Nel 2010 Full Tilt Poker Pronta ad Aprirsi al Mercato Italiano
Full Tilt Poker è sicuramente una delle più importanti realtà nel poker online a livello mondiale, sia come professionalità che sicurezza. La Ferrari del poker come la definì Max Pescatori è pronta dal 2010 a diventare una .it. Full Tilt Poker è il secondo operatore mondiale di poker online pronto a sbarcare in Italia e noi per capire quale direzione prenderà abbiamo incontrato Axel Baccari, country manager di Full Tilt Poker per l'Italia.
Ciao Axel, grazie per aver accettato questa “non semplice” intervista. In un momento di completo mutamento per Full tilt, mi sembrava d'obbligo rivolgerti delle domande, affinché i fedelissimi e gli appassionati dell'amatissima poker room fossero delucidati su alcuni punti, che li stanno facendo penare.
1. Full Tilt Poker ha sempre offerto un'ampia scelta di partite e di tornei, con strutture e quote di partecipazione adatte a tutti i tipi di giocatori, con qualsiasi capitale di gioco disponibile cosa accadrà nel momento in cui diventerete .it?
Sicuramente molte cose cambieranno e dovremo adattarci alle disposizioni dell’AAMS. Il nostro obiettivo rimane comunque quello di continuare ad offrire numerosi opzioni di gioco che hanno sempre contraddistinto Full Tilt Poker a livello globale.
2. Un campionato come le FTOPS soccomberanno per il mercato italiano? Il sogno di ogni giocatore è quello di parteciparvi e vincere, come faranno gli utenti italiani?
Penso che uno degli obiettivi futuri dell’AAMS e di diversi operatori con licenza italiana sia quello di aprire alla liquidità internazionale. Questo permetterebbe a tutti gli italiani di giocare e confrontarsi con i giocatori stranieri. Il mercato italiano ha solo un anno di vita (escludendo i giocatori veterani) quindi la strada è ancora molto lunga e noi saremo sempre in prima fila per offrire le migliori promozioni.
3. Avete pensato di confermare i limiti di gioco, i buy-in saranno sempre sotto i 100 euro?
Il nostro obiettivo, come del resto anche quello degli altri operatori, è quello di discutere con il monopolio e cercare il giusto compromesso. Siamo sicuramente agli inizi del mercato quindi non escluderei che nel medio lungo termine alcune delle regole attuali siano rivisitate.
4. Gli utenti di PokerNews mi hanno segnalato una loro paura: quella di diventare un ghetto italiano, senza avere più la possibilità di confrontarsi a livello internazionale. Avete pensato a questa possibilità e in che modo credete di continuare a tenere alto il livello?
Il mercato è in piena evoluzione, sia con l’entrata di nuovi operatori, sia con l’introduzione del gioco nella modalità cash. Un anno fa non si sarebbe mai pensato che il cash sarebbe stato introdotto così rapidamente e questo testimonia che sia da parte degli operatori sia da parte dell’AAMS c'è l’intenzione e la volontà di migliorare sempre l’offerta. Sicuramente il passo successivo sarà quello di aprire alla liquidità internazionale e questo permetterà di mantenere alto il livello e di ampliare l’offerta per il giocatore.
5. Quali sono le strategie che adotterete per continuare a contraddistinguervi anche nel mondo .it?
Purtroppo non posso entrare nel dettaglio in quanto rischierei di svelarvi le nostre strategie. Sicuramente l’esperienza maturata a livello internazionale ci aiuterà a portare delle grosse novità in Italia.
Grazie Axel il compito è senz'altro arduo, ma voi siete sicuramente all'altezza di questa nuova sfida.