Norvegia: sfida epica per liberalizzare il poker online
Dopo aver individuato almeno 122 video che contravvenivano alle leggi nazionali contro il gioco d’azzardo, l’ente regolatore norvegese, la Gaming and Foundation Authority ha deciso di intervenire e, come diretta conseguenza, YouTube ha accettato di bloccare i video in lingua norvegese da parte di operatori non dotati di licenza che promuovono il gioco d’azzardo.
Il gioco d’azzardo è severamente regolamentato in Norvegia dove Norsk Tipping e Norsk Rikstoto hanno le licenze in monopolio per quanto riguarda rispettivamente il gioco d’azzardo e le corse ippiche. La pubblicità da parte di operatori esteri e il poker online sono vietati.
L’attuale legislazione norvegese però si è dimostrata inefficace nel bloccare la pubblicità dei siti di gioco d’azzardo esteri e le transazioni finanziarie da e verso gli stessi. Una relazione dell’ente regolatore di data 2012 suggeriva che una riforma legale potrebbe essere la soluzione appropriata.
Il pro degli high stake online, Ola “Odd Oddsen” Amundsrud, si è recentemente offerto di giocare 10.000 mani in heads up Pot-Limit Omaha contro un qualsiasi politico norvegese. Con sua grande sorpresa, il membro del Progress Party, Erlend Wiborg, ha accettato la proposta.
La sfida per decidere chi si aggiudicherà 170.000$ (1.000.000NKR) dopo 120 ore di gioco in heads up PLO inizierà il 7 dicembre.
L’evento inizierà con una sessione live presso il Centro Congressi di Oslo e si ultimerà online su PokerStars. Wiborg e Amundsrud hanno concordato le regole che prevedono un minimo di 120 ore di gioco tra il 7 dicembre 2013 e il 7 maggio 2014 con un minimo di 20 ore mensili.
Le mani si svolgeranno su almeno due tavoli simultaneamente e ogni tavolo si chiuderà una volta che uno degli stack raggiungerà un valore equivalente a 300 big blind. Il match potrà essere seguito su PokerStars.
L’obiettivo principale della sfida per Amundsrud è dimostrare che il poker è un gioco di abilità ma, viste le recenti dichiarazioni da parte del governo norvegese che sembrerebbe intenzionato a liberalizzare il gioco d’azzardo, potrebbe avere come fine secondario il sostegno alla riforma proposta.
Erlend Wiborg non solo sostiene la riforma, ma è anche disposto a mettere il proprio denaro sul tavolo da gioco. E’ consapevole di essere fortemente sfavorito, ma ha annunciato che in caso di vittoria destinerebbe tutti i proventi in beneficenza.
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