so quanto bravo sia. Ma, in pratica si trovava dal lato opposto del tavolo rispetto a me quindi la sua posizione non era troppo un problema. Inoltre, ho notato che giocava in modo molto simile a me — solido.
Per quelli che non lo sanno, puoi dare qualche dettaglio sul significato di essere attenti all’ICM, e se possibile ricorda i principali errori che la gente commette quando non lo prende in considerazione?
Allora, di base, giocare i tornei è diverso che giocare. Per esempio, vincere tutte le chips in un torneo non ti fa vincere tutti i soldi, mentre a cash games (o nei tornei winner-take-all) ovviamente lo fa. Così spesso, le persone giocano un po’ troppo in modo incurante al tavolo finale e non considerano il proprio stack comparato a quello degli avversari. Anche se è sempre bene provare a conquistare un titolo, dovete ricordare che alla fine giocate per guadagnare soldi, e fare una mossa inutile alla bolla di grossi premi quando ci sono short stacks vicini all’eliminazione può essere meno che ottimale. Quindi si tratta di trovare un equilibrio confortevole tra usare la propria aggressività per accumulare chips e stare attenti ai salti dei premi.
Quando ho rivisto il replay, mi è sembrato che giocatori forti three-bettavano scippando ai big stacks invece di three-bettare ed aprire loro stessi fino ad una four-bet. È lo standard in questi giorni?
Si, l’ho visto fare un pò. È difficile dire perché ogni individuo sceglie di fare così, ma credo perché valutano troppo la sopravvivenza nel torneo e così, non vogliono avere un big flip inutilmente. Il problema nel farlo troppo spesso è che manchi il potenziale valore delle tue grosse mani naturalmente, o potrebbero farlo per bilanciare i loro range di three-bet shoving.
Quando sei arrivata heads up contro Mackey, lui faceva mini-rilanci quasi ad ogni bottone. È sembrato che tu per lo più flattavi con mani decenti fuori posizione come re-dieci, regina-nove e asso-nove. Quali erano i tuoi pensieri dietro questa scelta?
Allora, prima di tutto, non volevo distruggere il valore di queste mani three-bettando per poi foldare, ma inoltre, non volevo difendere troppo ampio fuori posizione contro di lui dato che è un così bravo giocatore. In più, stavo iniziando a leggere diversi tell a proposito del suo gioco post flop, come rispondere con un check quando aveva una mano al flop e puntare quando lo mancava. Da qui ho fatto un check-raise con asso-sette ad un board regina-jack-x con due carte a quadri. Lui raramente punta con una regina o un jack lì.
Ricordo di una Mano
Stacks
Liv Boeree ~ 19 milioni
James Mackey ~ 27 milioni
Stakes: Bui a 250,000-500,000 con 50,000 di ante
Azione: Mackey mini-rilancia da bottone a 1 milione, e Boeree chiama con A♣9♣. Il flop scende A♥6♦3♦. Boeree fa check a Mackey che punta 1.3 milioni. Il turn porta 7♣. Boeree fa check e Mackey la segue. Il river serve 4♦. Boeree fa check e Mackey punta 3.33 milioni. Boeree chiama e Mackey mostra 7♠5♥ per una scala.
Ho giocato male la mano. Avrei dovuto puntare al turn.
Perché? Il sette ha aiutato il suo range? O perché lui non rilanciava con niente?
Perché non rilanciava con niente, ed ha diversi progetti. Invece, gli ho fatto fare check e poi ho chiamato la puntata al river senza pensare. D'oh!
Pensi che gran parte delle volte, una sua puntata al river sia per valore e la maggior parte delle sue mani di valore ti battono?
No, non necessariamente. Avrebbe potuto bluffare lì visto che il board lo avrebbe consentito, ma più importante, io avrei dovuto puntare al turn e avere qualche valore mentre ero ancora avanti! Ah, il potere del senno di poi.
Se tu avessi puntato al turn e lui chiamato, cosa avresti fatto al river?
Penso che se fossi stata super astuta, avrei fatto check-fold al river, ma raramente lo sono! Lui non fa mai floating con niente al turn, quindi devo assumere che sta chiamando con qualche tipo di mano di valore, e se punta al river, allora non batto nulla. Ma, conoscendomi, probabilmente avrei fatto check-call perché sono una calling station [ride].
C’è qualcos’altro che vorresti aggiungere sulla tua vittoria?
Non proprio, solo che sono molto, molto felice, e che probabilmente mi vedrete giocare molto di più i tornei su PokerStars da questo momento! Sono inoltre super eccitata di fare qualche esperienza heads-up contro grandi giocatori dato che parteciperò all’NBC National Heads Up Championship il prossimo mese!
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