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Le Migliori Storie del 2009: Phil Ivey al Tavolo Finale del World Series of Poker Main Event

Matthew Parvis
Matthew Parvis
4 min read
Phil Ivey

Anche se per molti la storia più rilevante del 2009 è stata la comparsa di "Isildur1" sulla scena high-stakes online negli ultimi mesi dell’anno, niente ha fatto più clamore della prestazione di Phil Ivey al World Series of Poker Main Event.

La ricerca di Ivey della gloria suprema al poker a luglio e poi a novembre, non ha appassionato solo il mondo del poker ma ha attratto l’attenzione di tutti i media sportivi.

Dopo le deludenti World Series of Poker 2008 che hanno visto Ivey perdere diversi milioni di dollari in side bets, le WSOP 2009 gli hanno fatto recuperare tutte le sue perdite.

Non c’è voluto molto prima di conquistare il suo sesto braccialetto WSOP dopo essere arrivato al tavolo finale dell’evento otto, un torneo no-limit deuce to seven low-ball draw. Sebbene fosse corto per gran parte al tavolo finale, ha usato le sue fini abilità pokeristi per decimare i suoi avversari uno dopo la’ltro. Sebbene il primo premio sia stato di soli $96,000, è stato riportato che il braccialetto gli è valso tra $200,000 e $12 milioni in side bets.

Sfortunatamente per i suoi avversari, Ivey era solo all’inizio della sua cavalcata. Appena una settimana dopo, ha lasciato il segno ancora, questa volta ad un evento Omaha/seven-card stud hi/lo, vincendo il braccialetto numero sette, $220,000 di premio e ancora una volta una somma imprecisata in side bets. In un anno che ha visto diversi giocatori conquistare braccialetti multipli WSOP, le due vittorie di Ivey a metà giugno hanno lasciato il mondo del poker sbalordito.

A fine giugno ha trovato il suo terzo braccialetto, ed ha terminato all’ottavo posto nel $5,000 buy-in no-limit hold'em shootout, ma è stato il 7 luglio quando si sono visti i fuochi d’artificio. Dopo ogni giorno del WSOP Main Event, il nome di Ivey era costantemente in cima alla classifica. Al day 5, aveva superato quota 1 milione, con 1.4 milioni in chips. È stato chiaro a tutti che voleva dimostrare di essere il migliore giocatore di poker del mondo.

Al sesto giorno di gioco, tutti avevano gli occhi puntati su Ivey che per la quarta volta in dieci anni stava conquistando un posto per l’atto finale del WSOP Main Event. Sebbene altri famosi professionisti fossero ancora in corsa, come Joe Sebok, Antonio Esfandiari e Tom Schneider, è stato Ivey a risplendere sotto le luci della ribalta, finendo la giornata al terzo posto con oltre 6 milioni in chips. Il giorno successivo ha chiuso a quota 11 milioni e con un solo giorno di gioco rimasto sembrava ovvio che Ivey avrebbe conquistato il tavolo finale e sarebbe diventato uno dei November Nine 2009.

Ma il day 8 non è stato facile per Ivey, i media ed i fans, a cui il loro beniamino è sembrato piuttosto ansioso. Uno dopo l’altro, i giocatori venivano eliminati e dopo ogni uscita il nome di Ivey si avvicinava sempre di più alla lista degli short stack. Rimasti solo in dieci, Ivey era uno dei più corti e molti si chiedevano se ancora una volta Ivey sarebbe uscito al decimo posto, diventando l’uomo bolla del tavolo finale come accaduto nel 2003.

Tutti coloro che erano presenti nella Amazon room facevano il tifo per lui. Ogni volta che guardava le sue carte, i fan rimanevano col fiato sospeso fino allo scoppio della bolla con Darvin Moon che ha superato gli assi di Jordan Smith con un pocket di otto.

Mentre Moon si presentava al comando con un biglietto da visita di ben 58 milioni in chips, è stato Ivey ed i suoi 9.7 milioni a fare parlare da luglio a novembre. Phil Ivey è diventato il primo giocatore di poker a comparire sulla copertina di ESPN The Magazine. Poi è seguita la presenza al nuovo show di ESPN "E:60" che ha mostrato Ivey per alcuni giorni, durante partite da milioni di dollari, viaggi su jet privati e trattamenti da VIP. È stata una delle prime volte che la vita di un giocatore di poker professionistico è stata presentata al mondo sotto una luce positiva.

Quando il grande giorno è arrivato a novembre, era chiaro che Ivey aveva attratto tutta l’attenzione. I suoi sostenitori hanno atteso ore davanti alle porte del Penn & Teller Theater nella speranza di ricevere un posto e vedere la leggenda provare a conquistare il titolo più importante per un giocatore di poker. Ogni volta che Ivey giocava un piatto, la folla diventava irrequieta e l’eccitazione o la disperazione aumentava a seconda se vinceva o perdeva.

Dopo quella che è sembrata essere un eternità con uno stack medio, Ivey si è trovato finalmente con l’occasione di raddoppiare andando all-in con AK e ha trovato un avversario, Moon, che ha chiamato con una mano inferiore, AQ. Sfortunatamente, Moon ha preso una regina al flop e Ivey non ha trovato aiuto al turn e river, venendo così eliminato al settimo posto.

Sebbene questo risultato non abbia fatto felice Ivey, la sua performance e l’attenzione ricevuta dai media ha reso questa storia, ai nostri occhi, la storia dell’anno. La star più brillante di questo gioco si è ritrovata sotto la luce della ribalta del palcoscenico più luminoso come mai a nessun giocatore di poker era accaduto prima. Anche se ripetere una tale prestazione non sarà facile nel 2010, la risposta di Ivey alla domanda di un noto scrittore di poker su quando lo rivedremo ad un altro tavolo finale, è stata, con un sorriso, "il prossimo anno, probabilmente."

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Matthew Parvis
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