Poker, l'Uomo Supera l'Intelligenza Artificiale… Oppure No?
Venerdì si è conclusa la Brains vs. Artificial Intelligence, una sfida che ha visto un team composto da quattro giocatori di poker professionisti affrontare 'Claudico, quello che attualmente è considerato il bot più forte nel No Limit Texas Hold'em Heads Up. Sulla carta l'uomo si è dimostrato superiore alla macchina, ma analizzando meglio i numeri si scopre un sostanziale pareggio.
La competizione è stata organizzata dalla Carnegie Mellon University School of Computer Science, che ha creato un poker bot e lo ha chiamato appunto 'Claudico'. Il programma ha l'abilità di "imparare" mentre gioca e perciò è considerato a tutti gli effetti come un'intelligenza artificiale, la prima del suo genere creata per giocare al No Limit Texas Hold'em. Tutte le altre versioni, infatti, sono state sviluppate per giocare al Limit Hold'em.
La sfida si è tenuta al Rivers Casino di Pittsburgh: da una parte 'Claudico', appunto, dall'altra a rappresentare la razza umana giocatori del calibro di Doug 'WCGRider' Polk, Dong Kim, Jason Les e Bjorn Li.
Al termine delle 80.000 mani giocate in heads-up per 14 giorni, i quattro giocatori in carne ed ossa hanno chiuso con un attivo di 732.713 fanta-dollari. Il più bravo di tutti è stato Li, che ha portato alla causa 528.033 dollari. Non male pure Polk, che ne ha raccolti 213.671, mentre Kim ha contribuito con 70.000. Solo Les ha tradito le attese, concedendo a 'Claudico' una consolazione di 80.482 fanta-dollari.
Eppure, i quattro si sono detti sorpresi dalle abilità mostrate da 'Claudico'. "Sappiamo che teoricamente un giorno l'intelligenza artificiale ci batterà", ha detto Li al termine del match. "Adesso però la cosa importante è che siamo ancora più bravi noi".
Les invece aveva giocato anche contro la versione precedente di 'Claudico', 'Tartanian7': "I progressi fatti da Claudico nei confronti di Tartanian7, in soli otto mesi, sono enormi. Secondo il giocatore, a questo ritmo, nel giro di un anno potrebbe avvenire il sorpasso tra l'intelligenza artificiale e la razza umana.
Polk è sembrato l'unica voce fuori dal coro: "Ci sono state situazioni in cui ha giocato bene, altre in cui non l'ho capito. Polk si è accorto che a volte ha visto 'Claudico' fare puntate pari a solo il 10% del piatto oppure andare in all-in in maniera esagerata: "Puntare 19.000 per vincere 700 non è una cosa che una persona farebbe".
Perciò, chi ha vinto la sfida? Se guardiamo ai numeri, sembra che i "Brains" abbiano distrutto la "Artificial Intelligence". Ma analizzandoli meglio, come ha fatto lo sviluppatore di 'Claudico', il dottor Tuomas Sandholm, la verità è un'altra: "Non sarebbe stato disonorevole per 'Claudico' perdere contro quei talenti del poker, quindi un pareggio statistico come quello che è avvenuto è un successo tremendo". Non va dimenticato, infatti, che il totale delle chip giocate è stato di 170 milioni, quindi la vincita degli umani rappresenta soltanto un misero 0,5%.
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