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Erik Lindgren trova il poker lungo la via della riabilitazione

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Erik Lindgren

Si, potrebbe sembrare un paradosso, ma per guarire perfettamente dal gioco d'azzardo il modo migliore è frequentare il mondo del poker.
Questo è quello che pensa Erick Lindgren. Ed è quello che sta facendo.

Nel 2012 Erick Lindgren, giocatore professionista, dovette fronteggiare il suo problema di dipendenza dal gioco e acconsentì a farsi ricoverare in una clinica.
Aveva accumulato debiti ingenti che sforavano i due milioni di dollari; a far emergere questo suo problema, pubblicamente, è stato un j'accuse di alcuni utenti di un noto forum dedicato i quali, piuttosto indelicatamente, fecero il nome del debitore e l'esatto ammontare dei soldi che doveva loro.

"E' una strada e pericolosa, si puo' sempre cadere giù e nessuno ti assicura che non commetterai più certi errori," - dichiara Lindgren - "ma questo è l'unico modo che ho per continuare a vivere e per riparare agli errori che ho commesso."

Non è una strada facile quella di Erick, che, nel 2013, prende posto ai tavoli delle WSOP nel tentativo di sfruttare la sua abilità nel mondo del poker per poter accumulare un po' di denaro da restituire.
L'estate scorsa vince il suo secondo braccialetto WSOP e si porta a casa $1.3 milioni di dollari - che ancora non bastano a coprire i suoi debiti.

"Insomma, cerco di accumulare tutto quello che posso; ho dei debiti enormi ma sento che le cose andranno meglio, sono positivo!"

Nel corso degli ultimi due anni ha cercato di fare e dare tutto quello che gli era possibile, grazie anche al supporto di sua moglie Erica ha superato i momenti difficili e adesso il suo cammino attinge a nuova linfa.
Per i corridoi del Rio ha ritrovato vecchi e nuovi amici che si sono congratulati con lui per aver saputo alzare la testa.

"Ad essere onesti, non ho giocato moltissimo a poker dall'ultima volta alle WSOP; ho guardato molti video degli scorsi tavoli finali giusto per riprendere le fila. Non ho in mente niente di speciale, vediamo come va. Credo di potermi permettere tre tavoli finali, è fattibile. Basta giocare il presente senza far troppo affidamento al futuro, vivere il momento e giocare alla giornata."

Erick Lindgren adesso vuole pensare a giocare, ma non troppo.
La sua priorità adesso è un'altra:

"Adesso aspettiamo il nostro secondo figlio, nascerà alla metà di Settembre."

Per lui essere una persona bilanciata, che sa adattare tempi e modi, è di fondamentale importanza per poter proseguire la sua riabilitazione; il gioco del poker gli è necessario per poter pagare le sue pendenze e per mandare avanti la famiglia, ma sono sua moglie ed i suoi figli il fulcro della sua esistenza.

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