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Mafia, Gambling e Legge: Malta Va Alla Rivoluzione

Giovanni Angioni
Giovanni Angioni
Beto10
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3 min read
Malta

A meno di 20 giorni di distanza dall'apertura, da parte delle autorità italiane, di un'indagine internazionale riguardante diverse aziende di gambling maltesi, accusate di avere legami con la criminalità organizzata nostrana, la Malta Gaming Authority (MGA) ha annunciato che nei prossimi mesi le leggi sul gioco dell'isola verranno pesantemente aggiornate.

Parlando con l'agenzia Agimeg, un rappresentante della MGA ha spiegato che l'agenzia sta lavorando su un aggiornamento delle leggi sul gambling ormai dal 2013, e che intende presentare in Parlamento una serie di proposte che "innoveranno, aggiorneranno ed estenderanno il potere dell'authority sul gioco d'azzardo".

Secondo la MGA, il nuovo modello permetterà alle autorità maltesi di avere un controllo maggiore sull'industria del gambling, aumentando contemporaneamente la protezione dei giocatori con un focus particolare sul gioco online.

"Il nostro lavoro sta andando bene e il segretario parlamentare Jose Herrera ha annunciato di voler introdurre una nuova legge sul gambling in parlamento entro quest'autunno".

Il rappresentante ha comunque negato che esista un collegamento tra l'aggiornamento legislativo e l'indagine denominata 'Operazione Gambling', definendo "un episodio isolato" lo scandalo che ha condotto all'arresto di 41 persone e alla chiusura di diverse compagnie di gambling, incluse Betsolutions4U Limited e Uniq Group Limited.

"Le informazioni in nostro possesso ci spingono a credere che si sia trattato di un evento isolato", ha continuato il rappresentante della MGA. "Inoltre, la MGA adotta un approccio molto particolare a tutte le situazioni e i rischi rappresentati da uno specifico operatore, o da un singolo modello di business, non influenzano l'intera industria.

"[A Malta] abbiamo basi giudiziali molto severe e ben strutturate. Non dobbiamo dimenticare che Malta è stata la prima nazione nell'Unione Europea a regolamentare il gambling online, attraverso l'adozione del Lotteries and other Games Act".

Secondo il rappresentante della MGA, la legislazione maltese, adottata in un periodo in cui l'industria del gaming "era largamente non regolamentata", è ciò che ha attirato sull'isola le aziende di gambling, rendendo Malta "un esempio da seguire".

Se vogliamo portare ulteriore trasparenza nell'industria, dobbiamo fare in modo che sia più difficile nascondere certe persone dietro strutture aziendali complesse.

Critiche sull'efficacia delle leggi maltese sono state espresse settimana scorsa dall'avvocato di gaming internazionale e fondatore del Gaming Legal Group, Bas Jongmans.

" La gente pensa che Malta abbia leggi rigide sul gambling, visto che bisogna passare attraverso numerose procedure, ma la verità è che le cose non sono così rigorose come sembrano", ha raccontato Jongmans a PokerNews.

" Il gioco online a Malta è cresciuto così tanto che è impossibile per alcune aziende fare tutte le domande che andrebbero fatte e soprattutto controllare le risposte. I professionisti dell'ambito legale e le società fiduciarie che accettano centinaia di clienti non hanno i mezzi per fare tutto ciò e diciamocelo, non sarebbe neppure conveniente per loro".

Oltre ad aggiornare il Lotteries and other Games Act, approvato più di dieci anni fa, Jongmans crede che le autorità maltesi dovrebbero valutare norme più rigide sulla creazione di compagnie di gambling sull'isola e sul modo in cui lavorano i professionisti legali.

"Abbiamo solo poche grosse compagnie legali che accettano tutti i clienti che possono, anche se è ovvio che questo influisca sulla loro abilità di condurre controlli accurati", ha detto Jongmans.

" Se vogliamo più trasparenza nell'industria, dobbiamo fare in modo che sia più complesso nascondere certe persone dietro compagnie dalla struttura complicata, e adottare norme più rigide sui professionisti legali".

Anche se Jongmans ha dichiarato che le autorità italiane hanno svelato soltanto "la punta dell'iceberg", il segretario parlamentare Herrera ha minimizzato la possibilità che altre compagnie siano coinvolte nell'indagini, come si evince da un'intervista pubblicata dal MaltaToday lo scorso 30 luglio.

"Una mela marcia o, in questo caso, una presunta mela marcia non implica necessariamente che tutta l'industria sia corrotta", ha spiegato Herrera. "L'organismo regolatore è stato creato precisamente per affrontare questi problemi e per liberarsi delle compagnie malsane, come in questo caso".

Secondo Herrera, "le attività criminali esistono, ma l'industria del gaming sta lavorando in maniera trasparente".

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