Natale, Tutti più Buoni? Jolly Joker Poker Club - la Questura Vieta Torneo di Beneficenza
La situazione dei circoli di poker italiani è veramente disastrosa. Riponiamo fiducia e speranza nei molti movimenti che si sono attivati contro le restrizioni dell’Aams, ma non possiamo segnalare sdegnandoci e avvilendoci quello che accade ogni giorno in molte realtà regionali. Abbiamo incontrato Luca Stocco presidente del mitico Jolly Joker Poker Club e abbiamo discusso con lui su questo tema, leggete l’ultima vergogna accaduta...
Ciao Luca, Parlaci brevemente della situazione dei circoli in Veneto e nello specifico del vostro?
Come detto e predetto, preannunciato e paventato, la legge e la circolare ad essa annessa hanno ottenuto il solo risultato di far chiudere i "sani" e mandare in "sold out" le bische di tutta Italia. Ulteriore paradosso: si è tornati ai tempi della prima repubblica pokeristica (2007), quando un questore diceva si, l'altro no. Infatti in provincia di Padova nessun club "conosciuto" ha ricevuto avvisi o ritiri di permessi vari e si continua a giocare... noi (provincia di Rovigo) abbiamo ricevuto notificazione del ritiro permesso l'11 settembre. Di conseguenza J.J. ha chiuso i battenti, e tra 5 giorni (scadenza affitto e contratto) smobilitiamo il tutto e spariamo definitivamente come associazione sportiva senza scopo di lucro.
Volevate organizzare serenamente l’ultimo evento della storia del circolo e lo volevate fare beneficenza. Come vi siete mossi per organizzare l'evento incriminato?
Abbiamo inviato AR a: Ministro Maroni, Presidente AAMS (Ferrara), Questore di Rovigo, Sindaco di Adria e Polizia amministrativa dello stesso comune a fine settembre. A fine novembre altro identico giro di AR con la lettera della ONLUS da noi scelta come destinataria dell'evento che caldeggiava il rilascio del permesso (una tantum) al torneo di THE benefico. Il torneo si sarebbe svolto, come gli altri anni presso il ridotto del teatro comunale di Adria con un buy-in di 50€, avremmo invitato come sempre giocatori professionisti italiani per rendere l'affluenza ricca come sempre; tra gli altri avevamo già le adesioni di A. Pastura, Max Rosa, Ale Impronti di PokerSportivo ecc. il torneo sarebbe stato ovviamente Freezout, nessun sit durante l'evento, nessun premio se non il trofeo da noi offerto.
Ci sono possibili ripensamenti da parte delle autorità, avete pensato di spostare l'evento?
Non ci ripenseranno più. Non spostiamo nulla; il 27 sarebbe stato l'ultimo torneo Jolly Joker comunque.
Luca, non volermene ma è d’obbligo una provocazione: conveniva farlo senza chiedere nessun consenso?
Assolutamente si! Anche da fonti interne alla questura ci era stato detto in via confidenziale che sarebbe stata la soluzione ottimale. Per di più, bloccare un torneo di beneficenza avrebbe voluto dire rendersi ridicoli e impopolari. Peccato che noi non ci siamo mai mossi se non alla luce del sole, con permessi firmati e ufficiali approvazioni agli intendi descritti e firmati da me e dal direttivo che se ne assumeva (sempre!) la responsabilità totale.
Molti movimenti si sono mossi per sensibilizzare le Istituzioni e per un serio ripensamento della normativa sul poker live, tu che percezioni hai? Cosa di aspetti?
Ribadisco quanto espresso sin dalla prima bozza vista della legge: è una legge lobbistica. Favorisce solo i grandi brand e seppellisce tutti i piccoli Club italiani che sono stati i veri motori dell'esplosione del poker live (e on-line) in italia. Con un solo colpo si cancella la "vera" concorrenza che queste room avrebbero dovuto affrontare in ogni provincia... e sarebbe stata una concorrenza dura da battere! Perché molte associazioni erano diventate, come la nostra, veri e propri luoghi di aggregazione... e questo è un "premio" difficile da dare ad ogni torneo, non si compra, si costruisce nel tempo. Falsa alche la motivazione fiscale: J.J. è stata per 3 anni un esempio di come tasse e gabelle si potessero pagare e gestire, bilanci, ricevute, F24 e libri cassa sono a disposizione di chi vuol sostenere il contrario. Tra poco (come da recenti news) quando i regolamenti saranno emanati si noterà come solo i medio/grandi capitali potranno permettersi il poker live a fronte di investimenti significativi e garanzie importanti.
Credo che l'unica speranza per il gioco come l'ho conosciuto io e tanti altri... non ho paura a scriverlo: pionieri! Sia lo sdoganamento del THE da semplice gioco di fortuna a gioco di abilità, con conseguente e necessaria entrata al CONI come sport. Solo così sarà ossibile dividere il popolo poker tra professionisti e dilettanti, tra grandi room che mettono in palio premi in denaro con buy-in importanti e piccole realtà, dedite al piacere del gioco e attorno ad esso riprendere la costruzione di quel pianeta straordinario che le associazioni italiane sono state.
Se hai altro da aggiungere non esitare a farlo
Giuro non pensavo che un torneo di beneficenza potesse trovare scogli insormontabili, ne porte chiuse o decisioni Pilatesche. Fa ancora più rabbia quando leggi che nella discoteca tal dei tali i Vip italiani e le veline sorridenti si sono affrontati a colpi di All-in per beneficenza, senza trovare dinieghi.
La beneficenza viene dal cuore, mai dalle tasche... non si fa PR sulla pelle degli altri.
Come sempre grazie per lo spazio Chiara Un Buon Natale a te e a tutta la redazione.