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Tre Italiani per un Bracciale all’Evento WSOP 23: Limongi, Traniello e Pescatori

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Paolo Gallo
2 min read
Michele Limongi

Spesso i giocatori stranieri, soprattutto americani e scandinavi, deridono gli italiani per il loro gioco troppo prevedibile e poco aggressivo e in genere sottolineano il fatto che gli azzurri siano in qualche modo novizi del poker.

Se da un lato è vero che la tradizione del poker nella nostra penisola è nata solo di recente (almeno per quanto riguarda le varianti nate oltre-oceano) è anche vero che il poker ha vissuto negli ultimi anni un periodo di crescita vertiginosa e con il crescere delle cifre è aumentato anche il tasso tecnico dei nostri giocatori più rappresentativi.

L’esempio più clamoroso di questa netta crescita dei giocatori italiani arriva proprio dalla manifestazione più prestigioaa al mondo: le WSOP. In uno dei tornei più difficili e tecnici, l’evento #23: $2,500 Eight-Game Mix, sono infatti ancora in gara nel Day 3 tre italiani.

Questo evento è tra i più tecnici in assoluto nel programma delle World Series of Poker dato che prevede l’alternarsi di otto varianti di poker. A causa delle necessarie competenze tecniche, questo torneo attrae field in genere non enormi ma tra i più tosti e competitivi.

Il Day 2 del $2,500 Eight-Game Mix è iniziato con 210 giocatori e Bruno Benveniste era in testa ma si è trovato ad essere uomo bolla dell’evento. Nel corso della giornata sono stati giocati dieci livelli prima che il final table fosse raggiunto. Torneranno in sala pertanto 25 giocatori. John Racener è in testa con 363,600 mentre Eric Buchman, John Monnette, John Juanda, e Ylon Schwartz sono tutti tra i primi 10.

Tra i 25 ci sono però anche tre forti e famosi giocatori italiani dato che Dario Alioto e Paolo Campagno non sono riusciti a superare la giornata. Dei tre ancora in gara quello messo meglio è Michele Limongi che occupa il quinto posto con 237,800 chips. All’undicesimo posto si trova Marco Traniello con 150,000 chips mentre Max Pescatori, dopo alcuni acuti nella fase centrale della gara, ha patito il finale e si trova in fondo al gruppo dei venticinque con 24,000 chips.

Per quanto il field sia ancora competitivo e in testa si trovi un giocatore temibile come Racener, gli italiani hanno le carte giuste per farsi valere. Il torneo è in corso in questo momento. Restate con PokerNews per tutti gli aggiornamenti.

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Paolo Gallo

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