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Presentata una Class Action Contro Full Tilt Poker

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Chad Holloway
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Full Tilt Poker

Giovedì 30 giugno 2011 è stata presentata una class action presso la Corte Distrettuale del Distretto Sud di New York contro Full Tilt Poker in cui si chiede il rimborso dei fondi dei giocatori più i danni, per una cifra di oltre $150 milioni. La class-action porta la firma di Steve Segal, Nick Hammer, Robin Hougdahl e Todd Terry “in nome loro e di tutti coloro che si trovano in una simile situazione.”

La denuncia riguarda nove persone giuridiche/società, 15 persone e “John Does,” e lascia aperta la possibilità di aggiungere altri nomi in seguito. Le società nominate sono in gran parte quelle connesse a “Full Tilt,” mentre la lista dei nomi include Raymond Bitar e Nelson Burtnick; inoltre, anche molti membri del Team Full Tilt sono compresi tra cui Howard Lederer, Phil Ivey, Chris Ferguson, John Juanda, Jennifer Harman-Traniello, Phil Gordon, Erick Lindgren, Erik Seidel, Andy Bloch, Mike Matusow, Gus Hansen, Allen Cunningham e Patrik Antonius.

La querela usa essenzialmente il seguente paragrafo nel nominare ogni membro del Team Full Tilt: “[Nome] residente nello Stato del Nevada, e membro della Società. In un certo momento [Nome] è stato azionista e direttore di Full Tilt e/o una o altre Società di Full Tilt. [Nome], giocatore professionista di poker, è un membro del Team Full Tilt e rappresenta il marchio Full Tilt negli eventi di tutto il mondo, indossando abbigliamento e accessori che mostrano la facilmente riconoscibile toppa Full Tilt Poker.”

Secondo la denuncia, i querelanti ((Segal è residente a New York; Hammer e Hougdahl nel Minnesota; e Terry nel New Jersey) “rappresentano una ampio gruppo di giocatori che hanno un account su Full Tilt residenti negli Stati Uniti…I querelanti fanno causa per chiedere la restituzione dei fondi ai giocatori americani e i danni…I giocatori statunitensi non avrebbero mai subìto un danno, se non fosse stato per il diffuso schema degli imputati nel commettere frode telematica, frode bancaria e riciclaggio di denaro per il proprio arricchimento.”

Altre accuse/fatti portati avanti nella causa includono:

  • Richiesta di un processo con giuria.
  • “Probabilmente la cosa più importante, tutti i membri del Team [Full Tilt] possiedono delle azioni — e sono direttori di — Full Tilt e/o le entità che operano sotto il nome di Full Tilt.” (pg. 5)
  • “Ai giocatori statunitensi è stato negato ingiustamente l’accesso a circa $150 milioni (USD) in fondi depositati sui loro Player Accounts. Dopo aver separato in modo ingannevole i giocatori americani dai loro soldi, Full Tilt Poker rifiuta di rimborsare i depositi dei giocatori americani, rimborsare i giocatori americani per il valore in dollari del contenuto dei loro Player Accounts, o di permettere ai giocatori americani di avere accesso ai loro Player Accounts.” (pg. 6)
  • “La frode telematica, frode bancaria e il riciclaggio di denaro hanno danneggiato direttamente i querelanti.” (pg. 31)
  • “Tutti gli Imputati, in virtù del loro controllo e proprietà delle Società sotto l’ombrello di Full Tilt, sono responsabili dell’appropriazione indebita dei soldi presenti nei Full Tilt Player Accounts dei querelanti e degli altri facenti parte della class action. I fondi nei Player Accounts sono al momento ingiustamente nell’esclusiva custodia degli Imputati.” (pg. 43)
  • Si afferma che Ivey possiede almeno il 5% di Full Tilt. (pg. 13)
  • Il “modello di racket” di Full Tilt ha causato danni ai querelanti.

Questa class-action è stata presentata lo stesso giorno in cui LA Times ha pubblicato un articolo secondo cui Full Tilt Poker è pronta per essere venduta a un gruppo di investitori europei, che suggerisce un possibile rimborso dei fondi presto. Rimane da vedere quale effetto ciò avrà sulla causa legale.

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Chad Holloway

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