Ciao Chad, io ti ricordo così.
Ebbi la fortuna di conoscere Chad a Las Vegas nel 2008 quando decidemmo insieme a Luca Pagano, di bloggare interamente e per la prima volta in Italia il Main Event delle World Series Of Poker.
Arrivammo in aereo qualche giorno prima e passammo molte ore nella Lounge di PokerStars dove facevano capolino tutti i PRO. Il poker era al massimo del suo splendore e si sentiva la vitalità di un movimento in netta crescita che risentiva ancora fortemente dell'effetto Moneymaker.
In Italia eravamo ancora all'inizio, avevamo tantissima voglia di fare e mi ricordo come fosse ieri l'approdo a premio in quel Main Event di Claudio "Swissy" Rinaldi, Alioscia Oliva, Francesco De Vivo, Davor Lanini e Vito Branciforte.
Quel blog lo feci insieme ad un giovanissimo Filipppo Candio ancora ignaro che sarebbe tornato a Vegas qualche anno dopo per scrivere la storia del poker italiano e le ore di riposo passate nella lounge insieme a Moneymaker, Raymer, Brenes, Dario Minieri, Pier Paolo Fabretti (mitiche le sfide alla playstation) e ovviamente Luca Pagano, non possono non farmi ricordare gli spuntini consumati insieme a Chad e a Vanessa, due persone assolutamente cristalline, per come le ricordo io, riservatissima lei anche se sempre disponibile e sorridente e amicone lui, un armadio alto quasi quanto me, ma con un fisico che io avrei in 5 vite di palestra.
Esattamente un anno dopo incontrai di nuovo Chad a Venezia, lui mi riconobbe subito e strinse la mia mano come si fa con il più caro dei tuoi amici e un sorriso che fatico a levarmi dalla mente, sapeva che mi occupavo della sala stampa dell'IPT (era, vado a braccio, il primo IPT ufficiale) e mi chiese tutta una serie di informazioni su Venezia. Una persona dolcissima.
Vanessa in quel torneo fece deep run chiudendo 14^ se non sbaglio eliminata da Gigetto Pignataro. Chad era già in albergo e, finito il torneo, non lo vidi più per parecchio tempo, fino a quando vennero fuori pubblicamente le notizie sulla sua malattia che stanotte lo ha portato via.
Si. Chad Brown ci ha lasciati questa notte, probabilmente con la consapevolezza che la comunità pokeristica gli abbia dedicato un braccialetto che, seppur possa valere quello che vale, è un gesto umano che lo avrà fatto per qualche secondo sorridere.
In questi casi si vorrebbe provare a lasciare da parte la retorica, ma Chad Brown e Vanessa Rousso (che nel frattempo avevano deciso di dividere le loro strade), rappresentano una parte importante della mia vita, la mia prima Las Vegas, il mio primo IPT e il mio ultimo incontro con lui, a Sanremo, ad un altro, molto più recente, IPT.
Quella volta Chad non mi riconobbe. Ma quando venne a chiedermi la password del WIFI per entrare in comunicazione con il mondo, io la mano gliela diedi comunque e la strinsi forte.
Come si fa con il più caro degli amici.
Ciao, Chad, riposa in pace.
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