Casinò Italiani tra Riciclaggio, Agitazioni e Crisi
Se ieri abbiamo parlato di febbraio difficile per il poker online, oggi dobbiamo trattare del periodo “oscuro” per i casinò nazionali della nostra penisola. I casinò di Venezia, Sanremo e Saint Vincent sono stati recentemente al centro delle cronache per ragioni diverse ma tutt’altro che positive. Saint Vincent è stato sede suo malgrado, nel mese di febbraio, di un caso di riciclaggio di denaro sporco messo in atto da un cliente; Sanremo è in questi giorni sotto pressione per le agitazioni dei dipendenti in assenza di un presidente e Venezia ha reso noto un pesante calo degli incassi a febbraio.
Cambia Assegni in Chips e Chips in Contante - Mezzo Milione di Euro Riciclati
È di fine febbraio la notizia di un curioso ma ingegnoso caso di riciclaggio di denaro sporco. Racconta così l’accaduto il portale Gioconews:
Le indagini, come si legge in una nota del comando provinciale di Cuneo della Guardia di Finanza, sono partite da alcune segnalazioni che riguardavano lo strano comportamento tenuto da un individuo il quale, in diverse occasioni, si era recato al Casinò di Saint Vincent e, dopo aver cambiato in fiches assegni, anche di valore piuttosto rilevante, aveva gironzolato qua e là per le sale, senza mai avvicinarsi ad un tavolo per tentare la sorte e, dopo un po', era ritornato alla cassa per cambiare le fiches ricevute - nel frattempo, ovviamente, né aumentate né diminuite - in denaro contante, allontanandosi infine dalla sala da gioco senza commenti.
I successivi accertamenti hanno consentito di identificare il soggetto in un cinquantenne originario di Asti ma residente a Cortemilia, S. G., di professione operaio e di scoprire che gli assegni portati in cambio al Casinò provenivano da un conto corrente intestato ad una società con sede in provincia di Torino, coinvolta in una grossa frode all'I.V.A. comunitaria, perpetrata nel settore del commercio all'ingrosso di materiale informatico e che, di conseguenza, tutte le somme transitate su quel conto erano frutto di evasione fiscale. I militari del Ten. Col. Sergio Napoletano hanno altresì scoperto che S.G. agiva per conto di M.R., 55 anni, originario di Torino e residente nel cebano, che gli aveva proposto il ruolo di 'riciclatore da casinò' in cambio di un buon compenso.
Le somme di denaro riciclate sono state quantificate in oltre 500mila euro, attraverso 14 'visite' al Casinò di Saint Vincent e altre anche presso quello di Sanremo.
Febbraio Negativo per il Casinò di Venezia
I grandi eventi organizzati a Venezia, e primo fra tutti il World Poker Tour, hanno contribuito solo parzialmente alla ripresa delle finanze dei due casinò lagunari. Già a gennaio si era registrato un calo rispetto allo stesso periodo del 2010 e febbraio ha confermato il trend negativo.
Le iniziative realizzate nella sede storica di Ca' Vendramin hanno permesso di far registrare un dato positivo qui con una crescita del 15%. Tanto non è però bastato per compensare il negativo della sede di Ca' Noghera che ha chiuso il mese di febbraio con meno 19%.
Gioco&Giochi commenta così la notizia:
Tali risultati confermano che l'attuale/antico modello di business necessita urgentemente di quei cambiamenti che il vertice aziendale ha indicato ripetutamente. Si ritiene difatti che la leva in grado di incidere significativamente sull'andamento degli incassi sia la revisione dell'offerta di gioco che va adeguata alla domanda, in modo da rispondere alle esigenze della clientela e, a tal fine, l'Azienda si è posta l'obiettivo di concludere a breve il confronto sindacale.
La Direzione Aziendale auspica che la responsabilità delle parti sociali porti ad una rapida e positiva conclusione delle trattative in corso, per poter modificare l'offerta di gioco ai tavoli, dando una risposta alla domanda dei clienti sul punto banco oggi quasi totalmente insoddisfatta. L'adeguare l'offerta all'evoluzione del mercato è l'unica soluzione in grado di rispondere alla crescita e allo sviluppo di sale da gioco VLT che stanno già occupando il territorio di riferimento del Casinò di Venezia, compromettendo gli incassi dei giochi elettronici.
Sanremo in Fermento
La necessità di un piano d’impresa e di politiche per fermare il calo degli introiti è lo scopo di una richiesta di incontro sindacale anche presso il Casinò di Sanremo.
Qui, il primo marzo, si è dimesso il presidente del CasinòDonato Di Ponziano ma il suo incarico è tuttora scoperto. I dipendenti, per mezzo dell’organizzazione sindacale Snalc guidata da Lorenzo Semeria, hanno chiesto alla Casino S.p.A. un incontro urgente per un confronto di merito sulle politiche per fermare il calo degli introiti derivati dal gioco.
Come scrive Jamma,
Continuano infatti le preoccupazioni dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali, ancora in stato di agitazione, per il continuo peggioramento dell’andamento economico dell’Azienda, per l’incertezza della gestione, l’inadeguatezza dell’intero management e per la mancanza di un piano di impresa.
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