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La nomina di Daniel Negreanu alla Poker Hall of Fame divide le opinioni ma noi vi diciamo perché è già un vincitore!

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Daniel Negreanu ce la farà?

La settimana scorsa il nome di Daniel Negreanu è balzato agli onori delle cronache pokeristiche per la sua candidatura alla Poker Hall of Fame; quarant'anni appena compiuti e quale migliore regalo per lui?

Analizzando il tipo di persona non sorprende che proprio Kid Poker sia stato nominato appena varcata la soglia minima di età consentita e sono già in molti a scommettere che farà centro al primo colpo.

Perché questa sicurezza?
Negreanu è definito da molti un cavallo di razza a se stante, uno che riesce a vincere anche quando perde, uno che ha un cuore d'oro e una parlantina spiccata; ma ci sono anche dei criteri da rispettare e pare proprio che Daniel li abbia tutti.

Il primo criterio riguarda proprio le mani giocate: deve essere infatti arrivato a cimentarsi in competizioni di altissimo livello (beh, le WSOP ci possono bastare?).

Il secondo riguarda le polemiche: un candidato in lizza non deve essere polemico, non deve far sollevare polemiche, non deve aizzare polemiche (Dan Colman quindi per quest'anno lo escluderemo); Daniel Negreanu è un simpaticone che non scende in piazza a far tanto rumore per nulla.
Ha sempre giocato nel rispetto delle regole, incassando somme decisamente importanti e non vi è mai stata nemmeno l'ombra di un'accusa nei suoi confronti.

Ha giocato dei bellissimi High Stakes (come richiesto dal regolamento) ed il suo secondo posto, proprio di quest'anno al 1 Million, ne rappresenta il culmine.
Il suo modo di giocare e di promuovere il poker lo ha reso non solo famoso ma anche molto considerato tra i giocatori esperti e le nuove leve che vedono in lui una figura di tutto rispetto.

E' sempre nella Top 3 della All-Time Money List, sempre nella Top 10 del Global Poker Index, è stato WSOP POY nel 2004 e ancora nel 2013 - senza tralasciare che è in lizza anche quest'anno.

Daniel Negreanu

Se queste motivazioni "ufficiali" non vi bastano, ecco ancora il parere di molti players sparsi per il mondo che hanno manifestato apertamente in suo favore, non che ce ne fosse bisogno, sia chiaro.
Secondo la maggior parte dei giocatori, Daniel Negreanu è uno senza peli sulla lingua ma non si è mai comportato scorrettamente, tantomeno ha mai parlato male di colleghi e avversari - eccezion fatta per chi, consapevolmente, ha barato al gioco al fine di arricchirsi come nel caso di Ali Tekintamgac.
E come dimenticare le innumerevoli volte in cui si è messo dall'altra parte della barricata contro il suo sponsor PokerStars, esprimendosi negativamente sulle nuove regolamentazioni dell'European Poker Tour?
Un altro punto a suo favore è l'essere sempre stato una persona umile, anche se il suo stile di vita potrebbe prestarsi ad assomigliare a quello di un VIP spocchioso (avete visto il video in cui apre le porte di casa sua?).

Non mancano i pareri negativi: le critiche riguardo alla sua nomina si fanno prepotentemente avanti dai sostenitori di altri nominati, come nel caso di Bob Hooks. Negreanu ha ammesso di sentirsi imbarazzato nel non sapere quali risultati abbia conseguito questo giocatore, anch'egli nella Top Ten dei nominati di quest'anno.
Continua, il canadese, con un'affermazione che ha sollevato molti interrogativi nelle file dei suoi detrattori:

"Ci sono moltissimi grandi giocatori che meriterebbero un posto in classifica, ma non appaiono in questa lista, fin troppi per elencarli uno per uno, ma direi che un paio di nomi si possono fare: Gus Hansen, John Juanda e Carlos Mortnesen. Sorprendente non vedere i loro nomi!"

Secca la risposta di chi proprio non accetta la sua nomination: "E' uno che non lo merita, ha ragione a scrivere che altri dovrebbero stare al suo posto.", "Che ha fatto di eclatante da meritarsi un posto nella Hall of Fame a soli 40 anni? Ci sono players che da oltre 3 decenni se lo meriterebbero!".

I commenti negativi continuerebbero all'infinito, esattamente come quelli positivi.
Ci auguriamo che, come al solito, vinca il migliore (per un sacco di motivi differenti) e che sia sempre degno di fare parte di una galleria prestigiosa come la Poker Hall of Fame.

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