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PokerStars, Full Tilt ed Ongame fuori da 30 mercati non regolamentati

Giovanni Angioni
Giovanni Angioni
Federico Colelli
2 min read
PokerStars, Full Tilt ed Ongame fuori da 30 mercati non regolamentati 0001

A meno da una settimana dalla decisione di Amaya Gaming di rinunciare ad offrire i servizi di PokerStars e Full Tilt Poker in 30 nazioni in cui il mercato del poker online non è regolamentato, anche il gruppo Ongame Poker Network ha deciso di adeguarsi alla stessa politica.

Secondo quanto riportato da PokerFuse, le skin di Ongame Betsson, Poker Heaven, Paf, RedKings e RedBet hanno smesso di offrire a partire dal 1° Ottobre giochi real-money nelle stesse nazioni "bannate" da PokerStars and Full Tilt appena qualche giorno prima.

Ugualmente a quanto accaduto per PokerStars e Full Tilt, i giocatori che non avranno più accesso alle partite a soldi veri del network Ongame sono i residenti in Malesia, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Bangladesh, Pakistan, Egitto, Qatar, Giordania, Kuwait, Senegal, Nigeria, Bahrain, Afghanistan, Territorio Palestine, Kenya, Mozambico, Ruanda, Città del Vaticano, Iran, Iraq, Siria, Zimbabwe, Libia, Sudan, Corea del Nord, Cuba, Myanmar e Yemen.

I pokeristi di questi 30 Stati sono stati informati della decisione da un pop up apparso una volta aperta la poker room, indicando inoltre le istruzioni utili per il prelievo dei fondi detenuti sui conti. Alcuni giocatori appartenenti a questi mercati non regolamentati si sono riversati sui maggiori forum di settore lamentandosi della decisione, secondo qualcuno dovuta ancora ai postumi del Black Friday.

Il traffico di Ongame verrà soltanto marginalmente influenzato da questa decisione, in quanto la scelta di cessare le operazioni in queste nazioni, anche per quanto riguarda Amaya Gaming, non dovrebbe intaccare in maniera importante l'andamento delle room che operavano in maniera molto marginale in zone in cui il poker online non ha mai preso realmente piede.

Per quanto riguarda il passo avanti fatto da Amaya in termini di "legalità", questo dovrebbe un altro importante step per il colosso canadese del gioco online che intende rientrare al più presto nel mercato regolamentato degli Stati Uniti d'America.

Il network Ongame, formalmente facente parte del gruppo bwin.party, era stato acquisito da Amaya nel 2012 quanto la compagnia canadese lo aveva rilevato per 25 milioni di dollari.

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