PokerStars.it Italian Poker Tour: Volta La Carta E A Stefano Puccilli Va La Vittoria
A portare a casa la coppa, per la prima tappa del PokerStars.it Italian Poker Tour, il più grande torneo itinerante di poker sportivo Texas hold'em italiano organizzato è stato Stefano Puccilli, che conquista anche il primo titolo di campione italiano ed un posto nella finalissima dell'Italian Poker Tour. Il lunedì dopo la vittoria si è subito reso disponibile per una lunga chiacchierata.
Questo è il risultato, buona lettura!
Ciao Stefano, ti sei qualificato su PokerStars.it e sei riuscito a scalare la vetta del più grande torneo itinerante di poker sportivo Texas hold'em tutto italiano, come hai fatto? Quanta preparazione?
Preparazione? Sinceramente non parlerei di preparazione: Qualità!
Sono da sempre stato portato per il calcolo matematico probabilistico; pensa che a scuola i miei compagni di classe mi chiamavano "Casio" per le mia capacita di fare i conti a mente! ;-)
L'approccio al mondo del poker è stato progressivo, dalle prime partite "all'italiana" con i colleghi universitari (Economia alla Sapienza) all'approccio alla texana sono passati molti
anni, anni in cui il poker era divertente si ma molto marginale nella mia vita.
Il rapporto si è intensificato ed orientato verso il Texas Hold'em nel 2005 dopo che acquistai un computer serio che mi permettesse di essere collegato ad Internet (non ho mai avuto un buon
rapporto con gli ultimi ritrovati tecnologici) e che il TH cominciava ad impazzare sui canali satellitari: AMORE A PRIMA VISTA!
Inizio a giocare su BWIN.com tra alti e bassi; dopo circa un anno di "palestra" chiudo di poco negativo ma con un bagaglio online importante su tavoli da 50/100/200$ soprattutto HU e shorthanded; passo su Pokerdassi.com (piattaforma svedese B2B) e li la musica comincia a cambiare: arrivano i primi discreti risultati online ed i primi ticket vinti per eventi live: 2 volte a campione per il main da 1100 (1 ITM) 2 volte a Kranjska Gora (1 ITM) 2 volte a Sharm (2 1100, 1 550, 1 330, 1 220; ITM al 550 e 1°su 61 players al 220).
A parte queste sparute apparizioni live (le uniche prima dell'IPT di Sanremo) sono e rimango un giocatore prettamente online, nell'ultimo anno mi sono innamorato dell'OMAHA H.U. sitngo
(sono un regular dei tavoli da 500 euro su B2B) ed in questa disciplina statistiche alla mano (sharkscope-leaderborder: stefax27 su B2B) posso dire di essere il miglior giocatore italiano
nell'ultimo anno.
Da maggio gioco Pokersatrs.it dove in meno di 1 mese ho vinto circa 3000 euro, il ticket per Sanremo, 41° su 1300 ad uno dei 2 Sunday a cui ho partecipato, ed ahimé 2° su 107 ad un satellite (1 posto garantito, pacchetto da 8700 euro) per le WSOP <img border="0" src="/img/xsmiles/zliumbia.gif" alt="Sniveller" /> e pensa che lo scorso anno sono arrivato 2° su 105 ad un satellite identico su Pokerdassi (MALEDIZIONE!!).
Una vincita così importante, apre le porte a molte cose, quali progetti per la tua passione pokeristica? Credi o speri di fare il grande salto nel mondo dei pro, oppure continuerai con la tua occupazione?
Online sono sopra di qualche decina di migliaia di euro, ma certo questo risultato da una marcia in più per pensare in grande! Sono impiegato di banca e proprio oggi ho parlato con il direttore della mia agenzia per accennargli la possibilità di prendere un periodo di aspettativa (la voglia è troppa) forse me la concederanno ma non prima di meta' settembre (dopo il periodo delle ferie estive).
Qualcosa sta cambiando e la mia passione sta occupando una fetta di spazio sempre più importante!
Hai degli sfizi che da tempo volevi toglierti e che finalmente potrai farlo con questa vincita? hai già pensato a quanti finiranno nel bankroll?
Sfizi? Purtroppo non sono più un ragazzino! ;-) l'unico grande sfizio che vorrei togliermi è riuscire a vivere alimentando tranquillamente ed adeguatamente me e la mia famiglia, esercitando
la mia passione e riuscire a farlo in maniera serena senza nessuna conflittualità con le persone a me care! I soldi che vincerò saranno dedicati più a questo che ad alimentare il mio bankroll. Il proposito è quello di intensificare la mia attività online soprattutto orientandomi alla caccia di ticket per importanti eventi live! Intanto mi guardo intorno... magari una tra le tante e nuove poker-room
mi farà una piccolissima offerta?? (non bisogna mai smettere di sognare).
E noi te lo auguriamo!
Ci puoi raccontare la mano che ti ha fatto intuire che ti saresti mantenuto in alto nella classifica?
Le mani che mi hanno caricato sono state tre TUTTE STUPENDE, ma se devo sceglierne una scelgo questa:
Day 2 sono ad un tavolo passivo dove il CL in campano Sammartino bulleggia tutti gli altri, una mano ogni 2,5 apriva di raise x 3; mostra in maniera arrogante (sbattendo sul tavolo le carte)
bluff e reraise in 3bet con mani improponibili tipo A8off tale tizio che era a 150k chips circa prima prende una musata con un player che lo intrappola con AA e va a 70k circa poi gioca la
seguente mano contro di me (che ero a 90k circa) io retto * 3,5 da utg+2 con 77, foldano tutti tranne lui da SB che calla. Pot da 25.000; FLOP A♦5♥5♣ lui chekka ed io chekko; TURN 2♣, lui checcka ed io chekko - River 10♣ e lui mi manda la vasca per 5 7 K circa. io vado in pensatoia: il 10 non ce l'ha altrimenti chekkava; l'asso? avrebbe bettato sul turn; il 5 difficile avrebbe comunque bettato prima; l'unica possibilità era di un colore a fiori runner runner; ma poi penso che se foldo e mi mostra l'ennesimo bluff il tavolo per me sarebbe diventato pesantissimo a livello psicologico e soprattutto in relazione a quel player, decido per questo e per l'immagine di stealer che Sammartino aveva proiettato sul tavolo di fare un GROSSO CALL con la mia coppietta di 7 7: Sammartino mukkca istant e va via velocemente senza salutare nessuno ed io ricevo i complimenti di tutto il tavolo (c'era anche Matteo Pecorella) per il mio CALL.
Quale delle 3 giornate invece è stata la più dura? Quale tavolo o quale giocatore ti ha fatto più sudare?
Il giorno più duro è stato SICURAMENTE il Day 1, dove dopo un ottima partenza (ero a 30000 dopo 3 ore) ho perso prima un coin contro un semishort (era a 10000 circa) che mi raisa da
bottone * 5 sui livelli 100/200 io da BB ho QQ e le metto tutte lui calla e gira AK, scendo cosi a 22.000 poi per un po' carte bianche ed un altra mano letta male in cui bleffo sul river credendo
di far pensare al mio avversario d'aver chiuso colore (colore che in realtà aveva chiuso lui) e chiudo il day 1 102° su 109 a 16500. Il giocatore che mi ha dato più "fastidio" è stato Speranza nelle ultime 2/3 ore del day 2 (giocate in maniera aggressiva e determinata); ma poi al FT ho trovato un altro giocatore timoroso ed emozionato. Mentre al FT ho avuto modo di incrociare Luca Moschitta che mi ha fatto un ottima impressione (l'unico italiano oltre me ad aver avuto il coraggio di aggredire (sportivamente s'intende) il franco-marocchino al FT.
I tornei durano sempre tantissime ore, quando incide il fattore stanchezza e concentrazione su una buona gara. e tu che cosa fai per stare al meglio?
I tornei durano tanto è vero, ma anche st'intervista mica scherza!! lol
che faccio? cerco di dormire il più possibile tra i diversi days (almeno 7 ore se riesco) poi un'altra cosa che faccio è (se ho la camera vicino alla location del torneo) sfruttare l'ora di break cena per
cenare in 20 minuti ed andare in camera per rinfrescarmi stendermi sul letto e staccare da tutto e tutti per 15/20 minuti. Per me è essenziale.
Visto la tua pazienza e disponibilità, vorrei farti una domanda che esula dal poker. So che sei un appassionato di Fabrizio De Andrè, se tu potessi incontrarlo ora che cosa gli chiederesti?
A De Andrè vorrei chiedere tante cose! E' stato l'ARTISTA italiano del 1900, sara' studiato nei libri di antologia per tutto il millennio a seguire! Vorrei chiedere a che pensava quando ha scritto la mia canzone italiana preferita: VOLTA LA CARTA (sempre di carte si parla lol)
Ma soprattutto vorrei che mi spiegasse (come solo un prof. come lui potrebbe fare) quali sono i meccanismi che portano all'autodistruzione (lui purtroppo li ha sperimentati sulla sua pelle); io penso che i meccanismi che portano all'autodistruzione nella vita siano gli stessi che portano all'autodistruzione nel poker... perché in fondo il poker è uno spicchio di vita, della nostra
vita dove trovi rispetto, coraggio, correttezza, disciplina, sportività, carattere e bluff! Perché anche nella vita vera ogni tanto bisogna saper bluffare!
Finalmente concludo il mio interrogatorio con un'ultima domanda: se ci puoi svelare il sul sogno più grande della tua vita...
Il mio sogno? passare un mese negli USA tra Nevada e California con la mia splendida moglie e vincere il Main event delle WSOP!.....EASY!
Ringraziamo di cuore Stefano e gli auguriamo una vivace e fiorente carriera pokeristica.