Il Ritz di Londra Alle Prese Con Perdenti Milionari
Se vinci tu il banco paga, se perdi non paghi. Formuletta impossibile? Non al Ritz di Londra dove, a furia di fare credito ai giocatori, in particolare personaggi ricchissimi, il buco è arrivato a superare i 10 milioni di sterline.
Incredibile ma vero, sembra il paradosso. Eppure tutto nasce da una politica di notevole “manica larga” che da una parte tende a incentivare il gioco e superare le riserve di alcuni giocatori, e dall’altra è un modo per aggirare alcuni ostacoli sorti per difficoltà logistiche e rigidità fiscali.
L’ultimo caso venuto alla luce riguarda il magnate del mattone di Singapore Bharat Kalwani, una 'balena' che vanta un debito con il casinò londinese di oltre 5 milioni di sterline. Cui vanno pure aggiunti mille pounds al giorno di interessi legali.
La notizia, insomma, è doppia. Il magnate non solo ha perso cinque milioni al tavolo, ma poi ha rifilato cinque assegni da un milione di sterline ciascuno risultati poi scoperti.
È il casinò più amato dagli high rollers. Perché? Proprio per il fatto che le politiche di credito sono molto generose. Ecco quindi che certi giocatori, con grandi conti in banca ma portafogli vuoti al momento di andare via, si ritrovano ad avere debiti milionari con la casa da gioco inglese.
Ora però la lista dei “pagherò” sembra essere diventata troppo pesante, ed è giunto il momento di battere cassa. Anche se si tratta di personaggi ricchi, potenti e famosi.
Il problema è che riscuotere non è così semplice. Il Ritz vince, fa credito e si vede pure fare causa. È l’altra storia del capitolo delle “balene”, vale a dire di chi poi gioca tantissimo e finisce per fare la fortuna del casinò.
Nora Al-Daher, moglie del Ministro degli Esteri dell’Oman, di milioni ne ha persi due. E pare che uno l’abbia pagato subito. Stando al Ritz il debito è ancora in piedi come la causa intentata dalla signora con un debole per il Baccarat.
A quanto sostiene l’avvocato della signora Al-Daher, il personale avrebbe incitato l’incolpevole Nora a giocare. Come se non fossero vere le vicende di gambling della moglie del ministro dell’Oman. La domanda di risarcimento è stato rifiutata, ma del suo debito al Ritz ancora non si ha notizia.
A Londra aspettano anche che paghi il magnate del mattone di Singapore visto che il suo debito risale all’ottobre del 2013. E che in totale le 10 balene si decidano a saldare i propri conti, visto che in totale il Ritz vanta crediti per 12, 5 milioni di sterline.
L’altro precedente è quello di Adnan Kashoggi. Storicotrafficante di armi, mediatore di fama internazionale per le multinazionali americane e i governi arabi e una passione per la roulette. In un solo giorno, sempre al Ritz di Londra, perse 500 mila sterline. E anche in quel caso gli assegni erano scoperti.
Il casinò si sarebbe tutelato facendo firmare degli assegni ai clienti speciali. In pratica i soldi che ballavano erano virtuali, con il casinò che pagava chi vinceva ma non incassava quando vinceva. Ora il buco è diventato importante e c’è bisogno di riscuotere: viste le cifre e i personaggi coinvolti non sarà facile. Chissà se la politica di credito del Ritz rimarrà la stessa per incentivare al gioco chi, alla fine, perde e non paga.
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