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Libro Verde Gioco Online: "Regolamentare non Liberalizzare"

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unione europea

Si parla molto in questi giorni di Libro Verde ma questa etichetta è delle più ambigue. Con questo termine si fa riferimento ad una comunicazione con la quale la Commissione Europea illustra lo stato di un determinato settore da disciplinare e chiarisce il suo punto di vista in ordine a certi problemi; fa parte dei cosiddetti "atti atipici" previsti ma non disciplinati dal Trattato CEE, questo tipo di comunicazioni possono avere carattere informativo, decisorio, dichiarativo o interpretativo, ed è sottoposta al regime di pubblicità.

In questi giorni a Bruxelles si sta lavorando alla stesura di un Libro Verde per un settore specifico e importante soprattutto per chi vive di poker: il settore del gioco online.

“Il mercato del gioco d'azzardo online nell'Ue prosegue la sua crescita e l'espansione deve andare di pari passo con la tutela dei cittadini, specialmente dei minori, e con un'offerta corretta e regolamentata". E' quanto ha dichiarato Michel Barnier, Commissario europeo al mercato interno, commentando l'apertura delle consultazione fino al 31 luglio 2011 sul Libro Verde Ue sul gioco online.

Secondo Bruxelles, il gioco online in Europa sta attraversando una fase di rapida crescita tanto che i proventi annui raggiungeranno, secondo le stime più accurate, i 12 miliardi di euro nel 2013. Questo farebbe dell’e-gaming uno tra i settori commerciali più rilevanti nel mercato europeo.

Sono circa 15 mila i siti web che traggono profitto dall’offerta di servizi di gioco online e quelli che movimentano più denaro sono quelli dedicati alle scommesse sportive, ai giochi di casinò e bingo e naturalmente al poker online.

Con il Libro Verde che si sta elaborando per il gioco online si vuole creare uno strumento per tutelare i consumatori, contrastare il gioco illegale, regolamentare il mercato in modo consistente e uniforme a livello europeo. A trarre vantaggio dalla stesura di questa norma saranno sia i giocatori che avranno accesso ad un mercato assolutamente legale e controllato (e potranno quindi far valere i propri diritti come in ogni altro settore), sia gli operatori che potranno infine sfruttare licenze europee per operare nell’intero mercato dell’unione.

Preliminare alla stesura definitiva del libro verde per il gioco online è una fase di valutazione delle norme vigenti negli stati membri e dei sistemi di controllo implementati a livello locale al fine di redigere un testo compatibile con le legislazioni locali e al tempo stesso uniforme a livello europeo.

La necessità di una verifica dei sistemi di controllo sembra un passo necessario da compiere se ci si attiene alle stime della stessa Commissione che afferma siano attualmente operanti cinque siti illegali per ogni sito che opera con licenza. Questa situazione è il risultato sia di una carenza tecnica che non permette di limitare l’accesso ai siti “illegali” ne di monitorare consistentemente le attività online dei giocatori, sia ad uno stato di tolleranza di fatto da parte degli organismi di controllo.

Fino al 31 Luglio è aperta una fase di consultazione durante la quale gli stati membri potranno proporre soluzioni, progetti e richieste. Per arrivare però al sogno di una legislazione europea per un mercato europeo del gioco bisognerà però attendere ancora anni a quanto pare. Finalità primaria del Libro Verde non è infatti quella di realizzare un mercato comune: “La consultazione appena aperta non ha la finalità di liberalizzare il mercato dei servizi del gioco ma bensì mira ad assicurare una corretta regolamentazione del settore” afferma Bernier.

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