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Il .eu di PokerStars cresce: ora entrano anche i tedeschi

Nicola Pagano
Nicola Pagano
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Il .eu di PokerStars cresce: ora entrano anche i tedeschi 0001

Da ieri, anche i giocatori tedeschi di PokerStars migrano sul .EU. Non sarà una transizione shock, così come non lo è stata per svedesi e finnici nel febbraio di quest'anno e olandesi a maggio, dal momento che piattaforma, account e liquidità (intesa come "mercato" di utenti) rimarranno gli stessi. Ma sarà comunque obbligatoria, dal momento che questa è la scelta ufficiale della pokeroom n. 1 al mondo per tutti quei mercati che ancora non possiedono una regolamentazione nazionale per il poker online.

Ciò che distingue principalmente PokerStars.eu dal sito .com è la giurisdizione: il primo infatti ha licenza ed è regolato dall'LGA maltese, piuttosto che dall'Isola di Man.

Il motivo principale di questa scelta da parte di PokerStars è di natura fiscale. Malta infatti fa parte della Comunità Europea e, nell'opinione di molti, questo consentirebbe ai giocatori di evitare una doppia imposizione. Le tasse infatti sono dovute sulle vincite online realizzate su siti con licenza esterna alla CE, ma non se la licenza appartiene ad uno stato membro. Pertanto i giocatori europei (tedeschi in quest'ultimo caso) saranno tassati sul loro giocato dal paese in cui è stata riportata la vincita (Malta) e non da quello di residenza.

Questa la dichiarazione di Eric Hollreiser, responsabile della comunicazione aziendale di PokerStars: “Gli sviluppi normativi all'interno dell'Unione europea negli ultimi anni hanno evidenziato che ci sono numerosi vantaggi (per i giocatori e per PokerStars) nel mantenere una base di legale e operativa a Malta, uno Stato membro dell'UE in cui siamo in possesso di una licenza di e-gaming. Da quando abbiamo ottenuto la licenza abbiamo progressivamente trasferito giocatori provenienti da diversi paesi dell'UE per la licenza di Malta, al fine di beneficiare del contesto normativo dell'UE”.

Mentre i giocatori tedeschi migrano su PokerStars.eu, continua la battaglia politica nel paese sulla regolamentazione del gioco online, ancora totalmente allo sbando. Alcuni lander hanno introdotto una legislazione relativa alle scommesse sportive ma che ovviamente non ha avuto impatto sui giocatori di poker.

E mentre i politici discutono, PokerStars si accinge a migrare sul punto EU anche i players di Polonia, Slovenia e Romania...

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