Lettera Aperta di Claudio Rinaldi al Consiglio Federale Svizzero
Ha colto di sorpresa la maggior parte degli addetti ai lavori la notizia emersa a scorsa settimana con la quale è stata resa nota la decisione del Tribunale federale (TF) che ha dato ragione alla Federazione svizzera dei casinò in una vertenza che la opponeva alla Commissione federale delle case da gioco (CFCG).
Stando a questa sentenza, l’abilità dei giocatori può influenzare solo minimamente l'andamento della partita e i tornei di poker texano possono di conseguenza essere organizzati solo all'interno dei casinò. Unica eccezione: partite in famiglia non aperte al pubblico.
A questa proibizione tanto inaspettata quando discutibile per i dubbi fondamenti sui quali si basa, ha scatenato le reazioni di organizzatori di eventi di poker e giocatori. Tra questi ultimi il più autorevole parere è quello di Claudio Rinaldi.
Mentre RunnerRunner e Suisse Rounders starebbero cercando un accordo per unirsi, dando così a Runner Runner la possibilità di ottenere spazi all'interno del palinsesto pokeristico del Casinò di Campione d'Italia gestiti dal gruppo Suisse e Italian Rounders, Claudio 'swissy' Rinaldi fa sentire la sua voce con una lettera aperta al Consiglio Federale Svizzero.
Ecco il suo accorato appello:
Egregi Consiglieri Federali,
scrivo per esprimere le mie opinioni circa la sentenza del tribunale federale del 30/05/2010 che dichiara illegale il poker fuori dai casinò
Mi chiamo Claudio Rinaldi e sono un giocatore di poker professionista residente in Ticino, attualmente N.1 della Switzerland All time Money list. Sono il cittadino svizzero che ha vinto di più in questo Paese e posso dire di non essere fortunato. Sembrerà strano a tutti voi, che non siete degli addetti ai lavori, ma io ho studiato tanto e ottengo risultati ogni anno fino a potermi mantenere dignitosamente con questo gioco. Avere successo nel lungo periodo fa capire che non è un gioco dove si scommettono fiches e si spera nella vittoria, come succede giocando alla roulette, per esempio, questo è un gioco di tattica, saper prendere la decisione giusta determinerà quanto potremo vincere in futuro. Questa decisione non dipende solo dalle carte che abbiamo, ma dal giocatore che abbiamo di fronte e dalla posta in palio, non si rischia infatti più di quanto ci si possa permettere. Il Texas hold 'em non è un gioco di possibilità, è un gioco d'abilità. Diversi studi dimostrano che si vince anche con le carte peggiori rispetto a quelle degli altri giocatori, attraverso puntate mirate e studio del linguaggio del corpo. Se una persona si siede alla roulette e punta il 36, può vincere se esce il 32? Non credo. Invece a poker se si ha una coppia la si può giocare talmente bene da far passare anche un tris. Il poker non è un gioco di attesa, si costruisce la propria vincita con abilità e concentrazione.
La seconda questione verte sui luoghi in cui giocare a poker. Perché si deve giocare solo nei casinò se non si tratta di un gioco d'azzardo? Perché le persone devono essere spinte a frequentare un luogo che potrebbe far perdere loro tanti soldi invece di giocare in un locale dove si fanno unicamente tornei con buy in limitato? Non lo so, mi sembra impossibile pensare a queste restrizioni. Se chiedete delle tassazioni sulle vincite questo si potrebbe fare nei circoli e non nei casinò, se chiedete di evitare la compulsività del gioco è meglio organizzare tornei da 50 CHF in posti in cui non si può perdere altri soldi. Ma realmente cos'è che chiedete? Cosa non funziona? Non vorrei pensare che nel mio Paese il potere dei casinò prevarichi sul buon senso e la ragione. Non vorrei pensare di essere visto come una persona che scommette sul suo futuro quando in realtà calcolo bene ogni spesa e ogni possibilità. Non vorrei pensare che questo sistema lasci a casa i dipendenti dei circoli ed i loro gestori, creando disoccupazione. Non vorrei che si creino dei circoli in cui si pratichi illegalmente il poker, dove il singolo non è tutelato dai gestori che pagano le tasse e sono garanti della trasparenza.
Tante domande sono aperte e spero si cerchi la giusta competenza per dare delle risposte.