Doyle Brunson si racconta: "Stu Ungar non sapeva accettare le sconfitte, Ivey è il più forte!"
Nella giornata di domenica i membri della community PokerAtlas hanno avuto la grande opportunità di chiedere qualsiasi cosa a Doyle "TexDolly" Brunson nel primo AMA (Ask Me Anything) organizzato online con la leggenda del poker texano che in oltre 60 anni di carriera non si era mai prestato a nulla di simile.
Il 10 volte braccialettato alle World Series of Poker, la cui ultima affermazione alle WSOP risale però al 2005 quando portò a casa l'evento $5,000 Short Handed No Limit Hold'em per una prima moneta di $367,800, ha quindi risposto a tutte le domande più disparate che sono passate nella mente degli utenti di PokerAtlas svelando tante curiosità che fino ad oggi, in alcuni casi, non erano mai state argomento di discussione.
Ecco alcune delle domande, con annesse risposte:
Domanda: Qual'è la più lunga sessione che hai giocato?
Risposta: 5 giorni consecutivi, bevendo solo caffè. Non ricordo se stessi vincendo o perdendo, è successo a Forth Worth quando avevo 25 anni. Il reale valore di un giocatore si capisce nella stanchezza. Credo fosse uno dei punti di forza di Chip (Reese), ma è anche una mia dote.
Q: Qual'è stato il momento più eccitante nel mondo del poker?
A: Quando mio figlio ha vinto il braccialetto alle WSOP.
D: Ti mancano gli anni 70' e le partite leggendarie contro campioni come Johnny Moss?
R: Johnny Moss è il più forte giocatore di no limit hold 'em contro cui io abbia mai giocato. Il periodo era diverso, ma lui era sensazionale. Tra i più giovani credo che che Ivey sia il migliore. Chip Reese è il più forte giocatore di varianti mai incontrato ai tavoli. Stu Ungar era il più vincente ai tempi, ma non sapeva accettare la sconfitta.
D: Giochi online?
R: Non più, ho giocato qualche volta, ma non molto. Avevo un mio sito, era lì che giocavo ogni tanto. Non ho mai giocato partite high stakes comunque, credo sia troppo semplice fare collusion in certe situazioni.
D: E' vero che ti rubarono lo scooter alle WSOP?
R: Si, me lo rubarono al Rio ma fu ritrovato 2 giorni dopo.
D: Qual'è il piatto più grande tu abbia mai giocato?
R: 700.000 mila dollari e spicci. E parliamo di 30 anni fa.
D: Giochi ad altro eccetto il poker?
R: Prima giocavo molto a bridge, ero un ottimo giocatore. Ho giocato anche contro Oswald Jacoby, uno dei più forti di tutti i tempi, battendolo. Non gioco al casinò ma amo le scommesse sportive, gioco qualsiasi sport e partita ci sia in programma. I playoff NBA, attualmente in corso, sono il mio target preferito.
D: Qual'è la cosa più assurda che hai mai visto fare ai tavoli?
R: Una volta un giocatore ha letteralmente "fatto pipì" su un dealer.
D: Che musica ti piace ascoltare?
R: Non ne ascolto molta, ma mi piace la musica anni '50 e '60. Sinatra, Johnny Cash e gli ABBA.
D: Qual'è il tuo ristorante preferito a Las Vegas?
A: Il Prime al Bellagio.
D: Quanto tempo dedichi al poker?
R: Ho giocato per almeno 300 giorni all'anno negli ultimi 60 anni.
D: Credi che il poker sia azzardo?
R: No, è un gioco di skill. Nel lungo periodo i migliori vinceranno. Io non ho mai avuto un'annata perdente in 60 anni.
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