Poker e tasse: giudici Lussemburgo accolgono ricorso
I giocatori di poker italiani continuano a ricevere "visite" della Guardia di Finanza e cartelle esattoriali circa la tassazione delle vincite ottenute nei tornei di texas hold'em al di fuori del suolo italiano.
Intanto però in Lussemburgo la Corte Europea di Giustizia ha accolto il ricorso un poker player italiano a cui erano state contestate alcune vincite, cosa molto importante dato che crea un precedente che potrebbe essere impugnato da altri giocatori nostrani.
Il ricorso, come dicevamo, è stato accolto ma ovviamente passerà tantissimo tempo prima che i giudici si possano pronunciare su questo ricorso in quanto l'analisi della questione è molto complicata.
Nel frattempo la Corte Europea di Giustizia aspetta per i primissimi mesi del 2013 la pronuncia della commissione tributaria di Trieste circa una vincita di 735.000€ ottenuta alle slot del Casinò Perla di Nova Gorica, dopo la vittoria ottenuta in prima istanza. Il giocatore italiano che aveva ottenuto questa vincita (pagando peraltro le tasse sul giocato già in Slovenia), si era ritrovato di fronte alla richiesta di pagamento delle tasse su quella vincita dall'Agenzia delle Entrate ma facendo leva sulla violazione dei principi comunitari di libera circolazione di beni, merci e servizi e sul principio di discriminazione in base alla nazionalità già in primo grado aveva avuto ragione.
In questo caso un aiuto importante era arrivato grazie alla rivisitazione di una sentenza della Corte di Giustizia Europea sul caso Lindman secondo la quale "le vincite provenienti da giochi d 'azzardo organizzati in altri Stati membri sono considerate come un reddito del vincitore e non sono imponibili".
Difficilmente arriverà quindi in secondo grado un ribaltone che sconfessi una sentenza europea e costringa il giocatore italiano a pagare le tasse su quel jackpot ottenuto a Nova Gorica.
Come si dovranno quindi comportare i giocatori di poker italiani circa la questione tasse? I precedenti sembrano incoraggianti ma la strada da percorrere è ancora lunga.
