Adinolfi in Parlamento: si riaccendono le speranze del poker live!
Avere un parlamentare che ha raggiunto 2 volte il Final Table al World Poker Tour, sembrava davvero una leggenda.
E infatti lo era fino a pochissimo tempo fa.
Ma le leggende (si dice) hanno sempre un fondo di verita’, e cosi’, dopo il forfait in Parlamento di Pietro Tidei (PD) , ecco che il primo ‘non eletto’ avente diritto e’ diventato proprio un poker player del livello di Mario Adinolfi. Che ovviamente chiarisce da subito le sue intenzioni ora che e’ all’interno della ‘stanza dei bottoni’:
‘Lascerò il tavolo da gioco quando sarò impegnato alla Camera dei Deputati e se avrò tempo tornerò a giocare qualche torneo. Non dimenticherò la mia esperienza di giocatore di poker e chiederò con veemenza la legalizzazione del poker live e l'investimento sul betting exchange: sono gli strumenti migliori per impedire agli italiani di rovinarsi con il gioco d'azzardo dei gratta e vinci, dei superenalotto, delle videoslot dove milioni soprattutto di anziani di ceto prevalentemente medio-basso versano la pensione. Se, per esempio nel poker, fosse legale il live secondo le stesse regole rese legali per l'online, si creerebbero istantaneamente almeno cinquantamila posti di lavoro. Il principio è semplice: skill games contro gioco d'azzardo e quel che è legale on line e non crea lavoro sia legale anche live per creare lavoro’.
Dopo mesi di parole e demagogia, finalmente sembra essere arrivata la svolta…specialmente perche’ Mario non ha avuto alcuna remora nell’inserire il poker nei punti del suo mini-programma:
‘Io non me ne vergogno e ho inserito il poker nei miei punti programmatici perché lo sosterrò finché ne avrò la possibilità. Di sicuro sono il primo e unico politico ad aver giocato le World Series di Las Vegas. Trovo che l'unico intoppo sia l'attività politica, che mi impedirà di giocare un torneo che dura 5 giorni, ma non ho problemi a far conciliare le cose sotto tutti i punti di vista’.
Per l’ex player di Full Tilt Poker, le Wsop 2012 sono durate davvero poco, ma con il nuovo ‘incarico’, non sarebbe potuto essere diversamente…in poco tempo pero’ qualche soddisfazione e’ comunque arrivata:
‘L’eliminazione di Phil Ivey credo che sia stata una bella storia. Tuttavia è la politica che mi ha insegnato a non abbassare la testa e a non avere alcun timore reverenziale. Per questo sono riuscito ad eliminare un campione del genere. I miei programmi? Beh, lascio il tavolo mentre sono impegnato alla Camera, ma quando le attività saranno chiuse ad agosto, giocherò l'Ept di Barcellona. Detto questo ovviamente l'attività politica avrà la prevalenza su tutto’.
Buon lavoro Mario, la community del poker tifera’ per te come forse non era mai successo. Stavolta in ballo c’e’ molto di piu’ del raggiungimento di un Final Table…