Sylvain Loosli Parla Dei Global Poker Masters: "Ho La Competizione Nel Sangue"
Nel 2013, il francese Sylvain Loosli è entrato di prepotenza nel mondo del poker che conta grazie ad uno splendido quarto posto al Main Event delle World Series of Poker che, tra le altre cose, gli ha consentito di portare a casa un premio di di 2.792.533 dollari.
Messo l’ottimo risultato in bacheca, Loosli è diventato membro del Team Winamax insieme ad altri pro del calibro di Davidi Kitai, Gaëlle Baumann, Michel Abecassis e Patrick Bruel, ed è anche riuscito a mettere insieme una serie di ottimi risultati sia live che online.
Regular agli high stakes di Winamax, nel 2014 è finito ITM in nove diversi eventi live - tra i quali spiccano l’Evento # 20 e l’
Evento # 35 [/ I] delle WSOP, ed i Main Event degli EPT di Monte Carlo e Barcellona.
Grazie alle sue ottime prestazioni, Loosli è riuscito a guadagnarsi un posto nel dream team che rappresenterà la Francia ai prossimi Global Poker Masters, l’evento live internazionale organizzato dal Globale Poker Index, che si terrà a Malta il 21-22 di marzo .
Julien Tissot, uno degli editor francesi di PokerNews, ha incontrato Loosli a Parigi per discutere con lui dei Masters e provare a scoprire come il player abbia investito i quasi tre milioni di dollari vinti alle WSOP del 2013.
Presto sarai presto a Malta per rappresentare la Francia alla prima edizione dei Global Poker Masters. Che idea ti sei fatto dell’evento?
Penso che sia un bel progetto. L’evento è stato discusso moltissimo tra forum e social network, ed ho notato che non tutti la pensano come me. Onestamente, io credo che sia un’ottima idea.
Sono sicuro che [B] Alexandre Dreyfus [/ B] (l’organizzatore dell’evento [I]ndr[/I]), da uomo d’affari, ha ben chiaro il lato finanziario della cosa ed il modo in cui questa possa giocare a suo vantaggio. Indipendentemente da ciò, credo che il Global Poker Masters sia una buona cosa per il poker e sono entusiasta di avere la possibilità di prendere parte al torneo.
Ci sarà la crema del mondo del poker e ci sarà una grande copertura mediatica dell’evento. Sono davvero orgoglioso di poter indossare i colori della Francia al tavolo.
[B][I] Cosa ci puoi dire degli altri giocatori che comporranno la squadra francese?[/B]
Erwann Pécheux e Paul-François Tedeschi sono due giocatori online molto brillanti che nel corso degli anni hanno messo da parte un sacco di esperienza.
Per quanto riguarda ElkY, lo conosco abbastanza bene visto che abbiamo vissuto insieme a Londra. Cosa posso dire di lui? ElkY è una leggenda nel poker. Anche se alcuni cominciano a porsi delle domande sul suo modo di giocare, credo che sia ancora un ottimo player. Ed è anche un ragazzo davvero umile.
Infine, Patrick Bruel, è la nostra sorpresa. Penso che sarà molto motivato - e bisogna ammettere che lui è un’ottima scelta come giocatore e come nome per garantire una buona visibilità all’evento.
Qual è la tua opinione sul ranking costruito dal GPI in questi anni? È qualcosa che si finisce con il prendere in davvero in considerazione quando si gioca?
Assolutamente si. Io sono molto interessato a questa classifica e sto lavorando duramente per riuscire ad entrare nella Top 100 mondiale ed allo stesso tempo diventare il #1 in Francia.
Ma Benjamin Pollak è in gran forma al momento e sarà difficile riuscire a fare meglio di lui. A me, sembra che il sistema di classificazione del GPI sia molto ben strutturato ed abbia tutto il necessario per diventare un vero punto di riferimento per il gioco. Quanto a me, quelle classifiche sono senza dubbio una motivazione in più che mi spinge a fare bene!
Parliamo la decisione dell’European Poker Tour (EPT) di togliere Deauville dal calendario della prossima stagione? Cosa ne pensi?
Durante l’ultimo EPT di Deauville abbiamo visto un calo della partecipazione al Main Event, ma una buona risposta per tutti i side event in calendario - il che è decisamente un buon segno riguardo all stato di salute del poker in Francia.
Certo, personalmente non posso che esser molto triste all’idea che non ci sia più un EPT in Francia. Credo sia un peccato ma, allo stesso tempo, Deauville in inverno è un posto abbastanza triste.
Dopo il quarto posto alle WSOP nel 2013, sei tornato a casa casa con un premio di 2,7 milioni di dollari. Ti sei lasciato andare a qualche pazzia?
No, diciamo che ho cercato di essere ragionevole e di tenere i piedi per terra. Anche se mi sono comprato un bel orologio. Oltre a questo, ho fatto alcuni investimenti e poi ho cominciato a giocare più high roller.
Credo di avere la competizione nel sangue, e trovo che quei tornei siano particolarmente emozionanti, soprattutto perché ti permettono di giocare contro i migliori player del mondo. Poi, certo, non dimentichiamo che si possono vincere anche delle belle somme di denaro.
In questo momento, sento che i tornei con buy-in da 10.000$ e 25.000$ sono sicuramente alla portata del mio bankroll. Al momento, non mi sento ancora pronto per giocare super high roller da 50.000$ o 100.000$.
Ti va di farci il nome di qualche giocatore al quale ti ispiri o che rispetti in maniera particolare?
Nel 2014 ho giocato spesso con Ole Schemion e penso che lui sia un ottimo giocatore. Ha un gioco aggressivo atipico che trovo molto interessante da analizzare. L’analisi della sua strategia di poker mi ha permesso di fare molti progressi.
Quali sono i tuoi progetti per i prossimi mesi?
Sono felice di aver giocato il Winamax Poker Tour di Parigi perché l’ho trovato davvero un ottimo evento. Quanto al futuro, a marzo andrò a Malta per il Global Poker Masters e per l’EPT. Poi ho intenzione di andare a Monaco per l’EPT Grand Final, a Marrakech per il Sismix a giugno e poi, ovviamente, non vedo l’ora di correre a Las Vegas per le WSOP.
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