Tony Dunst Domina la Scena al Doyle Brunson Beer Pong Invitational
Alcuni dei top pros si sono ritrovati mercoledì per il terzo annuale Doyle Brunson Beer Pong Invitational, un giorno dedicato alle parole scurrili, scommesse, tante bevute ed una pallina da lanciare in un bicchiere di birra. Tony "Bond18" Dunst e il suo partner, Leo Murphy, sono stati incoronati campioni dopo aver battuto Shawn Patrick Green ed Amanda Baker nel round finale della competizione a cui hanno preso parte 32 squadre, che si è svolta all’Hogs and Heifers bar di Las Vegas.
Eric Ramsey del Team PokerNews e Dave "ftrain" Behr hanno avuto la meglio di Melanie "Callisto5" Weisner e Vanessa Ping qualificandosi al secondo turno, ma hanno dovuto arrendersi contro il team DoylesRoom composto da Hoyt Corkins e Steve "gboro780" Gross. PokerNews è stata inoltre rappresentata da Kristy Arnett, che ha unito le proprie forze a quelle di Chad Brown come sostituta all’ultimo minuto di Vanessa Rousso. Arnett e Brown sono stati battuti al primo turno dall’impressionante duo formato da Erick Lindgren ed Erica Schoenberg.
I membri della famiglia Brunson e i giocatori di DoylesRoom hanno fatto ben figurare il nome del loro patriarca. Todd Brunson e Brett Jungblutt, i campioni in carica, hanno superato il team Hogs and Heifers al primo round prima di arrendersi ai vincitori finali Dunst e Murphy al secondo turno. Corkins e Gross sono arrivati al terzo round. Il padrino stesso, Doyle Brunson, e il suo partner, uno dei membri Brunson 10, Zach Clark hanno impressionato il pubblico con una vittoria rapida al primo turno per poi avere facilmente la meglio su Scott Seiver e Greg "FunkiMunki" Dyer al secondo. Ma sono stati sconfitti al turno successivo a causa di un errore tecnico.
In effetti molte partite si sono decise in seguito a errori tecnici. In un match al primo round contro Seiver e Dyer, Adam "Roothlus" Levy e Trishelle Canatella erano quasi riusciti a passare ma proprio sul più bello Levy ha fatto la mossa sbagliata vanificando tutti gli sforzi. "Mi sono sentito in colpa per Trishelle," ha detto Levy. "Lei ha giocato benissimo e meritava un partner migliore."
In un'altra partita intensa al primo round, Shaun Deeb e Allie Prescott hanno subito preso un vantaggio di quattro bicchieri su Rick Fuller e Jim Shipley, e altrettanto velocemente hanno rotto così tanti bicchieri da perdere la partita. Fuller e Shipley sono avanzati fino alla semifinale, invece Deeb e Prescott sono rimasti soddisfatti dal trofeo "Best Trash Talkers" che hanno ricevuto per la loro performance. Alla fine, Deeb è stato anche premiato, si fa per dire, con il trofeo "Worst Loser".
Al secondo turno, Doyle Brunson e Clark hanno battuto Seiver e Dyer, Baker e Green hanno sbaragliato Jonathan Aguiar e Steve O'Dwyer, e Andrew "Chewy" Lichtenberger con Dan Smith hanno superato Schoenberg e Lindgren. Dunst e Murphy hanno messo fine alle speranze di Todd Brunson e Jungblutt di ripetere la vittoria, e la squadra Hogs and Heifers ha eliminato Bob Lauria e Gary Gates.
Al terzo turno, Lichtenberger e Smith hanno incontrato Dunst e Murphy in una delle partite più divertenti della serata. Smith e Dunst staranno insieme a Lichtenberger per le World Series, e dopo che il partner di Dunst, Randal "randallin" Flowers, ha dovuto rinunciare alla sua presenza all’ultimo minuto, Lichtenberger ha fornito il sostituto a Dunst, cioè Murphy uno dei suoi amici. È stata una battaglia dura ma Lichtenberger e Smith hanno dovuto cedere. Dopo la sconfitta, Lichtenberger ha detto a Dunst che lo avrebbero cacciato di casa per almeno una settimana. "Lo faremo dormire sul prato di fronte." Dunst non è sembrato troppo preoccupato, dichiarando che il terzo round è stata la parte migliore del torneo.
La forza inarrestabile di Dunst e Murphy ha sbaragliato Fuller e Shipley nella semifinale. Il match tra Baker e Green e Ty Stewart e Brian Balsbaugh è stato più combattuto, ma alla fine sono stati Baker e Green a prelevare accedendo alla finale. Il "final table" è stato duro. Quando Dunst e Murphy sono rimasti con un solo bicchiere, Baker e Green ne avevano ancora tre, uno svantaggio che non sono riusciti a colmare.
"Questo è il più grande singolo momento della mia vita," ha detto Dunst, alzando il trofeo gigante. "Tutto il resto è stato solo il cammino verso questo." Stranamente dal solito, Dunst non indossava un abito all’evento, una decisione strategica. "Così avevo più flessibilità, specialmente intorno al collo e le spalle."
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