Su PokerNews.IT puoi giocare solo se hai almeno 18 anni. Il gioco può causare dipendenza. Gioca responsabilmente.

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Agenzia delle Dogane e dei Monopoli 18+

Vitaly Lunkin: così gioca Isildur1. Las Vegas? Ne ho abbastanza!

Ilja Kuteinikov
Ilja Kuteinikov
Giovanni Angioni
Giovanni Angioni
6 min read
Vitaly Lunkin

Se non fosse stato per la sua vittoria all'evento €10,000 Turbo Six-Max arrivata durante il PokerStars European Poker Tour Grand Final di Monte Carlo, il viaggio del celeberrimo giocatore russo Vitaly Lunkin nelle soleggiate coste europee di casa nostra e dintorni, si sarebbe rivelato un disastro.

"Ho speso €65,000 in buy-in e sono andato in the money solo tre volte", ha dichiarato Lunkin a PokerNews. "Se alla fine della fiera non avessi vinto il €10,000 turbo event, la mia trasferta si sarebbe chiusa con una forte perdita."

Le cose in effetti non sono andate alla grandissima per quello che è il giocatore che occupa il terzo posto assoluto nella money list russa, con quasi 6 milioni di dollari di vincita.
Durante il soggiorno sanremese, Lunkin ha portato a casa 1.500€ all' Italian Poker Tour €700 main event mentre a Montecarlo ha intascato €8,200 all'high roller delle French Poker Series da €2,000 di Buy In. Ma come la storia di tutti i giocatori forti insegna, la bad run non può durare infinito e la striscia negativa si conclude il 2 maggio scorso quando porta a casa il €10,000 Turbo Six-Max per €180,400 di prima moneta.

Il nostro corrispondente russo Ilja Kuteinikov ha rintracciato Lunkin per chiedergli come è andata e soprattutto per raccontarci la sua estenuante battaglia in heads up contro Viktor "Isildur1" Blom.

Prima di tutto permettimi di congratularmi con te per l'ultimo risultato di Montecarlo

Grazie, ma permettetemi di dire che questo è stato un viaggio tutt'altro che facile.
Le cose non hanno funzionato come speravo, ho perso tantissime mani-chiave, acune delle quali probabilmente da rivedere. C'è anche da dire che sia ai Main event che agli High Roller non sono mai stato fortunato nel momento in cui, in situazioni di set vs draw, i miei tornei avrebbero potuto prendere una piega diversa.

Alla resa dei conti ho speso 65.000€ e, se non avessi vinto l'evento finale a Montecarlo, sarei tornato a casa con un bel segno meno sul groppone.
Ma si sa, questa è la vita di un giocatore, è abbastanza risaputo che non si sa mai quando le cose possano andare bene o male, l'importante è prendere le scelte giuste, nel lungo periodo occorre fare affidamento solo ed esclusivamente sul nostro EV, che spesso richiede tanto tempo per trasformarsi in qualcosa di buono al tavolo.

Possiamo dire che la vittoria di Monte Carlo ha interrotto una striscia di cattivi risultati?

Grazie a questa vittoria ho solo chiuso il viaggio con profitto, anche se chiunque vorrebbe ottenere un risultato di questo tipo all'inizio di un viaggio importante, non alla fine. Si gioca con un umore e una mentalità diversa, anche se la forza di un buon giocatore dovrebbe stare nel mindset e una positività sempre pronta a venir fuori.
Inoltre il torneo, pur avendo un buy in così importante, ha avuto un field completo di 63 players e questo ha contribuito a rendere il premio ancor più sostanzioso.

Dicci di più sul torneo, come hai costruito questa vittoria?

Lo starting stack da 100.000 gettoni, garantisce quattro ore di gioco "normale", ma la struttura turbo prende il sopravvento.
Se costruisci uno stack importante durante queste prime 4 ore, allora hai la possibilità di di giocare a tuo agio.

Ho avuto la fortuna dalla mia parte all'inizio, ho raddoppiato praticamente subito e le cose sono andate alla grandissima per tutta la durata del torneo.

E' tutto cambiato quando eravamo in bolla piena. Fino a quel momento avevo controllato il mio stack, ma, dopo aver giocato una mano piuttosto male, non ho praticamente preso piatti per un'ora intera e lo short ha raddoppiato... Un disastro insomma.

Il momento più critico l'ho vissuto quando da bottone ho pushato con KxQx suited ricevendo un call dal BB con Ax4x, una scala piuttosto fortunata mi ha permesso di raddoppiare.

Un altro momento positivo è stato a 4 left, quando uno short stack è andato all in con una coppia di Kappa, un altro che aveva più chips di me ha chiamato e io ho fatto lo stesso con AxJx. Grazie ad un asso al flop ho portato a casa un triple up che mi ha permesso di affrontare nel migliore dei modi l'ultima parte della giornata.

Arriviamo al testa a testa finale contro Viktor Blom. Come è stato giocare contro di lui?

Blom partiva con un vantaggio di 3-1 ma sono riuscito a invertire la tendenza, l'ho prima raggiunto e poi superato. Successivamente son tornato sotto con un flush over flush, per poi riprendere quasi subito le chips perse e condurre in porto la vittoria.

Cosa puoi dirci del modo con cui ha giocato contro di te?

Mi piace moltissimo il suo gioco. Viktor ha un ottimo tempismo di re-steal, varia molto il suo gioco a seconda delle dimensioni degli stack. In un primo momento ha avuto difficoltà a costruire il proprio, ma una volta arrivato al traguardo ha cominciato a imporre il suo gioco al tavolo. Se volete un consiglio non fategli costruire stack, se no poi diventa difficile contrastarlo.

Parlando dell'heads up invece, il nostro è durato 75 minuti circa e non è tantissimo per inquadrare un giocatore, tanto meno uno della sua qualità.
Blom ama moltissimo prendere il controllo del piatto e per questo motivo ho deciso di attaccarlo maggiormente al turn e utilizzare una strategia di doppia puntata: flop-turn e turn-river.

Sono in molti a credere che i tornei turbo non facciano al caso dei giocatori della vecchia scuola, poichè la matematica gioca in essi un ruolo fondamentale; tuttavia il tuo risultato mette in dubbio questo enunciato. Qual è la tua opinione in proposito?

Credo di avere una conoscenza abbastanza approfondita di questo tipo di tornei; già nel 2007 avevo preso nozioni sul limit hold'em, dove la matematica è fondamentale.

Sono dell'idea che nei tornei limit la matematica sia ancora più importate che in quelli no limit e inoltre agli inizi del 2000 giocai molti tornei short stack insieme a Konstantin Puchkov vincendo molti di quegli eventi.

E' anche vero che ultimamente questo aspetto l'ho lasciato un pochino in disparte, ma riaffiora spesso nelle situazioni durante le quali ne ho più bisogno.

In realtà mi sento a mio agio con i tornei turbo con stack molto alto, per cui sono consapevole del fatto che per vincere questi tornei hai la necessità di arrivare nei momenti di "Push or Fold" con uno stack maggiore rispetto a quello degli avversari.

Per quanto riguarda il mio gioco in generale, invece, penso di non essere più riuscito a raggiungere i livelli del 2009, adesso faccio qualche piccolo errore che in quegli anni non avrei potuto nemmeno pensare di poter fare.

Era da un anno che non giocavo a questi ritmi, ma questo mi è servito per adattarmi al nuovo gioco, soprattutto osservando le giovani leve come Anatoly Filatov e Dmitry Yurasov. Questi "young guys" mi aiutano a migliorare ed ottenere approfondimenti su alcuni elementi chiave del gioco moderno.

Le World Series Of Poker sono ormai dietro l'angolo, volerai a Las Vegas quest'anno?

Il mio piano iniziale era quello di partire a fine WSOP, ma un po' di cose mi stanno facendo propendere per non andarci proprio. Il cibo, il deserto, gli spettacoli, tutto molto interessante nei primi anni di permanenza, adesso non mi attirano più come prima.
Per dircela tutta gli spettacoli li ho visti tutti!

Naturalmente , c'è sempre una diversa opzione disponibile . Potrei andare a Las Vegas dal 10 giugno smetterla di piagnucolare e cercare di ottenere alcuni risultati buoni anche lì . Vedremo !

Per rimanere sempre aggiornato su tutto quello che accade nel mondo del poker, segui PokerNews Italia su Twitter e diventa fan su Facebook.

Share this article
Ilja Kuteinikov
Ilja Kuteinikov
Giovanni Angioni
Giovanni Angioni

SCOPRI DI PIÙ

Altri Articoli