Giochi On line 2011: +104%
Da urlo. Possiamo definire cosi’ ilbilancio 2011 del gioco on line in Italia.
La 1° stagione ‘legale’ del Cash Game nelle poker room italiane, unita al lancio dei Casino’ on line nel Belpaese, hanno letteralmente fatto decollare i dati sulla raccolta: 10 miliardi di euro il clamoroso risultato, in cui le novita’ sopra citate hanno influito per un eccellente 60%
Il segreto?
Non c’e’, ma di sicuro il payout altissimo (97% contro il 75% dei giochi tradizionali) ha contribuito in maniera significativa, cosi’ come la tentazione di ‘rigiocarsi’ il denaro appena vinto, che risulta essere pressoche’ irresistibile per i ‘gamblers’ italiani.
Il rovescio della medaglia lo ha pero’ conosciuto l’Erario (per una volta…), visto che proprio l’alto payout medio e soprattuttola tassazione del cash game (che si applica sulla raccolta al netto delle vincite), hanno reso il gettito fiscale per le casse statali poco rilevante in assoluto.
Restano comunque i numeri, quelli importanti che testimoniano ancora una volta la voglia di scommettere degli italiani:
800.000 giocatori mensili medi, che spendono quasi 1 miliardo di euro nelle ‘nuove discipline’;
una raccolta complessiva che nel 2012 dovrebbe assestarsi intorno ai 20 miliardi di euro;
una crescita costante del volume di giocate su quasi tutte le piattaforme;
una prospettiva straordinaria per il ‘calante’ mercato delle scommesse on line, che quest’anno avra’ un ‘boom monstre’ per 2 eventi chiave come gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Londra.
Insomma, nonostante la crisi economica globale, il gioco on line in Italia tira eccome. Ma l’ultima domanda e’ quasi d’obbligo…chi e’, da dove gioca e soprattutto quanto guadagna (se guadagna) l’utente medio?
Dai dati ufficiali le risposte arrivano e sono molto chiare:
l’utente di piattaforme ‘d’azzardo’ italiane ha tra i 25 e i 44 anni, vive al centro-sud e vince poco. Esattamente il 13% dei players attivi, chiude in attivo le sue sessioni, e tra questi, solo il 9% arriva a superare i €100 di introito mensili.
Ma chissa’, del resto siamo solo all’inizio…