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Mike Caro e la sicurezza nel poker online

Nicola  Pagano
Ilaria Pernice
Ilaria Pernice
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Mike Caro e la sicurezza nel poker online 0001

Torna Mike Caro, l'indiscutibile autorità in fatto di strategia, psicologia e statistica del poker, e porta alla nostra attenzione una questione da troppi data per scontata: la sicurezza nel poker online.

Forse esasperato da un certo ostruzionismo riscontrato nel settore, rilascia questa testimonianza-sfogo per sensibilizzare tutti ad un problema che sembra essere molto più della solita leggenda metropolitana.

"E' il momento di uscire allo scoperto. La mia campagna dietro-le-quinte mirata alla sicurezza del poker online è fallita.
Ho sviluppato dei metodi brevettati per rilevare gliimbrogli online, incluse le collaborazioni, ma sfortunatamente, nonostante i miei sforzi vengano spesso caldamente incoraggiati dall'apparato dirigenziale, sono stati sabotati da entità sconosciute. C'è proprio qualcosa che non va.

Sono convinto che molti proprietari e dirigenti dei siti di poker online si preoccupano dell'integrità del gioco e quindi oggi mi rivolgo a loro, parlando a cuore aperto. In poche parole, la storia recente del poker online è stata soggetta a imbrogli. Ogni tipo di imbrogli.

Ritengo che gli imbrogli siano talmente dilaganti che molti giocatori onesti con notevoli capacità non hanno assolutamente alcuna possibilità di vincere online. E prima che accantoniate le mie affermazioni come se fossero solo feroci speculazioni, dovreste sapere questo.

Codici informatici

Ho avuto accesso ai codici informatici, ai generatori di numeri casuali, alla cronistoria delle mani giocate, alle banche dati complete e alle strutture operative di cinque dei maggiori siti di poker. Mi è stato anche permesso di analizzare le strutture portanti, i codici e il personale di alcune delle principali realtà che riuniscono i siti in giganteschi parchi giocatori, i cosiddetti aggregatori.

Ho svolto questi miei studi in incognito, lavorando segretamente con questi siti di poker online e con questi aggregatori, quindi vi chiedo cortesemente di dare alle mie osservazioni e opinioni più peso di quanto non fareste se provenissero da una persona meno coinvolta che ha dei semplici sospetti basati su riscontri personali. Ho contribuito alle prime fasi del poker online quando mi unii a Planet Poker (una volta il sito per eccellenza per giocare denaro vero online) nel 1997. Quel sito, gestito dal suo visionario fondatore Randy Blumer e il mio amico Roy Cooke, era espressamente dedicato a preservare l'integrità del poker. I nostri metodi per rilevare gli imbrogli erano probabilmente all'avanguardia anche se oggi risulterebbero superati rispetto alle odierne possibilità.

Quando lasciai Planet Poker, nella mia testa iniziarono a suonare i primi campanelli d'allarme. All'incirca una decina di anni fa ho giocato regolarmente su uno dei maggiori siti e, a titolo di cortesia, ho riportato privatamente la mia grave preoccupazione alla dirigenza.

Campanello d'allarme

Il campanello d'allarme è venuto dalla risposta a una mia segnalazione in cui mi si comunicava, dopo ore in cui era stato condotto uno scrutinio manuale delle mani giocate, che la partita era stata onesta. Si attribuiva al mio modo di giocare la ragione per cui perdevo molti buy-in minimi ogni ora su tempi lunghi. Nello specifico, mi si forniva un esempio: avevo pescato 3 assi al flop ma non avevo puntato. Quindi, secondo loro il motivo per cui avevo perso quella somma consistente era dovuto al fatto che in un solo momento avevo provato ad intrappolare gli avversari, anziché giocare in modo aggressivo. Inoltre, ritenevano che avessi giocato troppo chiuso, cioè in modo troppo conservativo.

Specificai che non avevo fatto quella segnalazione in qualità di giocatore che ha una lamentela, bensì perché mi interessava che si preservasse l'integrità del gioco e perché pensavo che avrebbero voluto andare a fondo sulle partite dai risvolti particolari che avevo segnalato per tutelare gli altri giocatori in quanto non ero interessato a risarcimenti o giustizia personale. Conclusi dicendo che non è matematicamente possibile perdere 5 buy-in ogni ora su lunghi periodi solo perché si gioca “troppo chiusi”. Tuttavia, per quanto mi è dato sapere, il problema da me segnalato non è stato analizzato ulteriormente. Alla fine gli scandali, dovuti proprio a quanto da me segnalato, investirono il settore anni dopo.
 
Non c'era nulla che io potessi fare all'epoca relativamente all'indifferenza di quel sito in quanto non era uno di quelli per cui fungevo da consulente. Così lasciai perdere, ma ero sconvolto. Avevo realizzato che centinaia di milioni di dollari passavano di mano in mano all'interno di un sistema in cui non c'ero una supervisione automatizzata, ma solo delle persone che utilizzavano il proprio giudizio per stabilire come le mani venivano giocate. Impossibile, lasciatemelo dire. E' impossibile mettere delle persone ad analizzare le mani e a formulare delle conclusioni sui risultati a lungo termine. Personalmente impiegherei ore per esaminare attentamente qualche dozzina di mani e giungere a delle conclusioni significative. Quando si parla di migliaia di mani, si può capire dove stia il problema.

Solo i sistemi automatizzati possono farcela. E questo è quanto i miei sistemi moderni prevedono. Assieme al mio collega, Bill Handy, sto mettendo a punto un sistema, il Caro's Online Poker Solutions (o COPS), che come acronimo dovrebbe essere piuttosto esplicativo. Negli ultimi anni siamo stati elogiati dai maggiori siti quasi come dei salvatori, ma in definitiva siamo stati ostacolati da forze misteriose all'interno di queste organizzazioni – nonostante l'apparente sostegno da parte di proprietari e dirigenti. Se vi piacciono le storie di spionaggio, vi interesserà conoscere cosa è successo, ma è un argomento che lascio ad un altro momento.

Aprire un dialogo

Al momento, quello che ci interessa è aprire un dialogo. Per portare a termine il nostro progetto abbiamo bisogno di realtà online che abbiano veramente a cuore la questione. Si dice che non è mai possibile individuare le collusioni. Bene, noi possiamo, usando i nostri sistemi, e possiamo rilevare anche tutte le altre forme di imbroglio. I giocatori onesti di poker online meritano di essere tutelati. Non è solo la cosa giusta da fare, a lungo termine porta anche benefici dal punto di vista economico. Nella nostra ricerca per svelare i misteri dell'imbroglio online abbiamo realizzato che molti proprietari sono ingenui. Nella loro iniziale fretta eccessiva di far sviluppare un software per il poker online, lasciano ad altri la creazione di codici che non comprendono. Ciò significa che persone esterne potrebbero “detenere le chiavi del castello”.

Abbiamo analizzato, su richiesta dei proprietari, un sito di poker online che non poteva neanche fornire una spiegazione completa sul funzionamento del generatore casuale di numeri che selezionava le carte. Il motivo? I programmatori originari avevano lasciato la società diversi anni prima e non avevano documentato la parte relativa al codice compilato.

Bill ha trovato una situazione in cui i risultati di un giocatore di lungo corso presentavano 27 deviazioni standard (una misura statistica) rispetto alla norma.
Questo equivale a un “trilione a uno” di possibilità in termini di gioco onesto. E c'è molto di più. Fino ad ora sono rimasto in silenzio anche troppo. Mi potete contattare tramite il mio sito Poker1.com. Prossimamente ci troverete anche degli aggiornamenti su questo argomento. Questo è quanto avevo da dire. Il resto spetta a voi."

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Ilaria Pernice
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