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Mixed Games: parola allo specialista (seconda parte)

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Ville Wahlbeck

Ed eccoci alla seconda parte dell’intervista esclusiva che Pokernews ha realizzato con Ville Wahlbeck, membro del Team Pro Pokerstars , il finlandese e’ uno dei migliori specialisti del mondo di mixed games, e oggi ci svela qualche segreto di 3 discipline molto particolari come il Razz, il Seven card stud e il Seven-card stud eight-or-better.

Cominciamo proprio dal Razz.

P: Quali sono le ‘starting hands con cui rilanciare?

VW: ‘La cosa piu’ ovvia e’ che se avete la carta scoperta piu’ bassa dei vostri avversari, il rilancio e’ obbligatorio, indipendentemente dalle altre vostre carte coperte.

P: Anche se ho una coppia?

VW: ‘A volte no, ma se avete una coppia di 6 (di cui uno scoperto), e tutti gli altri hanno almeno una figura, allora si, bisogna rilanciare. Non ci sono altre tattiche. Preflop ti servono carte come A-2 o A-3, magari con un 8 come terza carta. A quel punto dipende solo dalla posizione e dalle carte scoperte degli avversari.
Il Razz non e’ nient’altro che una forma estremamente ‘pura’ di poker, nel senso che molto rararamente c’e’ da pensare a qualcosa relativo ai ‘pensieri’ dei tuoi avversari. Si tratta di giocare la mano e vedere come si sviluppa. Se hai deciso di giocare una mano, ma ti sembra che non stia andando bene e vuoi lasciare, conviene comunque farlo dopo il river. E solo se l’eventuale progetto non si e’ concretizzato, altrimenti a quel punto si e’ soliti ‘callare’ ugualmente vista la spesa contenuta rispetto al piatto’.

P: Per quanto riguarda il Seven-card stud? Le starting hands cambiano di parecchio…

VW: ‘Assolutamente si. Nel seven-card stud si cercano 3 carte alte, coppie alte, oppure 3 carte a colore, preferibilmente con almeno un paio di carte alte. Le coppie basse possono essere interessanti, ma solo se coperte. In quel caso potreste trovare un ‘set’ molto nascosto da cui estrarre tantissimo valore.
Per il resto, dipendete molto dalla vostra posizione e da chi gioca prima e dopo di voi. La vera difficolta’ e’ imparare a leggere i momenti in cui cercare di estrarre valore da una coppia, e quando invece scegliere una strada piu’ prudente come quella del check-call. Quando partite con una carta alta scoperta, rilanciate, e vedete che il board del vostro avversario non si sviluppa, quello e’ il momento di continuare a puntare, anche in bianco. Se invece lui mette insieme un progetto a comunque trova carte ‘pericolose’, dovete cercare di rallentare per controllare il piatto e vedere come reagisce lui. Se inizia a puntare, dovrete riconsiderare la forza dela vostra mano e decidere se inseguirlo o lasciar perdere il colpo prima dell’ultima carta.

P: Parliamo un po’ del Seven-card stud eight-or-better e di qualche sua difficolta’ significativa:

VW: ‘Ovviamente in questo gioco sei sempre alla ricerca di mani che vadano in entrambe le ‘direzioni’. Mani basse spazzatura come 2-3-4 sono giocabili solo in alcune circostanze, mentre nella maggior parte dei casi sono da foldare. Tutti gli assi con almeno una carta bassa sono invece da giocare sempre. Le mani molto forti nel seven-card stud eight or better sono molto pericolose. Generalmente c’e’ qualcuno che gioca con un low contro di voi, quindi in pratica non avete niente da guadagnare, col rischio di perdere in caso di progetti che si andassero clamorosamente a concretizzare (e gratuitamente succede piu’ spesso del solito…).

P: Hai avuto qualche problema particolare a imparare i mixed games? :

VW: ‘Assolutamente no, il poker e’ un gioco molto semplice. E’ come gli scacchi o giochi di strategia analoghi. Puoi imparare le regole in un giorno o anche in un’ora. Poi diventa una questione di eseguire la propria strategia, imparando a selezionare le starting hands corrette, e abituandosi allo sviluppo del gioco. Tutte cose che si imparano solo giocando’.

E se lo dice uno dei migliori specialisti del mondo di mixed games, c’e’ da credergli…

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