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Poker Hall Of Fame, Negreanu Critica la Scelta Dei Nominati

Francesco Cammuca
Francesco Cammuca
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Poker Hall Of Fame, Negreanu Critica la Scelta Dei Nominati 0001

Nel corso della settimana appena trascorsa, sono stati resi noti i nomi dei dieci giocatori candidati ad entrare a far parte della Poker Hall of Fame, tra i quali spicca il nostro Max Pescatori. Daniel Negreanu è entrato in questa cerchia decisamente elitaria dodici mesi fa, ma ha voluto comunque esprimere un'opinione a riguardo.

A far riflettere il pokerista canadese, è la presenza nel gruppo dei dieci candidati di Dave 'Devilfish' Ulliott, morto all'inizio dell'anno a causa del cancro che stava provando a combattere, ma che lo ha stroncato in maniera definitiva. A giudizio di Negreanu, però, la morte non dovrebbe essere un elemento discriminante per comporre il novero dei candidati ad entrare a far parte della Poker Hall of Fame.

"La morte di Dave - sostiene Negreanu - non deve assolutamente condizionare la giuria che dovrà stabilire chi entrerà a far parte della Hall of Fame. Ho giocato con lui per vent'anni, era una persona squisita e un giocatore solido, ma il fatto che fosse gravemente malato non doveva avere alcuna influenza sulla composizione del gruppo dei dieci candidati".

Tra i criteri posti per l'ingresso nella Poker Hall of Fame, infatti, troviamo "una riconosciuta permanenza ai massimi livelli del gioco del poker", "un forte contributo alla crescita complessiva e al successo del gioco", sia da giocatore che - soprattutto - da non giocatore, quindi sul piano promozionale o nei panni di organizzatore di eventi o di circuiti.

Proprio questo ultimo punto è quello sul quale Negreanu riflette: "Nella lista di quest'anno, ci sono solo tre personaggi che hanno fatto del bene al poker da non giocatori: Matt Savage, Terry Rogers e Bruno Fitoussi. Gli altri sette verranno giudicati per il loro operato al tavolo, e solo per questo".

"Non mi importa che siano dei bravi ragazzi - prosegue KidPoker - o che abbiano dato un buon contributo al poker sul piano del gioco, questi sono criteri assolutamente insignificanti in base ai criteri posti da chi compone la lista dei dieci candidati, e poi decide chi sono i nuovi ingressi nella Hall of Fame".

E Negreanu ha voluto concentrarsi anche su altri grandi giocatori, non nominati per la classe del 2015 ma che avrebbero potuto far parte della lista in luogo di altri colleghi: "Penso a giocatori come Huck Seed, Abe Mosseri o David Oppenheim: se penso ai criteri posti per le nominations, loro hanno dimostrato di avere la meglio sul tempo che passa, e tuttora si segnalano come grandi giocatori".

In chiusura, Daniel Negreanu ha lanciato una piccola bordata a due candidati in particolare, ovvero Jennifer Harman e John Juanda: sulla prima, KidPoker ha sostenuto che "il fatto che fosse donna non doveva dare influenze sul suo ingresso tra i candidati", mentre la presenza tra i dieci del recente vincitore del Main Event EPT di Barcellona sarebbe "una follia".

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