Il “durrrr” Challenge: Seconda Sessione Consecutiva a Favore di Antonius
Sembra che alla fine Tom “durrrr” Dwan e Patrik Antonius si siano messi d’impegno per ortare a termine la sfida da da ormai 14 mesi è nota come “durrrr Challenge”. Per il secondo giorno consecutivo, i due rivali degli high-stakes sono tornati ai tavoli $200/$400 di pot-limit Omaha dove si sono affrontati per quasi cinque ore. La sfida di mercoledì sera è iniziata alle 4:15 p.m. EDT ed è continuata fino alle 9:15 p.m. quando Dwan ha dovuto lasciare per prendere un aereo.
Si sono giocate 1’302 mani e dopo queste, Antonius ha concluso in positivo per $197’369. È così questa la seconda sessione vincente consecutiva per Antonius anche se Dwan è ancora in vantaggio per oltre $1.8 milioni quando mancano poco più di 12’000 mani a fine gara.
Dei sei più grandi piatti, tre hanno superato il valore di $200’000 ed il quarto più grande ha sfiorato questa cifra per soli $400. Dwan e Antonius si sono divisi equamente questi bottini: tre piatti a testa ma ad Antonius è andato il piatto più ricco della sessione $205,594. Dwan aveva aperto per $1’200 con in mano A♥ J♣ 4♣ 4♠, Antonius ha rilanciato a $3’600 con A♠ A♦ K♣ Q♣ e Dwan ha chiamato.
Antonius ha trovato un progetto di scala oltre alla sua overpair quando il flop ha dato J♥ 9♠ 2♠ mentre Dwan ha legato la top pair. Antonius ha aperto per $6’000 e Dwan si è limitato al call. L’A♣ del turn era la carta perfetta per Antonius che ha chiuso il set migliore mentre Dwan trovava la migliore doppia coppia - una mano che raramente passa quando si trova in heads-up.
Antonius ha puntato $19’200, Dwan ha rilanciato $76’800, e Antonius lo ha costretto all-in con un reraised a $134’400. Dwan ha chiamato all-in per $93’198 in totale scoprendosi spacciato al 9♥ del river.
In queste due ultime sessioni, Antonius ha dimostrato una maggiore propensione ad azzardare - certamente per colmare il grande divario che lo separa dall’avversario nel conteggio complessivo. I due hanno promesso di tornare ai tavoli oggi - staremo a vedere che succede.