Operazione contro i Poker Bot in Svezia: bannati 14 account
L'operatore Svenska Spel, unico legale in terra svedese, ha rilasciato una relazione dettagliata su un'operazione portata avanti negli ultimi mesi che ha permesso agli inquirenti di congelare 14 account sospettati di essere Bot, ovvero dei programmi usati per giocare a poker online senza che l'uomo li controlli momento per momento. Tramite questi bot, su Svenska Spel gli "imbroglioni" erano riusciti ad incassare una cifra vicina ai 300.000 dollari, per la precisione 280.000$.
Certo, il gioco dei bot non è sempre vincente e di sicuro non è perfetto. Ma questi sono stati creati con il solo scopo di portare profitto all’utente che li ha attivati, quindi nel lungo periodo, grazie alla massa enorme di mani giocate, un bot risulterà quasi sempre vincente.
Secondo quanto scritto da alcuni rappresentanti di Svenska Spel sul forum dedicato ai giocatori, i bot "si dilettavano" a giocare su tavoli dal NL50 al NL500, ed avevano fatto registrare la maggior parte dei propri profitti negli ultimi 6 mesi. Il sito non svelerà comunque i nickname coinvolti nell'operazione finchè questa non sarà giunta al termine.
Secondo alcune notizie trapelate sulla stampa svedese, Svenska Spel avrebbe ammesso di aver avvisato la polizia di quanto stesse succedendo in colpevole ritardo, cosa che creerà non pochi problemi ai dirigenti del network. Questa è peraltro la prima occasione in cui la polizia viene coinvolta in un'operazione ad un certo livello in Svezia.
Il più grosso scandalo in campo di bot avvenne diversi anni fa sul network che comprendeva Ultimate Bet ed Absolute Poker, con le due room che risarcirono le vittime dei bot con 22,1 milioni di dollari.
Su PokerStars nel 2010 accadde invece qualcosa di molto simile, con circa 50 giocatori cinesi che furono scoperti a barare nei sit and go Double or Nothing. PokerStars riuscì in quel caso a confiscare tutti i fondi dell'operazione, all'incirca 2,1 milioni di dollari che furono restituiti ai giocatori truffati, senza però riuscire a colpire legalmente i giocatori stessi a causa della legislazione cinese.