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Intervista PokerNews al Regolare del WSOP-C Chris Tryba

Chad Holloway
Chad Holloway
4 min read
Chris Tryba

Domenica scorsa, ha preso il via il Main Event del World Series of Poker Circuit Harrah’s Tunica con 480 giocatori. Uno degli iscritti era un simpatico grinder che passa da una tappa all’altra del Circuit con la speranza di qualificarsi al WSOP-C National Championship $1 Million Freeroll. Il suo nome è Chris Tryba, uno non sconosciuto al poker.

Dire che Tryba sia un regolare del Circuit è poco. Lo scorso agosto, ha lasciato la sua casa di Las Vegas per seguire il WSOP-C e da allora non ha ancora fatto ritorno a casa. Ha semplicemente caricato la macchina, trovato qualche amico e si è messo in cammino, guidando verso qualsiasi casinò offrisse l’azione migliore. Anche se è uno stile di vita duro, Tryba è riuscito ad ottenere il successo. Può vantare quattro piazzamenti alle WSOP di Vegas per un totale di $48,353 e addirittura ben 14 premi WSOP-C, buoni per $170,444. Il suo maggiore risultato di $51,350 è arrivato al WSOP-C 2009/2010 quando ha chiuso al secondo posto alle spalle di Gabriel Cook al $5,000 Main Event della tappa Horseshoe Southern Indiana. Finora quest’anno, Tryba ha ottenuto sei piazzamenti nel circuito accumulando 65 punti nella National Leaderboard.

PokerNews ha avuto la possibilità di incontrare Tryba alla tappa WSOP-C Harrah’s Tunica chiedendogli della sua vita da viaggiatore per il circuito.

Puoi dirci qualcosa di te, tipo da dove vieni, come hai iniziato con il poker, ecc.?
Vengo da una piccola città a ovest di Boston, Sturbridge, dove ho iniziato a giocare a carte con gli amici e la famiglia. I miei genitori non hanno mai giocato a parte qualche gratta e vinci occasionale…per me, invece credo sia nel mio sangue. Mi ricordo che a nove-dieci anni giocavo a "poker" con un vicino e gli ho vinto diversi album, "Cold as Ice" dei Foreigner e "Low Budget" dei The Kinks sono quelli che ricordo. Li ho ancora ma non li ascolto da tanto tempo.

È stato dopo il college che ho iniziato a fare sul serio con il "poker vero" intorno al '98-'99. È iniziato tutto con un viaggio a Foxwoods, sono entrato nella poker room e da allora non me ne sono andato più. All’inizio ho perso, poi ho incontrato dei buoni amici, siamo ancora amici oggi, e volevamo avere successo, quindi abbiamo letto, parlato e siamo migliorati. Tutto quello che continuo a provare e fare oggi. Non è un lavoro facile!

Sei un regolare del WSOP Circuit. Cosa ti ha attratto del WSOP-C? Quali sono i tuoi obiettivi? Aspiri a qualificarti per il National Championship?

Ho iniziato a seguire il Circuit quest’anno solo per qualificarmi al $1,000,000 Freeroll. È la sola ragione. Quando metto gli occhi su qualcosa, è come una sorta di visione di un tunnel.

Hai avuto la possibilità di incontrare qualche amico da quando segui il Circuit?

Ho qualche nuovo amico. È sempre bello conoscere persone nuove.

Cosa puoi dirci del tuo caro amico, e collega al Circuit, Kevin Calenzo?

Kevin e io siamo diventati ottimi amici da quando abbiamo lasciato Vegas ad agosto, cosa che succede quando sia viaggia da una tappa all’altra. La maggior parte delle persone forse non sa che lui viaggia e dorme con un orsacchiotto di peluche [ride].

Sei stato a tutte le tappe WSOP-C finora? Qual è stata la tua tappa preferita e perché? Qual è stata quella meno favorita e perché?

Sono stato a tutte tranne quella di Lake Tahoe, cosa che mi brucia visto che è una delle località più belle sulla terra e mi ricorda di quando vivevo in Svizzera. Ma, dato che avevo l’auto a Biloxi, Tahoe è iniziato il giorno dopo l’evento, e Atlantic City iniziava subito dopo Lake Tahoe, era una tappa importante nel programma.

Dalla prospettiva di un giocatore Hammond è stata la migliore per il denaro aggiunto. Abbiamo inoltre affittato un appartamento carino a due miglia di distanza, quindi è stata una tappa divertente. Al secondo posto c’è Biloxi. Quella meno favorita, hmmm…non lo so. Credo che rientrano tutte nella stessa categoria perché il mio obiettivo principale è di guadagnare soldi. Sfortunatamente, non sta accadendo.

Qual è stato il tuo momento preferito al Circuito finora?

A proposito di poker, tifare per Calenzo per il suo secondo posto in Indiana [contro [B]Charles “Woody” Moore][/B]. Momenti divertenti. A proposito di vita, Biloxi. Amo l’oceano.

Puoi darci un idea di cosa vuol dire viaggiare per il circuito?

Allora, sai che viaggiare fa parte del grindare, ma quando devo vincere per mangiare, penso che aggiunga qualcosa in più. Ho sempre amato viaggiare quindi questa parte mi si addice. Poter guidare mi permette di viaggiare con le cose che rendono la vita un po’ migliore. Tuttavia, non penso che il giocatore medio, che non viaggia, capisca quanto difficoltoso possa essere.

A essere onesto [grindare il Circuito è] probabilmente non andare a lavorare per il 95 percento delle persone, forse di più. Ma sono single, senza figli, e posso combinare due amori, viaggiare con il poker. Quindi mi va bene. Non vedo l’ora di partecipare alla tappa di West Palm Beach. Penso che sarà la mia tappa preferita perché potrò prendere qualche lezione di scuba diving visto che lì offrono i migliori corsi.

Quali sono i tuoi piani per il resto del 2011? Possiamo aspettarci di vederti a Vegas per le WSOP?

Allora, vivo a Vegas, quindi, si. Ci sarò. Anche se ci manco da agosto. Fino ad allora, mi vedrete nel circuito incluso a West Palm Beach, Caesars Atlantic City e St. Louis sicuramente, o fino a che non mi qualifico. Penso mi ci vorranno altri 55 punti, un totale di 120 circa, per farcela. Il ghiaccio deve sciogliersi alla fine.

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