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Doyle Brunson-Shock: "Mi Hanno Diagnosticato un Altro Melanoma"

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Doyle Brunson-Shock:

Qualche giorno fa, Doyle Brunson ha reso noto su Twitter che dovrà sottoporsi alla 12° operazione importante in vita sua. La cattiva notizia è che Brunson ha un melanoma alla testa; la buona è che i medici hanno individuato il tumore per tempo, tanto che lo stesso Texas Dolly ha affermato che l'operazione dovrebbe essere piuttosto semplice.

Brunson ci ha scherzato sopra, in parte per cercare di sdrammatizzare e in parte - probabilmente - perché ormai ci è abituato. Suona strano da dire, è vero, ma d'altro canto per Doyle si tratta addirittura del terzo melanoma.

Il più famoso è sicuramente il primo, diagnosticatogli oltre mezzo secolo fa, quando aveva appena sposato Louise, peraltro già incinta. Secondo i dottori, il male da cui era affetto il due volte vincitore del Main Event WSOP sarebbe stato incurabile: l'unica cosa che i medici potevano fare era operarlo d'urgenza, nella speranza che avrebbe potuto vedere quanto meno la nascita del suo primogenito.

La storia è arcinota, ed è anche contenuta in SuperSystem, il libro sul poker per eccellenza. Poco dopo l'operazione, i dottori si resero conto che, di punto in bianco, del cancro non c'era più traccia. E la stessa cosa, più o meno, successe alla moglie una decina d'anni dopo.

Senza dimenticare il grave infortunio alla gamba che impedì al texano di diventare una probabile stella del basket statunitense, come rivelato sempre nella prefazione al suo capolavoro di tecnica e strategia pokeristica. Addirittura, Brunson avrebbe potuto finire agli allora Minneapolis Lakers, squadra professionistica della NBA.

Naturalmente la speranza di milioni di appassionati di poker e suoi fan è che davvero per Brunson si tratti soltanto di una formalità, e che Texas Dolly possa tornare a dare spettacolo al tavolo il più presto possibile.

Cosa che, purtroppo, non è successa a Chad Brown, un altro giocatore di poker professionista che ha ingaggiato una lunga battaglia con il cancro, dalla quale sfortunatamente è uscito sconfitto lo scorso luglio, all'età di soli 52 anni.

Recentemente, lo European Poker Tour ha voluto ricordare Brown e anche Johannes Strassman (scomparso in circostanze ancora non perfettamente chiare poco prima della dipartita del collega Chad), dedicando ai due compianti giocatori di poker professionisti il libro fotografico che racconta la storia decennale dell'EPT.

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