Poker News: gli emirati aprono al gioco, truffa da 700.000$ a Vegas
Una truffa finita male e un sogno che prende forma.
A Las Vegas, un manager del Casinò Aria ha truffato lo stesso casinò per 770.000 dollari, con rimborsi alberghieri e di soggiorno che aveva dirottato sulla propria carta di credito, con oltre 300 transazioni. L'uomo si è costituito una volta capito che stavano per scoprirlo.
Dagli Emirati Arabi Uniti giunge una news clamorosa: il mondo arabo si apre al gioco e ai casinò. Una nuova frontiere per il gambling e in una area ricchissima. Una svolta epocale, per un paese che segue la Sharia e che vieta il gioco d'azzardo. Ma con il turismo sempre più in espansione, bisogna allargare gli orizzonti.
Vediamo nel dettaglio.
Troppo lusso per un manager
Per dieci anni, Rashaad Johnson è stato un manager modello al Casinò Aria di Las Vegas. Poi qualcosa è iniziato a cambiare dall'estate del 2022, quando l'uomo ha notevolmente alzato il proprio tenore di vita. Acquisti di lusso, cene in ristoranti esclusivi e molto altro ancora. Un cambiamento totale che ha insospettito i colleghi che alla domanda di come potesse permettersi tutte queste spese, non hanno creduto alla sua risposta: "Chef Privato, per clienti facoltosi".
Insomma, la motivazione non ha convinto nessuno e ben presto sono iniziati controlli sotto traccia: in poco tempo, ecco la clamorosa scoperta. Johnson da luglio 2022 a luglio 2023 si è accreditato rimborsi alberghieri sulla propria carta di credito. Ovviamente soldi che non spettavano al manager.
Un totale di 300 transazioni che hanno gonfiato il conto bancario di Rashaad Johnson per 770.000 dollari. Una cifra altissima e che non poteva sfuggire ai controlli del Casinò Aria. Così ad inizio agosto, l'uomo capito che lo stavano per mettere spalle al muro ha preferito dare le dimissioni e poi con i suoi legali costituirsi alla centrale di Polizia.
L'ex Manager in questo momento si trova agli arresti domiciliari, ma rischia diversi anni di galera: il processo dovrebbe iniziare ai primi di ottobre e sulla testa di Johnson pendono ben 15 capi di accusa, tra cui furto, riciclaggio di denaro e frode fiscale. Accuse molto gravi e pesanti in terra americana.
Il nuovo eldorado del gioco
Una frontiera del gioco si staglia all'orizzonte. Il mondo arabo sta cambiando, grazie anche al turismo sempre più massiccio che investe Qatar (con l'apice raggiunto durante il Mondiale di calcio del 2022), Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Non solo petrolio quindi, ma anche nuovi settori del terziario.
E fra questi spunta un argomento che per decenni è stato tabù a quelle latitudini:Casinò e di conseguenza gioco d'azzardo. Ricordiamo che stiamo parlando di paesi Musulmani che seguono la Sharia e dunque, il gioco d'azzardo è vietatissimo. Ma da qualche mese si guarda ad una nuova visione del gioco.
Non tanto per coloro che abitano in quei paesi e sono appunto di religione musulmana, ma da integrare con i tantissimi turisti che ormai da anni invadono il mondo arabo. Il primo passo in questo senso è stata la creazione di una Lotteria Nazionale negli Emirati: a prima vista una cosa normale, ma vi assicuriamo che si tratta di un passo clamoroso per le suddette motivazioni.
In secondo luogo, si pensa alla creazione di Casinò e Resort, a Dubai e dintorni. Fonti ben informate parlano di un progetto già pronto da parte del Wynn Casinò, per la creazione di un Casinò dal valore diun miliardo di dollari. Sarebbe la prima casa da gioco sul Golfo Persico, per un cambiamento storico.
Infine, proprio in questi giorni è stata istituita un'Autorità di Controllo per il gioco che ha già preso contatti con massimi esperti del settore gioco di Las Vegas, per studiare un progetto in ottica gambling. Insomma, in terra araba si fa sul serio e i Casinò possono diventare realtà nel giro di pochi mesi.